Come si vede dalla foto – ma soprattutto come si può accertare passeggiando per il centro storico – stanno proseguendo gli interventi per sostituire le pietre rotte ed ammalorate del selciato del centro cittadino, che fanno “clac-clac” quando ci si passa sopra con l’auto.
So bene che non è bello vedere pietre rotte o rappezzate con il catrame; stiamo infatti intervenendo per ripristinare sia la corretta percorrenza delle strade, sia la bellezza del nostro centro storico.
L’intervento complessivo ammonta a 120.000 euro ed interessa in particolare via Garibaldi, via Marcelline, piazza Matteotti e via IV Novembre. Sono già previsti per il 2011 altri lavori di sistemazione per oltre 200.000 euro.
Mi è stato chiesto come mai si stia intervenendo di nuovo dove si erano fatte opere di sostituzione lo scorso anno (ad esempio in via Marcelline, cui si riferisce la foto). Non è così: infatti non si sostituisce l’intero selciato in pietra, ma solo le parti danneggiate; quindi i lavori in corso riguardano gli ultimi deterioramenti e non si sta dunque intervenendo di nuovo sui lavori già fatti lo scorso anno.
Il centro storico è ampio e necessita di manutenzione continua.
Ricordo che le sostituzioni delle pietre in corso avvengono con la cura di posare lastre di porfido da oltre spesse da 5 a 8 cm, mentre quelle che vengono tolte e che furono a suo tempo posizionate erano spesse la metà mediamente 3 cm (vedi foto qui a lato). Idem dicasi per i cubetti di porfido: quelli di nuova posa sono spessi da 10 a 12 cm mentre quelli “vecchi” andavano da 5 a 8 cm. Questa scelta garantirà una maggiore resistenza e durata nel tempo.
8 Comments
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Vediamo di capirci almeno per la questione dello “spessore” delle beole.
1)Ora verrebbero posate quelle da 8 cm. Io sono come San Tommaso (in queste cose) e, dopo aver letto il tuo post, sono corso a misurale qualche minuto fa alla presenza di un Ingegnere amico che era li per caso, ammesso che per leggere un metro da muratore serva un laureato. Spero di non aver commesso qualche reato. Lo spessore medio delle beole sostitutive li disponibili (da posare o appena posate) è al massimo di cm. 6.
2)Tu dici che il (presunto) nuovo spessore garantirebbe maggiore staticità e portanza quindi “meno manutenzioni future”. Se così è e se tutto ciò è frutto di calcoli o semplicemente di esperienza secondo la “regola dell’arte” dovrei esserne contento ma non posso per quanto appena detto.
3)E’ la conferma che i lavori precedenti non sono stati eseguiti alla “regola dell’arte” anche se (forse) rispettose d’ un capitolato. Senza andare a controllare la contabilità è evidente che il Progettista di allora ha cannato.
4)Non so chi ti ha dato le assicurazioni e foto sugli 8 cm. o se la tua è stata una constatazione “spannometrica” diretta. La prossima volta portati un metro. O non fidarti delle assicurazioni che possono averti dato. Perché farsi inchiappare così?
5)Che tristezza. Pagheranno ancora i Cernuschesi per la differenza fra 6 e 8 cm?
psergioit 13 anni ago
Grazie a Sergio per la sua precisazione. Ho verificato anche io e mi devo scusare perché ho dato per buono l’informazione raccolta in cantiere. L’Ufficio Tecnico e l’Assessore Rosci mi hanno fornito il dato preciso (che non cambia molto la sostanza, ma che è più dettagliato e corretto): le lastre di porfido nuove sono spesse da 5 a 8 cm, mentre quelle che vengono tolte e che furono a suo tempo posizionate erano spesse mediamente 3 cm. Inoltre anche per i cubetti di porfido c’è un deciso rafforzamento dato che quelli di nuova posa sono spessi da 10 a 12 cm mentre quelli “vecchi” andavano da 5 a 8 cm. Le diverse misure dipendono dalle modalità di taglio della pietra. Valgono e rimangono le considerazione fatte sulla maggiore tenuta e la minore manutenzione. Ribadisco: le sostituzioni in corso non riguardano gli interventi dello scorso anno ma porzioni del vecchio lastricato. Ho corretto il post.
Eugenio Comincini 13 anni ago
A dialogare si migliora. Tutti. Resta a mio avviso il problema del layout. Sinteticamente per non tediare.
1) L'esperimento conversa centrale di raccolta acque era stato fatto anche negli anni '70. Fallito misaremente. E non passavano i tir.
2) Il porfido-cubetti che fa da conversa centrale è un errore. Proprio dove l'acqua passa maggiormente dilava le fughe e indebolisce la compattezza dei sampietrini. C'è la graniglia "assemblata" da composto chimico. Bello d avedersi ma non compatto come il cemento. Forse è meglio il contrario (beole in mezzo, sampietrini in carreggiata);
3) Se il maggior spessore delle beole comporta scavare il sottofondo (per tenere il livello del piano) per 4 cm. si commette un altro errore perchè il massello s'indebolisce e forse s'intacca la rete elettrosaldata, se c'è…. "El tacon le pecc del buso";
4) Piazza P. Giuliani (il tratto che si congiunge con Unità d'Italia) è il meglio (o quasi) . Sono posati quadrotti di dimensioni minori e regolari. In via Carlo Alberto a Monza sono ancora di dimensioni minori ed è così da 30 anni senza un rattoppo. Le beole in tutte le altre zono sono "opus incertum" diseguali e più grandi (aumenta la debolezza e la difficoltà di planarità. Preferisco non riferirti le oponioni di un Operaio addetto. Per favore non fatelo licenziare;
5) I tir in centro non passano, ma il selciato è quello che è;
6) Chi ha calcolato lo spessore delle beole? Se è un errore del Progettista mi devo ripetere?
6) Lo sai che c'è una Disposizione Regionale che vieta pavimentazioni con sottofondo in calcestruzzo? Vedi D.G.R. 1 agosto 2006 con la perimetrazione dell'area.
psergioit 13 anni ago
Se Sergio ha ragione ( e lascio al Sindaco le opportune verifiche con chi di dovere), credo che qualcuno all'Ufficio Tecnico dovrebbe dare le dimissioni (contribuendo così a diminuire le spese per il prossimo bilancio anche in ragione dei danni futuri che potrebbero essere evitati e pagati).
Ma una cosa mi domando: con quali criteri è stato scelto l'attuale Assessore ai Lavori pubblici?
Per appartenenza politica o per provata competenza? Il CV pubblicato sul sito del Comune non aiuta.
Pietro 13 anni ago
Caro Pietro, se non siamo ancora rrivati a distinguere ciò che è "politico" da ciò che è "tecnico" siamo messi male… L'Assessore non fa i progetti… Fa le scelte politiche che gli competono: destinare i soldi ad un progetto piuttosto che ad un altro e vigilare che gli uffici provvedano. I tecnici si prendono l'onere e la responsabilità di condurre in porto le scelte politiche. Per cui non c'è bisogno di avere un ingeniere come Assessore ai Lavori Pubblici come non c'è bisongo di avere un Assessore architetto all'urbanistica o un Assessore assitente sociale o psicologo ai servizi sociali…
Eugenio Comincini 13 anni ago
Caro Signor Sindaco, direi che siamo messi male se ingegnere lo scriviamo ancora "ingeniere".
Diciamo allora che probabilmente non ce ne sarebbe bisogno, ma nel nostro caso forse non avrebbe guastato. Va bene cosi?
Pietro 13 anni ago
Ho riportato l'elemento forte del contraddittorio col Sindaco: i famosi 6 cm. anzichè gli 8 ( circa) dell'alea d'appalto anche per via della foto fatta. Ma ho volutamente sottaciuto la seconda parte, forse per carità cristiana, dato che di beole ne avevamo (con l'ingegnere) misurate altre…. A questo punto preferisco starmene bello bello zitto zitto. In fondo chi sono io? La beolo in questione (e il suo effettivo spessore) l'ho memorizzata e quando ci passo vicino sento che mi sussurra << perchè mettermi di mezzo io che non supero i 4,5 cm.e che fra poco mi spezzerò?>> Tralascio sempre il commento del posatore… E con questa chiudo definitivamente la mia partecipazione a questo post. Amen.
psergioit 13 anni ago
E comunque aspettiamo sempre i risultati delle verifiche che il Sindaco vorrà fare (speriamo), perchè se le cose stanno così ci sarà pure un responsabile (con un nome e un cognome) di questo sfascio senza fine.
Abbiamo capito che non è l'Assessore perchè si occupa solo delle scelte politiche (ovviamente di sua competenza)……..
Pietro 13 anni ago
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