Cernusco Verde SRL e qualità del servizio scadente: cosa sta accadendo?

La qualità dei servizi di svuotamento cestini, spazzamento strade, cura del verde (non quella della raccolta rifiuti) sta vivendo un momento critico: sarebbe sciocco negarlo e l’Amministrazione comunale, insieme ai vertici di Cernusco Verde, hanno piena consapevolezza dell’inadeguatezza del servizio che viene svolto, che si è profondamente deteriorato e non è all’altezza degli standard che la nostra città ha conosciuto.

Sono io il primo ad essere infastidito per come la città si presenta… Personalmente segnalo quotidianamente situazioni critiche che rilevo e che mi vengono segnalate attraverso diversi canali dai cittadini.

Cosa sta accedendo e cosa stiamo facendo per risolvere questa situazione incresciosa?

Cernusco Verde ha subito e sta subendo un’assenza di personale dovuta a cause diverse fra loro concomitanti: infortuni sul lavoro e malattie di non breve durata hanno letteralmente decimato il personale e questo rende oggettivamente difficile poter svolgere l’attività ordinaria.

Perché non assumere lavoratori interinali? Immagino che molti si porranno questa semplice domanda che potrebbe rappresentare una risposta ai problemi… Cernusco Verde si è già attivata su tale fronte, come pure sull’esternalizzazione temporanea a cooperative di alcuni specifici servizi sul verde. Accade però che recenti norme – ivi compreso il decreto “anticorruzione” – abbiano imposto anche alle società partecipate a totale capitale pubblico di dover procedere con gare pubbliche, secondo le modalità seguite dalla pubblica amministrazione, per avvalersi di servizi ed esternalizzazioni. Cernusco Verde è una srl e il suo personale ha sempre operato secondo le dinamiche delle società private, ancorché si tratti di una società a totale capitale pubblico e che svolge servizi in via esclusa per un Comune. Ma quando tra gli anni ’90 e i primi anni del 2000 molti Comuni hanno dato vita a società pubbliche alle quali hanno esternalizzato la gestione di una serie di servizi, lo hanno fatto proprio perché in tale modo si semplificava la gestione degli stessi; oggi le nuove norme portano indietro le lancette degli orologi e di fatto equiparano quasi in tutto le gestioni delle società a completo capitale pubblico alla gestione interna dei Comuni: ciò significa (per meglio rispondere a criteri di trasparenza) dover fare trafile burocratiche più lunghe per molte pratiche. Così accade che le procedure per l’identificazione di personale temporaneo o l’affidamento a cooperative di alcuni specifici servizi diventi una procedura più lunga e complessa di quanto non sia mai stato per una società di diritto privato come è Cernusco Verde. Il personale e la dirigenza di Cernusco Verde, dalla sera alla mattina, si è dovuto “trasformare” in un dipendente pubblico, dovendo operare con modalità a loro non note.

A tutto ciò ci aggiunge il fatto che le società partecipate come Cernusco Verde sono state anch’esse sottoposto a vincoli sui numeri complessivi del personale e sulla relativa spesa complessiva, come accaduto per i Comuni, impedendo così quella flessibilità utile e necessaria per affrontare situazioni diverse.

Se le critiche per la situazione che registriamo sono legittime e giustificate, in alcuni post e commenti su Facebook ho però anche letto affermazioni non corrette e in quale caso fantasiose… Ci tengo a precisare che Cernusco Verde è una società sana, con i conti a posto, non è “un pozzo mangia soldi”: da numerosi anni il Comune non deve più versare un euro al bilancio di Cernusco Verde per coprirne i costi. La gestione che è stata posta in essere in questi anni ha permesso di fare importanti investimenti che hanno rinnovato parte del parco mezzi di cui la società si avvale. I problemi che registriamo non sono quindi dovuti né a questioni finanziarie o di cassa, né a difficoltà sui mezzi usati, ma unicamente a problemi sulla forza lavoro legata ai servizi di spazzamento e svuotamento cestini e sul verde; tali problemi invece non si registrano sul personale della racccolta differenziata.

Qualcuno mi ha scritto, anche in forma anonima, denunciando comportamenti scorretti di alcuni dipendenti, accusando soste troppo prolungate nei bar… Sia chiaro: a nessuno si nega una pausa caffè mentre si lavora, ma non possono essere tollerati comportamenti diversi da ciò che è lecito. Cernusco Verde ha recentemente montato sui propri mezzi dei GPS per poter sempre monitorare dove sono i mezzi, quali zone coprono, quanto sono “in movimento”: anche questo serve a verificare la qualità del servizio reso. Certo è che se non si ha sufficiente personale per poter far muovere i mezzi, poi si registrano le situazioni critiche che vediamo…

Qualcuno ha scritto del problema delle cornacchie che si avventano sui cestini svuotandoli e cospargendo i dintorni dei rifiuti lì contenuti: è vero, abbiamo anche questo problema; ma – al di là del fatto che le cornacchie sono specie protetta e non possono essere “eliminate” – non possiamo imputare a questi animali le situazioni critiche registrate.

Altri ancora hanno scritto invece che è l’uso improprio dei cestini da parte di pochi – intasandoli con sacchetti di rifiuti indifferenziati – che li rende in alcuni casi stracolmi di spazzatura già poco tempo dopo il loro svuotamento: controlli su questi cestini hanno in effetti dimostrato che ciò è vero e che questo pur limitato disordine si somma all’altro disordine, amplificandolo. Ci siamo chiesti se questo comportamento fosse legato alla “fase 2” dell’applicazione del regolamento rifiuti (i rifiuti non differenziati correttamente non vengono raccolti) e per evitare qualsiasi dubbio abbiamo deciso di attendere un ritorno alla normalità della gestione svuotamento-cestini prima di proseguire in questa azione. Certo la corretta lettura di questo comportamento potrà aiutarci in futuro quando svilupperemo – così come è nelle nostre intenzioni – una raccolta differenziata puntuale, potenzialmente portatrice di identici risvolti negativi senza un forte presidio del territorio. Sul problema “sacchetti di rifiuti nei cestini”, comunque, in questi giorni anche la Polizia Locale sta intensificando controlli e verifiche, ma è chiaro che dobbiamo davvero fare appello alla sensibilità e alla responsabilità di tutti perché questo fenomeno possa ridimensionarsi.

Mi faccio e ci facciamo carico dei problemi e delle responsabilità che la situazione sta creando: io e l’Assessore all’Ecologia Ermanno Zacchetti insieme ai vertici di Cernusco Verde e al personale attivo comprendiamo e condividiamo il disagio dei cittadini e ci scusiamo per questa momentanea situazione critica.

Invitando tutti ad avere un po’ di pazienza, assicuro il nostro impegno per risolvere quanto prima i problemi in essere e tornare a garantire un livello di qualità del servizio coerente con le attese dei cittadini e in linea con quanto Cernusco Verde e il suo personale hanno saputo fare in questi anni.

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Eugenio

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