Post un po’ lungo, ma importante per quanti interessati al tema monopattini (lo avevo promesso).
Ieri è stato approvato alla Camera dei Deputati un emendamento al Decreto Milleproroghe sul tema monopattini elettrici e della loro equiparazione alle biciclette, prodotta dall’emendamento che con Italia Viva avevo proposto alla legge di bilancio e che era stato approvato.
L’emendamento è lungo e articolato ed è frutto del confronto e del lavoro fatto in queste settimane fra maggioranza parlamentare ed esponenti del Governo – al quale ho partecipato anche io – per affrontare con serietà e serenità i nodi legati al tema: sia le esigenze degli utilizzatori, sia le questioni sulla sicurezza, sia le posizioni delle Amministrazioni comunali.
L’emendamento interviene su questi aspetti:
- La circolazione dei monopattini elettrici resta libera ed equiparata alle biciclette con la precisazione che i monopattini possono liberamente circolare in tutto il territorio nazionale sulle strade urbane che hanno limite di velocità fino a 50 km/h e nelle ciclabili, ove esistenti, delle strade extraurbane (strade provinciali e statali); nessuna limitazione quindi a zone 30 km/h o alle sole ciclabili (salvo sulle strade extraurbane), nessun vincolo legato alla volontà dei Comuni, ma possibilità di circolare – negli ambiti urbani – sulle sedi stradali in tutto il territorio nazionale.
- Quindi, per quanto precisato sopra, divieto di circolazione per i monopattini elettrici sulle strade statali e provinciali, salvo nell’eventuale pista ciclabile a lato di tali strade.
- Questa conferma di equiparazione fra monopattini elettrici e biciclette per la circolazione negli ambiti urbani, ribadisce l’uscita dei monopattini dalla sperimentazione del Decreto Toninelli, che resta invece pienamente operativa per le altre forme di micromobilità diverse dai monopattini elettrici; sperimentazione che viene prorogata di un anno.
- Potenza massima: 500 w.
- Velocità massima: 25 km/h.
- Età minima: 14 anni.
- Segnaletica: nessuna segnaletica specifica (no quindi a nuovi inutili costi per i Comuni), ma si rimanda alla segnaletica che già regola il transito delle biciclette.
- Luci: obbligatorie davanti e dietro.
- Caschetto: obbligo solo per i minorenni.
- Giubbino catarifrangente notturno: obbligatorio.
- Multe: rispetto alle intenzioni iniziali (confische e distruzione del mezzo) le multe sono tornate a condizioni equiparabili a quelle contenute nel Codice della Strada per i velocipedi.
- Sharing: i Comuni interessati decideranno liberamente sulle licenze da mettere a gara, mantenendo il pieno diritto di disciplinarne le modalità in merito ad aspetti come numero di operatori, numero di mezzi in circolazione, modalità di sosta/posteggio.
Voglio insistere su un passaggio. La sperimentazione Toninelli non è stata abrogata, ma il passaggio dell’emendamento al Milleproroghe che recita:
“Nelle more dello svolgimento della sperimentazione di cui all’articolo 1, comma 102, della legge 30 dicembre 2018, n. 145 e sino alla data di entrata in vigore delle nuove norme susseguenti la stessa sperimentazione, sono considerati velocipedi, ai sensi dell’articolo 50 del decreto legislativo 30 aprile 1992, n. 285, anche al di fuori degli ambiti territoriali della sperimentazione, i monopattini a propulsione prevalentemente elettrica”
significa che i monopattini – rispetto ad altri veicoli di micromobilità – vengono mantenuti equiparati alle biciclette, con le particolarità specificate prima. E vengono mantenuti equiparati alle biciclette anche dopo che la sperimentazione sarà terminata, fino a che chi ci sarà allora lavorerà alle eventuali modifiche al Codice della Strada. Mi sembra un risultato importante.
Quanto sopra – nella consapevolezza che probabilmente non accontenta tutte le esigenze, in particolare per quanto riguarda la potenza – mi pare una positiva mediazione, che fa fare un passo avanti nella direzione della certezza delle norme e delle garanzie per la sicurezza.
Avevo proposto di agire anche sul lato della velocità (ponendo un limite forte, anche ai costruttori) e lasciando invece più larghe le maglie sulla potenza, avendo raccolto testimonianze e richieste di chi chiede di poter usare il monopattino in zone con pendii e salite, per le quali si necessita di una potenza maggiore: su questo tema però non sono riuscito “a sfondare”.
Ritengo che con quanto deciso con l’emendamento al Milleproroghe – al netto di alcuni passaggi non pienamente soddisfacenti – i monopattini elettrici possano ora avere davanti le condizioni per uno sviluppo adeguato come mezzo alternativo nella mobilità urbana; credo che le scelte operate garantiscano anche lo sviluppo dello sharing; il tutto nel rispetto di elementari e minime norme di sicurezza.
Tenuto conto che io sono al Senato, non alla Camera dei Deputati dove si è discusso il Milleproroghe e l’emendamento in questione, sono moderatamente soddisfatto del lavoro condotto a distanza: io vedo il bicchiere mezzo pieno.
Buona circolazione!
2 Comments
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Buongiorno senatore, intanto volevo ringraziarla per il suo interessamento a questo argomento.
Non so se questo e’ il posto per chiedere un chiarimento e vorrei chiederle in merito al limite di velocita’ dei 25 km/h se i monopattini devono proprio essere limitati a questo limite massimo o se possono anche arrivare a piu’ di 25 km/h, un po’ come un’auto che corre fino a 200 km/h ma in citta’ non deve superare i 50 km/h.
Visto che hanno l’acceleratore e si possono regolare e quindi non andare a piu’ di 25 km/h o 20 km/h nelle piste ciclabili.
La ringrazio anticipatamente.
Cordialmente.
Roberto.
Roberto 4 anni ago
La norma non ha previsto una limitazione della potenziale velocità del mezzo, ma ha definito la velocità massima consentita sulle strade (25 km/h).
Eugenio 4 anni ago
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