Eugenio

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  • Condivido l'analisi di don Sciortino. Quando mi imbatto in questi argomenti mi tornano sempre alla mente le parole di Indro Montanelli: "Gli italiani hanno i governanti che si meritano". Trovo che la "concezione padronale" della cosa pubblica di cui parla Sciortino sia molto diffusa fra gli italiani in genere. Si pensa che ogni bene pubblico, da quelli materiali ai diritti, si possa piegare agli egoismi, alle situazioni e alle interpretazioni personali. Forse è il portato della nostra cultura e delle mille divisioni che hanno segnato la nostra storia; fatto sta che davanti all'obiettivo di portare a casa il proprio guadagno, non si sta troppo a pensare alla comunità, ai suoi interessi e ai suoi beni.
    E quando a prevalere non ce la si fa, si tirano in ballo i concetti più alti (rispetto delle regole, democrazia, perfino la questione morale) con l'effetto di scioglierli nella banalizzazione, proprio come nelle baruffe tragicomiche cui ci troviamo ad assistere in queste settimane.

    diego fasano 13 anni ago Reply


  • Il disastro, non solo, etico è dentro di noi. Ci tocca tutti, in tutti i momenti. Se lotti per combatterlo alla fine ne esci esausto. Spero di non rassegnarmi. Sei indifeso, anche se le canti con forza e ti ribelli. Ogni cosa è buona per un pretesto. C’è chi si assurge il diritto di tempestarti di telefonate per proporti l’olio extravergine anziché il brunello di montalcino. L’azienda telefonica concorrente, quella concorrente di quella concorrente e perfino la tua ti chiede di rifare il contratto solo per aver lasciato il mio numero sull’elenco. Scherziamo? Se tratti col fisco, prova a metterti in coda per avere un pin code per le operazioni o.l. Per evaderla tre minuti, per arrivare davanti al Funzionario due ore. Se li richiedi direttamente al fisco, lui te li manda, ma da un’altra parte e devi rifare tutto. Metà del tuo tempo contabile passa solo per sostituirti allo stato incapace di controllare con un mare di responsabilità. Se liquidi fatture devi provvedere ad una marea di F24, alcune di qualche euro, e stare ore e ore o.l. con la Banca. Poi ogni banca ha il suo sistema personalizzato diverso dall’altra. Se vai in Comune per il rinnovo del passaporto, ti chiedono un documento d’identità alternativo. La nostra esistenza è piena di codici, pin, puk 1, puk 2, pwd, accrediti, viacard, telepass, carta oro carta verde e carta blu. Se pensi di pagare direttamente una bolletta condominiale e non hai li il conto ti chiedono 4 euri, ma te li chiedono anche se hai li il conto. Impazziti. Carte per accumulo punti, dal parrucchiere, dal benzinaio, al market, a saturn. Se chiedi all’ASL di combinare visite specialistiche diverse ravvicinate in modo da presentare un unico esame del sangue (e risparmiare costi) ti guardano come un fenomeno. Impossibile. Le ultime quattro visite specialistiche per un totale di 50 minuti hanno richiesto un’attesa ambulatoriale per complessive 6 ore. Agli sportelli pubblici tutti conoscono la tua malattia anche le gente in attesa. Alla faccia della privacy. Se tagli i capelli dal cinese paghi 8 euri con la ricevuta. Se vai dal tuo vecchio barbiere ne paghi 24 senza ricevuta. Chi sta in alto non sa cosa significa servizio, ascolto, attenzione. Se sei credente pensi di “mantenere” la tua chiesa con la miseria delle offerte domenicali. Pur con una marea di filtri, la tua casella e_mail è tempestata di offerte e di posta indesiderata già infilata in casella appropriata. Li ritroviamo ogni proposta di ben di dio per resuscitare anima e … membra del corpo. Fai 300/ 400 kilometri di strade e autostrade dalla vacanza filati via lisci come l’olio ma al tuo paese ritrovi una marea di cunette rimpischiena, rompiscatole e rompi macchina messe per “sicurezza”. Non amo la cultura dei krukki, ma in Val Gardena con 68 euro a settimana ho girato in lungo e in largo su funivie, telecabine, seggiovie, pulmann e bus senza usare mai la macchina. Gente in servizio non in grugnita, cortesissima paziente e prontissima ad aiutarti. I conducenti dei pulmann non usano il telefono mentre guidano. Il pane con le uvette, con le noci, coi cereali, di segale o normale costa la metà del nostro. Sui sentieri del Sassolungo, del Puez e delle Odle la gente si saluta tutta: oddio dove sono capitato? La messa del sabato sera, in krukko, è durata 35 minuti. Semplice senza fronzoli, accompagnata da strumenti musicali, partecipata. I canti erano annunciati con numero luminoso. Il microfono non ridondante. Sarà così anche in paradiso? Mi sono sfogato. Scusate. Amen.
    PS. So che i miei concetti sono meno importanti del disatro etico. Ma la deriva incomincia da noi.

    psergioit 13 anni ago Reply


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