
Un anno fa l’avvio della guerra in Ucraina da parte della Federazione Russa. Il più tremendo evento storico dall’ultimo conflitto mondiale, che ha riportato morte e distruzione in Europa.
Ricordo benissimo come mi svegliai all’improvviso nella notte, a Roma, sentendo arrivare un messaggio sul cellulare: erano le 5.00 e l’ufficio stampa del Gruppo PD al Senato ci informava che da una manciata di minuti la Russia aveva avviato l’invasione dell’Ucraina. Un tuffo al cuore!
Le atrocità e le distruzioni della guerra ci sono giunte in questo anno attraverso i media e le testimonianze dirette. Nella mia mente e nel mio cuore conservo fatti, riflessioni, confronti di quanto la politica italiana ha dibattuto in merito. Ma anche manifestazioni e preghiere per la pace, accoglienza dei profughi, amici e persone coraggiose che hanno affrontato viaggi lunghissimi per portare in salvo famiglie dal fronte della guerra.
A distanza di un anno, per quanto ciascuno vorrebbe vedere spiragli di Pace, resto convinto che la guerra imperialista di Putin sia assurda ed ingiustificabile, che il diritto internazionale sia stato leso da Putin e che vada ripristinato, che non ci sia altra strada che sostenere in ogni modo gli ucraini, per evitare che altri Paesi corrano il grave rischio di un’altra terrificante invasione. Il mondo è in pericolo non per la guerra in corso, ma per la scelleratezza di un autarca retrogrado e senza scrupoli.
L’Europa e l’Occidente hanno certamente fatto errori in passato, anche tollerando malamente altre invasioni compiute dalla Russia. Ma nulla può giustificare la follia compiuta dai governanti russi. Putin riteneva che anche questa volta il mondo occidentale non sarebbe stato in grado di coalizzarsi per opporre resistenza ai suoi piani imperialisti: è accaduto il contrario. Putin pensava di far capitolare celermente l’esercito ucraino e che la popolazione avrebbe accolto i russi come liberatori: è accaduto il contrario, con l’Ucraina che ha opposto una resistenza eroica e tenace, respingendo gli attacchi russi. I gravissimi errori di valutazione sono già una sconfitta per Putin.
Il mio pensiero va al popolo ucraino che soffre, che questa notte e questo giorno rivivranno con commozione le sofferenze, le morti, le perdite. Vi siamo vicini, vogliamo continuare ad esserlo. 🇺🇦
Non c’è pace senza giustizia e non c’è giustizia senza libertà e verità.
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