Ieri sera Pietro Bussolati è stato eletto Segretario metropolitano milanese del PD
Dopo un bel confronto congressuale, fra quattro persone di valore e di spessore, con alle spalle storie ed esperienze importanti, ieri sera l’Assemblea Provinciale composta da 156 membri (tutti presenti) ha votato a larga maggioranza per Pietro, che ha raccolto 89 voti, rispetto ai 63 totalizzati da Arianna Cavicchioli (3 le schede bianche e una nulla).
Un risultato straordinario frutto di un lavoro straordinario, dell’impegno e della passione di tanti Democratici.
In queste settimane c’è stato da più parti chi ha sostenuto che un congresso con quattro candidati alla segreteria mette in luce un partito diviso e lacerato e che era necessario trovare un accordo tra le diverse “aree” del partito per una gestione unitaria.
Non ho mai concordato con questa tesi.
Al contrario ritengo che si sia dato vita ad un confronto vero, tra persone con idee diverse – ma certo fra loro non confliggenti – che ha consentito di stimolare la partecipazione e la discussione, sale della vita di un partito.
Nel recente passato il PD ha preferito trovare le sintesi per il governo del Partito in accordi poi “calati” sugli iscritti, modalità che si sono poi rivelate un vincolo ed un freno all’azione del Segretario eletto: questa volta siamo stati “democratici davvero” ed abbiamo lasciato che fossero gli iscritti a determinare la linea politica che il PD milanese deve seguire, con un confronto leale e vero, senza cedere – neppure nell’ultimo miglio… – alla tentazione di accordi di piccolo cabotaggio.
Ora Pietro ha l’opportunità di dimostrare che il coraggio, la determinazione e la chiarezza con la quale ha presentato la sua ricetta (qui una sintesi dalle sue dirette parole pronunciate ieri sera in Assemblea Provinciale) si traducono in decisioni concrete, in cambiamenti nel segno dell’innovazione.
A breve Pietro presenterà la sua squadra per governare e guidare il Partito milanese: nelle scelte che farà per la Segreteria e la Direzione sono certo che troveremo le persone che incarnano le necessarie qualità per essere – come ha scritto oggi Pietro stesso – “capaci di rappresentare e determinare gli eventi ed incidere sulla realtà quotidiana offrendo speranza e aiuto a tutte le categorie sociali più deboli e risposta ai tanti bisogni che popolano la nostra Città Metropolitana”.
L’esperienza che Pietro ha maturato come segretario di 02PD, il più grande e dinamico circolo PD milanese, e come anima del gruppo “Democratici a Progetto” – capace di valorizzare le risorse migliori presenti tra gli amministratori e gli iscritti democratici, le buone pratiche amministratore, i risultati dell’impegno politico – ci pongono nella direzione di vedere il Partito orientato ad essere un laboratorio di innovazione: un percorso certamente riformista, all’altezza delle migliore attese di quanti vogliono un PD più coraggioso, più condizionante e meno condizionato, sganciato da logiche tradizionali ed aperto alle sfide del cambiamento.
Il percorso che ha portato all’elezione di Pietro è stato per me un’avventura bellissima, iniziata lo scorso anno con i comitati a sostegno di Matteo Renzi candidato premier del PD, passata per la sfumata – per pochi voti – elezioni di Pietro in Consiglio Regionale, transitata dalla condivisione di un percorso e di scelte che mi hanno visto personalmente e direttamente coinvolto. Ho conosciuto una persona capace, con doti politiche ed organizzative davvero qualificate, operativa e capace di coinvolgere, riflessiva ed inclusiva, uno sgobbone ed un innovatore nei processi e nelle scelte politiche, una persona umile ma determinata: un uomo che si merita di ricoprire il ruolo per il quale ieri sera è stato eletto, una persona che come Democratici milanesi ci meritiamo di avere come segretario metropolitano.
L’elezione di Pietro è una finestra che si spalanca e che farà entrare una ventata di aria fresca nelle stanze di un partito che ha bisogno di rigenerarsi, di aprirsi, di rinnovarsi (sia nella proposta politica che nella classe dirigente): costruiremo con lui un Partito di Persone che Decidono.
Non lo nascondo: sono felice e soddisfatto. 🙂
E per la parte che mi compete dico grazie alle molte persone che hanno contributo a questo risultato.
Buon lavoro Segretario!
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