È stato davvero bello essere il vostro Sindaco: grazie Cernusco!

[In fondo a questo post il video, caricato postumo, di questo discorso]

Oggi ho chiuso per l’ultima volta questa finestra, la finestra sulla città, la finestra dell’ufficio del Sindaco, nella ex cappella di Villa Greppi.

Domenica i cittadini eleggeranno il nuovo Sindaco e martedì mattina, dopo la proclamazione ufficiale degli eletti, ci sarà il “cambio della guardia”.

La scrivania del Sindaco è posizionata in modo tale che lo sguardo del primo cittadino sia sempre rivolto verso la città. È una condizione formale, ma è anche la sostanza del ruolo che ho ricoperto per due mandati: guardare sempre ai bisogni della città, avere lo sguardo fisso su di essa, sui cittadini e le famiglie.

Per me sono stati 10 anni intensi e straordinari: 10 anni della mia vita – un quarto della mia vita –, l’esperienza significativa più lunga che abbia sino ad oggi vissuto, gli anni finora migliori, durante i quali mi sono anche sposato e sono diventato papà.

Alla mia famiglia devo molto, perché hanno dovuto “convivere” con la famiglia più grande e allargata che è la città, alla quale ho dedicato le migliori energie e tempo prezioso, sottraendoli ai miei affetti.

Devo tanto ai miei compagni di viaggio, al mio vice Giordano Marchetti che mi ha accompagnato per tutti i 10 anni, ad ognuno degli Assessori che si sono fatti carico delle deleghe loro assegnate, ai Consiglieri di maggioranza che hanno supportato in Consiglio il nostro impegno ammnistrativo, alla coalizione che mi ha sostenuto, ai dirigenti e tecnici comunali per la collaborazione avuta nel nostro impegno per la città, ai colleghi Sindaci e Amministratori per quanto mi hanno insegnato e per la collaborazione condivisa al di là delle appartenenze politiche.

In questi anni ho percepito la vicinanza e il sostegno di molte persone: oltre a mia moglie Chiara e alla mia famiglia, amici che mi hanno manifestato il loro sostegno e appoggio, persone che hanno pregato per me e per il mio impegno, cittadini che hanno esternato il loro apprezzamento per quanto realizzato. Sono grato a tutti.

Ma ho anche registrato le frustrazioni e i sensi di colpa di chi, chiusa la finestra sulla città, torma a casa e si interroga se si poteva fare di più, sente il dolore per una risposta ad un bisogno che non si è riusciti a dare, sa che le condizioni nelle quali operi non ti permettono di fare tutto quanto ti eri prefissato.

Ho vissuto anche il peso di chi sa che ci sono persone che ti percepiscono come “nemico”, a volte per invidia, a volte per ignoranza, a volte per cattiveria. Questa esperienza ha anche un “lato oscuro” inevitabile.

In questi anni ho imparato molto, non solo sul diritto amministrativo e la politica: ho imparato anche lezioni che mi serviranno per il resto della vita. Innanzitutto ho imparato tanto, più di quanto pensassi. Per quanto mi sia dato da fare, ho imparato che alla fine si riesce a fare meno di quello che ci si prefigge. Ho imparato che dopo aver ascoltato tutti, alla fine la decisione ultima dipende da te e che la devi proprio prendere una decisione, senza che nessuno ti dica se è quella giusta. Ho imparato che quando si è al servizio non si deve pretendere riconoscenza: si serve e basta. Ho imparato che quando sbagli te ne devi assumere la responsabilità e che quando ottieni risultati questi diventano patrimonio di tutti. Ho imparato che la politica è una cosa bellissima e che ci sono un sacco di persone che fanno bene la buona politica, in ogni schieramento, più di quanto il cittadino comune possa immaginare o più di quanto i media raccontino. Ho imparato che quando si vuole bene alla propria città non c’è cosa più bella che ti possa accadere che metterti al servizio della tua comunità come Amministratore.

Ora questa esperienza della mia vita finisce e io sento di dovere dire grazie per quanto ho vissuto, per quanto questa mia città mi ha permesso di vivere, per le emozioni che mi avete regalato, per le gioie e i dolori che abbiamo condiviso.

Ora che questa esperienza finisce so che non aprirò e chiuderò più questa finestra sulla città: mi resterà l’orgoglio di essere stato il vostro Sindaco per 10 anni, di aver vissuto questo grandissimo onore. A breve riprenderò il mio lavoro in banca e poi deciderò se e come valorizzare nel prossimo futuro l’esperienza amministrativa maturata: ma qualsiasi altra carica dovessi mai ricoprire, qualsiasi altra esperienza professionale dovessi affrontare, so che nulla sarà così importante e significativo come l’essere stato il Sindaco della mia città, il Sindaco della città dove sono nato e cresciuto; nulla mi darà la gioia di aver potuto guardare la città da questa finestra privilegiata ed aver servito la mia comunità, come fosse la mia famiglia.

Chi verrà dopo di me sarà sicuramente meglio di me (perché è sempre “meglio stare meglio”): ma se potrò essere utile farò il possibile per continuare ad aiutare la città e chi si impegna per essa; lo farò in modo discreto, come sanno fare coloro che si mettono al servizio di altri con amore.

È stato davvero bello essere il vostro Sindaco: grazie Cernusco!

Ciao!

 

PS: qui sotto il video (che un amico mi ha gentilmente trasmesso) del saluto alla città – con le parole del post qui sopra – tenuto venerdì 23 giugno 2017 in piazza matteotti, alla chiusura della campagna elettorale per il ballottaggio di Ermanno Zacchetti candidato Sindaco di Cernusco sul Naviglio

E questa la bella piazza che ha condiviso questa straordinaria serata di fine campagna elettorale:

Il mio ultimo discorso da Sindaco alla città, in una piazza Matteotti piena per la serata finale della campagna elettorale per il ballottaggio di Ermanno Zacchetti

 

Eugenio

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