Sul Foglio di Ferrara di quest’oggi, alla pagina I, c’è un’interessante colloquio con Stefano Fassina, responsabile del settore economia e lavoro del PD. Ne emerge per il nostro partito l’esigenza di progettare una nuova cultura economica, “capace di essere una sintesi perfetta delle nostre tradizioni e una buona rielaborazione delle esigenze dell’elettorato”. Le linee guida di questa strategia sono: tagliare la spesa pubblica, rivoluzionare il fisco (diminuendo la pressione fiscale), approvare il federalismo fiscale.
Una presa di posizione chiara che richiama il partito ad una assunzione di responsabilità. Non si può andare sempre contro, bisogna saper elaborare delle proposte per incalzare chi governa. E qualche volta si può anche andare d’accordo con chi guida il Paese.
Nell’articolo tante buone idee. Ora attendiamo il dibattito. Da parte mia dico che è assolutamente necessario partire dai risparmi della spesa della pubblica amministrazione centrale: Ministeri e Regioni sperperano ancora troppo. Il fisco va profondamente riformato: meno tasse, più equità, più attenzione alle famiglie (soprattutto quelle con figli numerosi) e alle donne. Il federalismo deve consentire ai Comuni – l’ente più vicino ai cittadini e che fornisce tante risposte ai bisogni delle famiglie italliane – di vedere garantite le proprie esigenze di autonomia e responsabilità.
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