In questi giorni c’è stato chi ha voluto fare un bel bagno di demagogia gridando allo scandalo perché – a suo dire – il Sindaco e gli Assessori e prima ancora i Consiglieri comunali si sarebbero aumentati lo “stipendio”…
Nessuno ha fatto ciò e l’accusa è falsa; non ci siamo – né io, né gli Assessori, né i Consiglieri – fissati “la paga” a piacimento: è la legge che definisce quanto ci spetta.
Qui di seguito voglio fare chiarezza su tale tema in modo trasparente.
L’indennità di carica di Sindaco e Assessori (così si chiama il nostro “stipendio” mensile) e il gettone di presenza dei Consiglieri comunali (così si chiama quanto percepiscono i Consiglieri per ogni seduta di Consiglio o commissione alla quale partecipano) non è oggetto di scelte discrezionali da parte dei politici, cioè Sindaco, Assessori, Consiglieri non possono a piacimento definire quanto percepire. La materia è regolata dal Decreto Ministeriale 119 del 2000 e dalle successive modifiche ed integrazioni. Tale decreto prevede la definizioni di “classi demografiche” rispetto alle quale sono stabiliti i diversi compensi. Cioè: a seconda di quanto è grande un paese o una città è definito quanto percepiscono gli Amministratori eletti.
La nostra città a fine 2009 ha passato la quota dei 30.000 abitanti e quindi, per il Decreto Ministeriale 119/2000, anche Cernusco sul Naviglio ha cambiato classe demografica, passando da quella “15.001-30.000 abitanti” a quella “30.001-50.000 abitanti”.
Lo stesso Decreto Ministeriale 119/2000 prevedeva inizialmente che gli adeguamenti per il passaggio di classe demografica fossero eseguiti dagli uffici; le modifiche apportate al Decreto hanno stabilito che ora, per effettuare questo adeguamento, serve una delibera (una delibera di Consiglio comunale per i gettoni di presenza dei Consiglieri e del Presidente del Consiglio comunale ed una delibera di Giunta per le indennità di carica di Sindaco e Assessori).
Per correttezza di informazione, giusto per non far pensare che si tratti di mie personali letture delle norme, riporto quanto dichiarato dal dirigente del settore finanziario del Comune (quindi un tecnico, non un politico) nel corso del dibattito avvenuto in Consiglio comunale il 21 dicembre scorso sul tema dell’adeguamento dei gettoni di presenza dei Consiglieri: “Come abbiamo detto in Commissione, praticamente l’adeguamento che viene proposto è dovuto al cambio di classe del Comune che è passato alla classe superiore, i 30.000 abitanti, per cui viene applicata una fascia diversa del Decreto Ministeriale 119 del 2000. (…) Quindi un adeguamento dovuto al cambio di classe. Viene cambiata la fascia di riferimento”.
Le indennità sono poi soggette ad incrementi del 2% e del 3% in funzione di determinate condizioni nelle quali si trova l’Ente. Anche tali incrementi sono da applicarsi senza discrezionalità: o si ha diritto o non si ha diritto. Fino al 2010 le indennità erano calcolate con l’incremento sia del 2% che 3%; dal 1° gennaio 2011 per il nostro Comune si applica solo l’incremento del 2%.
L’adeguamento complessivo delle indennità avrebbe dovuto essere applicato già dal 2010 poiché a fine 2009 la città ha superato la soglia della classe demografica. Ma così non è stato perché abbiamo tenuto la delibera nel cassetto.
Quindi, in soldoni, cosa è cambiato nei valori delle indennità di carica di Sindaco ed Assessori e nei gettoni di presenza dei Consiglieri comunali?
Ecco nella seguente tabella le cifre al lordo (cioè prima della tassazione):
Fino al 31.12.2010 | Dal 01.01.2011 | |
Indennità di carica mensile Sindaco | € 2.928,31 | € 3.529,47 |
Indennità di carica mensile Assessori | € 1.317,74 | € 1.588,25 |
Indennità di carica mensile Presidente del Consiglio comunale | € 1.317,74 | € 1.588,25 |
Gettone di presenza (per ogni riunione) Consiglieri comunali | € 23,32 | € 36,87 |
Ovviamente non c’è la tredicesima.
Qui è possibile vedere le mie “buste” del mese di dicembre 2010 (con la vecchia indennità) e di gennaio 2011 (con la nuova indennità, tassate nello stesso modo.
Riassumendo, per quanto riguarda il sottoscritto:
- dicembre 2010: lordo € 2.928,31 – ritenute € 808,10 = netto € 2.122,21
- dicembre 2011: lordo € 3.529,47 – ritenute € 1.086,45 = netto € 2.443,02
(Poiché sono esponente del Partito Democratico, in rispetto delle nostre regole interne, verso il 10% dell’indennità netta al partito).
Le indennità di carica di Sindaco ed Assessori e i gettoni di presenza dei Consiglieri comunali nella sopra riportata tabella, lo ribadisco, sono indicati al lordo e sono poi tassati. Il sottoscritto fa applicare l’aliquota marginale più alta rispetto alla propria dichiarazione dei redditi, così che quanto faccio la denuncia dei redditi – salvo conguagli derivanti da altre voci – non devo saldare nulla. Chi tra gli Assessori non fa applicare l’aliquota marginale più alta ma ne fa applicare una media, in sede di dichiarazione dei redditi dovrà pagare il conguaglio sulle tasse non ancora versate. Ne deriva che il mio personale netto sopra visionabile è effettivo mentre quello degli Assessori in genere è ancora più basso di quello percepito.
Va inoltre precisato un aspetto importante: la legge determina i valori delle indennità di carica del Sindaco, degli Assessori e del Presidente del Consiglio comunale così come indicati, ma stabilisce anche che tale indennità è dimezzata al 50% per i lavoratori dipendenti che non abbiano richiesto l’aspettativa. Il sottoscritto è in aspettativa e quindi percepisce l’indennità completa. Poiché invece tutti i miei Assessori lavorano (e fanno i salti mortali per gestire gli impegni della loro carica) ciò significa che tutti percepiscono un’indennità di carica che è la metà di quanto stabilito.
Le indennità di carica, inoltre, nel 2007 sono state soggette ad una riduzione del 10% a seguito di quanto disposto dalla Legge Finanziaria di quell’anno predisposta dal Governo Prodi; tale riduzione è stata regolarmente applicata alle nostre indennità. La Corte dei Conte, però, in seguito, ha interpretato la norma ritenendo che tale riduzione del 10% era da intendersi come limitata unicamente all’anno 2007, stabilendo che le indennità potevano quindi tornare al loro valore pieno, ma precisando che per il ripristino fosse necessaria l’adozione di una specifica delibera. Noi abbiamo rinunciato a tale adeguamento e quindi per gli anni 2008, 2009 e 2010 le indennità percepite da Sindaco ed Assessori sono sempre state ridotte del 10%, come nel 2007.
Ora le indennità che percepiamo sono piene? Momentaneamente sì, ma ancora per poco. Infatti il Decreto Ministeriale 78 del 2010 ha stabilito che dal 2011 le indennità di carica saranno ridotte del 7%, rinviando però tale diminuzione all’emanazione di un apposita circolare ministeriale che dovrebbe essere emanata entro aprile. Quando sarà emanata, le indennità lorde che percepiremo con detrazione del 7% saranno le seguenti:
Indennità 2011 ridotta del 7% | |
Indennità di carica mensile Sindaco | € 3.282,40 |
Indennità di carica mensile Assessori | € 1.477,07 |
Indennità di carica mensile Presidente del Consiglio comunale | € 1.477,07 |
Gettone di presenza (per ogni riunione) Consiglieri comunali | € 34,29 |
Fatto un rapido calcolo, con l’introduzione della riduzione del 7%, il mio personale netto passerà da € 2.443,02 del mese di gennaio 2011 a € 2.272,08 (ricordo che fino a dicembre 2010 il valore netto era € 2.122,21).
Oltre alle indennità di carica ci viene riconosciuto altro? Qui di seguito qualche breve precisazione.
Sindaco ed Assessori devono spesso partecipare a riunioni, incontri, appuntamenti che si tengono fuori città (a Milano in Provincia, in Regione, in Prefettura, ma anche altrove e fuori Milano): per raggiungere tali destinazioni potremmo utilizzare mezzi comunali oppure utilizzare mezzi propri e poi chiedere il rimborso chilometrico. Nella stragrande maggioranza dei casi – quando non possiamo usare i mezzi pubblici o in abbinata ad essi serve la macchina – ci muoviamo con mezzi propri, ma per scelta non chiediamo alcun rimborso chilometrico, né della benzina impiegata.
Le spese di rappresentanza di Sindaco e Giunta sono di fatto azzerate; credo che l’unica spesa sostenuta di recente sia stata per il pranzo offerto alla giunta di Pratola Peligna quando gli Amministratori di quella città sono venuti a Cernusco per il gemellaggio con l’asilo. Mi è capitato più volte di portare a pranzo degli ospiti e pagare di tasca mia…
Abbiamo tagliano fortemente le spese telefoniche personali dovute all’utilizzo del telefonino messo a disposizione dal Comune a Sindaco ed Assessori, e la stampa locale ha recentemente evidenziato questi risparmi (vedi l’articolo “Le bollette low cost della Giunta” in questa pagina, nella metà inferiore, nella colonna di sinistra).
Che cosa dovremmo fare di più? Certo, capisco: è banale e semplice usare il tema in questione per far sollevare certi commenti critici e scandalizzati…
Lascio che ciascuno valuti queste considerazioni e le cifre sopra esposte (oltre che il nostro impegno). Sia chiaro: nessuno di noi svolge il ruolo ricoperto per questioni di denaro (anche perché le cifre citate non sono certo esagerate, soprattutto se paragonate alle responsabilità e all’impegno). Io stesso ho un lavoro ma in questo momento sono in aspettativa. Ma se volessi guardare al portafoglio certamente l’attività professionale rende di più… Quando mi sono candidato alla carica di Sindaco non l’ho fatto pensando all’indennità che avrei percepito.
Ritengo però giusto che l’attività svolta a favore della città venga remunerata in maniera corretta rispetto a quanto la legge prevede: non lo trovo scandaloso e non mi vergogno di essere coinvolto personalmente in tutto ciò. Chi riveste cariche pubbliche, se svolge il proprio compito in maniera corretta, ha diritto ad avere il giusto compenso (al di là di quelle che possono essere le valutazioni dei cittadini sulle scelte operate dagli amministratori). Fino a prova contraria fino ad ora non credo che siamo stati degli indegni.
Riferirsi alla legge, anche per la definizione dei compensi, ritengo sia sempre corretto; perché se così non fosse, a cosa dovremo appellarci per stabilire cosa è giusto e cosa è sbagliato?
Spiegare tutte queste cose è certamente più faticoso che sparare accuse, gridare allo scandalo o fare facili moralismi.
Io ci tengo alla mia dignità e a quella delle persone che collaborano con me: è per questo che non posso tollerare che ci sia chi, su tale vicenda, monti una polemica sulla base di presupposti non veri (non c’è stato alcun aumento, ma un adeguamento a quanto previsto dalla legge) e considerazioni limitate (si consideri nel complesso di cosa beneficiamo e quanto abbiamo evitato di utilizzare e non si parli solo dell’aspetto che serve alla polemica).
Mi piacerebbe che tutte le persone che sono impegnate a favore della città con un ruolo istituzionale siano le prime ad essere rispettose di questa dignità, che è un bene prezioso da custodire, non da violare (fatto salvo quando davvero si fanno porcate).
Mi auguro che le pur differenti idee e posizioni e le legittime critiche alle scelte fatte possano trovare motivazioni ed argomentazioni che partano dalla verità, non dal desiderio di denigrare l’avversario.
6 Comments
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Quanto scrivi mi pare del tutto chiaro e condivisibile.
Di questi tempi, la demagogia nei confronti di chi opera in trasparenza e coerenza con il proprio ruolo istituzionale è inaccettabile, indipendentemente dallo schieramento politico.
D'altra parte, la rete è si un ottimo strumento, per supplire alle anomalie informative, ma la realtà è che il rapporto fra quanti sono passati davanti ad un'edicola questa settimana ed i visitatori di questa pagina è un numero molto grande.
Può essere di aiuto affiancare ai canali tradizionali l'utilizzo di mezzi informatici al massimo della loro potenzialità attraverso strumenti quali reti informali, comunicazione virale, etc . . che consentono avvenimenti quali quelli cui abbiamo assistito oggi in Nord Africa
La creatività di rete ci salverà?
Giorgio Radaelli 13 anni ago
Come sempre Eugenio è preciso e puntuale nelle sue "rendicontazioni" alla città.
Sempre per dovere di chiarezza ci tengo a precisare che – essendo la mia posizione professionale equiparata a quella di un lavoratore autonomo… pur essendo socio e dipendente a tempo indeterminato della cooperativa sociale in cui lavoro – percepisco l'indennità al 100% e non al 50% come gli altri "colleghi di giunta".
E' altrettanto vero che – non potendo usufruire dei permessi retribuiti accordati dalla legge ai lavoratori dipendenti – ho dovuto ridurre il mio orario di lavoro di circa il 25% e di conseguenza il mio stipendio da lavoro dipendente è stato decurtato dell'analoga percentuale (compresi gli oneri previdenziali che andranno a ridurre il mio montante pensionistico…. poco male…. chissà se ci andremo in pensione..).
Non mi dilungo invece su quanto Eugenio ha ben descritto….. e che ben rappresenta la realtà senza mistificazioni e demagogie sparse qua e la…
Maurizio Magistrelli
Maurizio Magistrelli 13 anni ago
Il mio contributo alla trasparenza: http://ermannozacchetti.blogspot.com/2011/01/tras…
Ermanno Zacchetti
Ermanno Zacchetti 13 anni ago
Dato che le smanie di certa parte dei detrattori della PA vogliono l'efficienza e le dinamiche pubbliche equiparate in tutto e per tutto a quelle delle aziende private, sarei curioso di sapere in quale azienda privata italiana con circa 200 dipendenti l'amministratore delegato, nonché unico rappresentante legale, prende un netto mensile di 2.400 euro senza tredicesima né straordinari e con il solo benefit del telefonino.
diego 13 anni ago
Facciamo un piccolo paragone. Un sindaco di una città come Cernusco lavora full time, sabati domeniche sere feste comandate comprese. Abbiamo visto quanto guadagna. Sapete per esempio quanto guadagna un consigliere regionale, chessò io, per fare un esempio a casa, Nicole Minetti? 12.500 euro al mese. (http://www.marcogranelli.it/index.php?option=com_content&view=article&id=255:diminuire-lo-stipendio-dei-consiglieri-regionali-per-un-fondo-anticrisi&catid=37:lombardia&Itemid=42)
Se proprio uno non può fare a meno di fare demagogia, cominciasse almeno a selezionare i bersagli…
Silvano 13 anni ago
Per uscire da tutte queste accuse, spesso fondate, occorrerà che il sindaco o il deputato lo faccia soltanto, a turno, il pensionato che percepirà, se vuole, solo un rimborso spese documentate, altrimenti ci nascondiamo sempre dietro le leggi che noi stessi ci facciamo a nostro vantaggio, mai a vantaggio dei contribuenti onesti. Buon anno 2015 nicola maffia.
nicola maffia 9 anni ago
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