Le vicende che questa estate hanno visto protagonista Filippo Penati ed altri esponenti del PD sono certo dolorose, ma devono anche far riflettere.
Ho apprezzato le scelte fatte da Penati di dimettersi dalla carica di vice Presidente del Consiglio regionale lombardo e poi di autosospendersi da ogni carica nel partito: fanno onore all’uomo politico, in un Paese dove sono in pochi quelli che fanno passi indietro.
La magistratura sta facendo il suo corso e per quanto sino ad ora emerso non c’è da star allegri se l’accusa che viene mossa a Penati è di corruzione (anziché di concussione)… Allo stato dei fatti la prescrizione del reato di corruzione (che se tale sarebbe stato commesso oltre 7 anni e mezzo fa, termine temporale che determina la prescrizione) non vedrebbe Penati coinvolto