Chi paga?

Chi paga le opere stradali appena fatte e già rotte? Già. Il dubbio è legittimo quando si vedono opere stradali appena terminate e nel giro di poco tempo ammalorate.

Allora spieghiamo bene come stanno le cose, così che nessuno abbia dubbi (e magari sappia cosa rispondere a chi ponesse la stessa domanda).

Voglio riferirmi ad esempi concreti e specifici, sotto gli occhi di tutti.

Primo caso: rotonda tra le vie Fontanile e Monza, terminata a fine estate: improvvisamente, passando, si sono visti cubetti di porfido dispersi intorno alla rotonda e un buco vicino all’aiuola. Cosa è accaduto perché il fondo in pietra non resistesse? È successo che la macchina asfaltatrice che ha rifatto il fondo di via Monza e della rotonda stessa abbia urtato accidentalmente contro la parte di porfido, sollevandone la copertura. Risultato: una buca e cubetti in giro. Chi paga? La ditta che ha commesso l’errore. Il lavoro è già stato eseguito.

Secondo caso: rotonda di via Mameli, terminata lo scorso anno: la “coppa” centrale è stata distrutta già tre volte e la parte di porfido della rotonda, uscendo da via Mameli, presenta ammaloramenti con dislivelli e una buca. Relativamente alla “coppa” centrale della rotonda è accaduto che dei tir provenienti dalla via Mameli siano inopinatamente e imprudentemente passati sopra la parte centrale (per svoltare a sinistra e quindi dirigersi verso il centro città!) distruggendola. Inutile dire che i tir in via Mameli non dovrebbero passarci. È certamente necessario che la Polizia Locale intensifichi i controlli sul fenomeno dei passaggi dei tir in città che appare in crescita. Si tratta spesso di tir stranieri che viaggiano con navigatore satellitare che, inspiegabilemente, disegna tragitti contorti e tortuosi che passano dal centro. Il costo del ripristino della “coppa” della rotonda (circa 800 euro) provocato da questi passaggi è in carico al Comune a meno che non si riesca a cogliere sul fatto il camionista che ha provocato il danno. Cosa che ahimè non sinora accaduta. Quanto ai dislivelli e alla buca i tecnici comunali hanno contestato alla ditta esecutrici dei lavori la non adeguatezza di quanto realizzato; inoltre il CAP (Consorzio Acqua Potabile) aveva avuto necessità di fare un intervento su di un tombino dell’acqua che si trova proprio sulla rotonda, appena usciti da via Mameli: la mancata adeguata sistemazione ha contribuito a peggiorare la situazione. Cosa accadrà? La ditta che aveva eseguito i lavori ha ammesso gli errori e quindi ripristinerà a sue spese la parte di rotonda non adeguata. Quando? Poiché l’intervento necessita di circa 2 settimane di lavoro (tra messa in opera e “maturazione” dei calcestruzzi) è necessario attendere che terminino i lavori su via Manzoni e che questa via torni a doppio senso di circolazione, per non bloccare il traffico.

Terzo caso: rotonda di piazza Risorgimento, ultimata nel 2006 ed oggi profondamente ammalorata con avvallamenti e rotture della pavimentazione in porfido. Cosa è accaduto perché questa rotonda sia improvvisamente “collassata”? È accaduto che – un anno fa – si sia rotto un tubo dell’acqua che serve ad innaffiare l’aiuola posta tra la discesa del ponte di via Leonardo da Vinci e la via Uboldo (tra l’altro, essendo la rottura sotterranea, è passato un po’ di tempo prima che emergesse il problema…) e che l’acqua sprigionata dal tubo, dopo lunga continua e costante fuoriuscita, abbia dilavato buona parte del supporto di sabbia che fa da sostegno al porfido soprastante, causandone il cedimento e gli avvallamenti che si vedono. Ciò è potuto accadere perché quando a suo tempo venne fatto l’intervento, il progetto non aveva previsto adeguati drenaggi per le acque. Un conto sono le acque piovane, un conto è un flusso continuo che per lungo tempo insiste su un’area specifica. Chi ha avuto modo di seguire i lavori delle vie Vespucci e Manzoni avrà notato che nel calcestruzzo che fa da supporto alle aree poi coperte in porfido sono stati realizzati qua e là dei buchi, con supporto in plastica (praticamente delle “fette di tubo di scolo”): questo intervento “gruviera” serve proprio a consentire il giusto deflusso dell’acqua e a non causare il dilavamento del materiale di supporto della copertura in porfido. Purtroppo il progetto di piazza Risorgimento non prevedeva tale accorgimento. Chi paga? In questo caso il Comune… Quando si sistemerà l’inconveniente? Poiché stiamo parlando di una rotonda con elevati flussi di traffico è chiaro che non si può intervenire in corso d’anno e quindi il ripristino dovrà essere eseguito d’estate. Perché non lo si è fatto a luglio-agosto scorsi, dato che il danno è evidente da circa un anno? Perché tra luglio e agosto avevamo già chiuso gli incroci sull’asse Vespucci-Manzoni e non era il caso di mandare in crisi completa la viabilità cittadina… Per cui l’intervento verrà realizzato la prossima estate; nel frattempo, per evitare rischi alla circolazione e scongiurare cadute ed incidenti, si provvederà a stendere uno strato di asfalto che livellerà gli avvallamenti e le buche. Non sarà bello, ma si tratta di un intervento temporaneo e di sicurezza.

Ecco spiegate un po’ di cose: sia di carattere economico ma anche di livello tecnico, che spero siano utili a meglio comprendere come stiamo curando la nostra città.

Eugenio

16 Comments

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  • Le nuove pavimentazioni stradali sono molto belle, ma altrettanto delicate perché sono pensate per una mobilità di tipo leggero, non possono reggere senza danni un traffico intenso e di tipo pesante. Purtroppo ci saranno sempre molte spese di manutenzione se non si riesce a modificare il sistema della mobilità nel perimetro cittadino.

    jasminelm 13 anni ago Reply


    • La manutenzione è considerata nell'ambito dei progetti, degli appalti e delle spese di bilancio. Ma è vero che serve un alleggerimento del traffico. Nella pubblicazione sui lavori stradali invita a tutte le famiglie nel giugno scorso veniva rappresentato un disegno d'insieme – un progetto – sulla viabilità cittadina che insieme ad interventi di rifacimento e di arredo urbano contemplavano anche mobilità dolce (piste ciclabili e bike sharing) e sistemi di monitoraggio e organizzazione del traffico come la Zona a Traffico Limitato periferica con controllo elettronico. Le piste ciclabili le vediamo tutte che si allungano; il bike sharing sarà pronto ad inizio anno. Tra circa 3 settimane, quando il TAR si sarà espresso sull'ultimo ricorso presentato relativamente a quella gara, finalmente (lo spero ardentemente!) quel progetto potrà vedere la luce e contribuire al ridisegno complessivo della viabilità cittadina. Purtroppo le beghe legali rallentano l'operatività.

      Eugenio Comincini 13 anni ago Reply


  • Credo che il problema non sia solo di chi paga cosa, ma anche dei continui disagi provocati ai cittadini (Cernusco è ormai un cantiere aperto da anni, con realizzazioni anche discutibili oltre che inutili; per non parlare poi del centro storico).
    Ma chi dovrebbe controllare che i lavori siano stati compiuti a regola d'arte, per evitare continui rifacimenti?
    Ma dove sono i Vigili Urbani quando i TIR passano in centro?

    Pietro 13 anni ago Reply


    • L'Ufficio tecnico è deputato a controllare che i lavori siano eseguiti a regola d'arte. E se non sono conformi a quanto atteso, non si paga. Quanto ai tir ha ragione: la polizia locale dovrebbe controllare di più; ma è pur vero che neppure loro fanno miracoli. Alcuni tir sono stati fermati e multati (da qui l'informazione che sono stranieri e viaggiano fidandosi del navigatore satellitare). Si può però fare di più.

      Eugenio Comincini 13 anni ago Reply


  • Mi domando… Il sistema di ztl esterna che presto verrà realizzato potrà essere impiegato per rilevare e sanzionare in maniera elettronica i mezzi pesanti in transito per le nostre strade? Non è previsto il miglioramento della segnaletica (soprattutto quella d'indicazione) almeno nei pressi degli incroci periferici della nostra città? A Cernusco "i forestieri" si disorientano molto facilmente… buon lavoro !

    Stefano 13 anni ago Reply


    • Il sanzionamento diretto dei TIR in transito dalle strade centrali della città non è ammesso dal codice della strada, purtroppo. Quando qualche mese fa siamo stati al Ministero dei Trasporti per confrontarci con i tecnici sulla nostra futura ZTL periferica avevo espressamente chiesto se il sistema di telecamere poteva essere utilizzato anche a tali fini, per sanzionare mezzi non autorizzati al passaggio; ma la risposta è stata che al momento non è consentito dalla legge.

      La segnaletica non manca; penso ad esempio al fatto che in prossimità degli accessi periferici di Cernusco sono stati posizionati pannelli informativi che avvisano della presenza di una ZTL in centro storico: eppure, nonostante questo avviso preventivo e tutta la segnaletica del caso vooluta dal Ministero dei Trasporti, sono sempre molti quelli che ci finiscono dentro e vengono multati…

      Il problema di fondo credo sia proprio la disattenzione. Ma qualche info aggiuntiva può sempre essere messa.

      Eugenio Comincini 13 anni ago Reply


  • Caro sindaco, apprezzo molto questa tua attenzione alla comunicazione chiara ed efficiente nei confronti dei cittadini. Credo però che in molti si interroghino sull'utilità di certi lavori che comportano disagi alla circolazione per mesi interi, e poi si rivelano al di sotto delle aspettative. Mi riferisco per esempio alla mini rotonda tra via Oberdan e Colombo: sull'ultima edizione di Cernusco in Folio (data 14 Ottobre 2010, che in verità è uscito l'8) si evidenzia come sia facile "tagliarla", vuoi per la mancanza di segnalazione, vuoi perché bassa e facilmente scavalcabile. Ecco: a che serve una rotonda se non costringe a girare?
    Questo è uno degli esempi di altre opere non funzionanti, anche se non si può certo nascondere l'alta attenzione che Cernusco dedica alla regolazione del traffico e alla mobilità sostenibile.
    Grazie e a presto.
    Niccolò

    Niccolò Di Francesco 13 anni ago Reply


    • Caro Nicolò, non bisogna essere precipitosi e non si deve nepppure prendere per oro colato quello che la stampa scrive. La mini rotonda di tra le vie Oberdan, Romita, Vespucci, Colombo ha quelle caratteristiche perché deve consentire ai pullman o a mezzi pesanti di essere attraversata e quindi lì non si poteva realizzare una "alzata" centrale come sulla rotondina di via Marcelline o quella di via Mameli (a pena di vederla distrutta come è già accaduto almeno tre volte con quella di via Mameli dove alcuni tir provenienti da via Mameli – senza che da lì potessero uscire – hanno investito in pieno la coppa centrale distruggendola…).

      Da che è stata aperta la rotondina di via Romita-Oberdan non si è più verificata la coda che in precedenza si assestava al semaforo per chi proveniva da via Vespucci: già questo effetto basterebbe per dire che non si tratta di un'opera inutile. Tutti gli interventi fatti sulle strade con la realizzazione di rotatorie al posto di semafori, la sistemazione dei marciapiedi e la creazione di nuove piste ciclabili hanno l'obiettivo di fluidificare il traffico e di mettere in sicurezza i soggetti più deboli.

      Quanto al fatto che la rotondina sia "tagliata" questo dipende soprattutto dalla civiltà delle persone: c'è un lampeggiante appena prima del cartello che indica la rotatoria, c'è la segnaletica orizzontale a terra… Ora verificheremo se è possibile aggiungere qualche altra utile indicazione per meglio identificare la rotatoria. Ma sulla sua utilità non ho dubbi: ci sarà certamente bisogno di un pò di tempo perchè si assesti il corretto utilizzo. Diamoci un pò di tempo per una valutazione più attenta.

      Eugenio Comincini 13 anni ago Reply


  • Probabilmente il traffico sulla rotondina di via Oberdan/Romita è tale perchè via Manzoni è ancora a senso unico in uscita dal centro visto il protrarsi dei lavori. Il traffico evidentemente si spalma sugli itinerari paralleli (Falcone/Borsellino e Visconti). A proposito, come funzionerà il semaforo attualmente lampeggiante? Potrà regolare il traffico in transito?

    Inoltre, la segnaletica d'indicazione (che è praticamente assente) dovrebbe aiutare meglio ad orientarsi per raggiungere i punti caldi della città (p.es.: centro, metropolitana, ospedale, pronto soccorso, parrocchie, staz. carabinieri, c.do polizia locale, municipio, cimitero, parcheggi lunga sosta, teatri, centri sportivi, scuole superiori, centro raccolta rifiuti, parchi pubbici, mercato…) e le città limitrofe e le autostrade A4 e A51, aiutando i non cernuschesi (e i tir, dotati di navigatori obsoleti) a percorrere gli itinerari periferici per raggiungere le destinazioni di loro interesse.

    Ztl: alcuni comuni hanno optato per soluzioni tipo questa, di maggiore impatto visivo: http://3.bp.blogspot.com/_OsGP_-KB768/SN_MrC6NeKI… e http://4.bp.blogspot.com/_OsGP_-KB768/SucYdaERxnI

    Stefano 13 anni ago Reply


  • mentre, per rendere più visibile le rotondine, non si può optare per manufatti in leggero rilevato, tipo questo: http://www.lazzari-traffic.com/lazzari-traffic3/w… ?
    Grazie.

    Stefano 13 anni ago Reply


  • Grazie a Stefano per le considerazioni e i suggerimenti. Sulla ZTL: le foto non sono grandissime, ma mi sembra di aver visto lo stemma di Firenze sule installazioni che indicano l'accesso consentito o meno: mi sbaglio? Mi interessa sapere dove sono stati impiegati.
    Anche per i manufatti in leggero rilevato sarei curioso di sapere qualcosa di più.
    Se vuoi puoi anche mandarmi queste info sulla mail che trovi in "Disclaimer".
    Quanto al semaforo lampeggiante che citi, non ho capito a quale ti riferisci…

    Eugenio Comincini 13 anni ago Reply


  • L'esempio di quelle foto (reperite su internet) è relativo a Firenze. Ci sono altri casi a Bologna, dove la segnaletica è invasiva (http://www.bolognamagazine.it/files/2010/06/ZTL.jpg) , ne ricordo altri in diverse città d'Italia: vengono usati segnali luminosi di ogni tipo.
    Le rotonde in PVC le ho viste installate anche in città qui dell'hinterland (trovo molto efficaci quelle bi-colore giallo/nero)… ora non ricordo esattamente dove, comunque se ne trovano di diversi tipi sui cataloghi dei rivenditori di segnaletica stradale, anche questi facilmente reperibili con l'aiuto di Google.
    Il semaforo a cui mi riferisco, sempre lampeggiante, a cui stamattina ho notato l'impacchettamento della lanterne rossa e verde, è quello installato all'incrocio di Via Colombo con Oberdan e Romita.. Questo semaforo è stato programmato in qualche modo (ho notato la contestuale posa di sensori annegati nell'asfalto prima dei "dossi") oppure rimarrà sempre lampeggiante ?
    Sempre grazie per la disponibilità,

    Stefano 13 anni ago Reply


  • Mi rispondo da solo… il semaforo posto prima degli accessi alla rotatoria si attiva qualora un veicolo lungo sta per impegnare l'incrocio, affinchè il veicolo possa affrontarla in sicurezza (tagliando la rotonda stessa). Stamattina ero dietro a un bus di linea…
    Grazie,

    Stefano 13 anni ago Reply


    • Esatto. Scusa, ma questa risposta al tuo precedente commento mi era proprio sfugita… 😉

      Eugenio Comincini 13 anni ago Reply


      • Faccio inoltre presente che un esempio di minirotatoria con isola centrale leggermente rialzata in PVC è presente nella vicina Carugate, Via Toscana X Via Umbria.

        Stefano 13 anni ago


  • Caro Sindaco, sei già più che disponibile.. per questa volta non ti tirerò le orecchie ! 😉
    Sempre grazie,

    Stefano 13 anni ago Reply


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