Celebrata a Cernusco la prima Unione Civile

“Io, Eugenio Comincini, Sindaco ed Ufficiale dello Stato Civile di Cernusco sul Naviglio, dichiaro in nome della legge che i signor Paolo A. e il signor Michele L. qui presenti sono uniti civilmente”.

Ho appena celebrato, non senza emozione, la prima unione civile della nostra città. Un giorno importante non solo per Paolo e Michele ma anche per Cernusco, poiché segna il concretizzarsi dell’ampliamento dei diritti civili nel nostro Paese e nella nostra comunità, che cresce anche grazie a queste opzioni, nella consapevolezza delle proprie differenze e nel convincimento di tutelare la dignità di ciascuno.

Una bella giornata!

Auguri Paolo e Michele!

Queste le parole che ho voluto rivolgere a Paolo e a Michele in questo felice giorno:

Grazie Paolo e Michele per averci consentito di condividere con voi quest’oggi un momento speciale di felicità e gioia.

Avete certamente atteso molti anni perché questo giorno arrivasse ed oggi finalmente ci siete: è un momento tutto vostro, ma è certamente un momento particolare anche per le persone che credono nell’estensione dei diritti civili.

Oggi, attraverso questi sentimenti condivisi, non si celebra solo una semplice formalità burocratica per sancire davanti alla legge e allo Stato ciò che la vostra coppia è da anni, ma viviamo un momento di crescita per tutta la nostra comunità (e in qualche misura un momento storico, essendo la prima unione civile che si celebra a Cernusco sul Naviglio).

Il ruolo che ricopro, in questi anni mi ha permesso di vedere problemi e situazioni sotto un’ottica differente: quando si veste la fascia tricolore non si è più solo sé stessi, ma si rappresenta l’intera comunità, con tutti i suoi bisogni, le sue domande, le sue attese. Questo ruolo mi ha aiutato a vedere e comprendere meglio la richiesta delle persone dello stesso sesso che chiedevano di vedere riconosciuti anche in Italia diritti civili che sono da tempo normalità in altri Paesi del mondo, nel rispetto delle differenze e delle peculiarità. E da qualche mese questa richiesta è diventata realtà anche in Italia.

Il ruolo che ho ricoperto in questi anni mi ha consentito di comprendere ancora più a fondo quanto importante sia l’alterità: accogliere le diversità rende più ricchi tutti, aiuta ad aprire le menti, consente di vedere prospettive nuove.

La vostra scelta di unirvi civilmente, quindi, è oggi anche per me l’occasione per sostenere che l’amore è più forte della legge, e sa modificare anche la legge.

L’augurio che faccio a voi, cari Paolo e Michele, e a tutti noi, è che la vostra unione possa contribuire a far crescere la nostra comunità, perché ora non siete più solo Paolo e Michele, siete una realtà nuova, una unione che può dare – con il proprio amore, con l’impegno personale e reciproco e l’assunzione di responsabilità –, un contributo positivo alla società.

Auguri!

Eugenio

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