Sabato 6 novembre alle ore 15,30 inaugureremo una strada di recente realizzazione intitolandola alla memoria dell’avvocato Giorgio Ambrosoli, ucciso nel 1979 a Milano da un sicario mentre indagava sulla trama di illeciti finanziari di Michele Sindona.
La strada collega la via De Amicis con il grande rondò della nuova via Falcone e Borsellino.
Il figlio di Giorgio Ambrosoli, Umberto, presenzierà alla cerimonia e terrà poi una conferenza in Aula Consiliare sul tema “Giorgio Ambrosoli: nel nome di un’Italia pulita”.
L’iniziativa va a chiudere i “Percorsi di Legalità” che l’Amministrazione comunale ha intrapreso quest’anno con varie manifestazioni che hanno attraversato tutto l’anno e hanno visto impegnati nell’organizzazione, accanto al Comune, varie associazioni cernuschesi.
Sono contento di poter intitolare a quest’uomo, ricordato come “l’eroe borghese”, una delle vie di Cernusco e di avere graditissimo ospite in città il figlio Umberto. Quest’anno è stato fatto un grande lavoro di sensibilizzazione ai temi della legalità. La memoria e l’educazione delle coscienze civili passa anche da queste scelte.
2 Comments
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Grazie Sindaco… E' questa l'Italia che vogliamo per i nostri figli!!! A proposito, carissimi auguri per il nuovo "pancione"!!! A sabato, Simone Schettino
Simone Schettino 13 anni ago
Fiore all’occhiello della nuova via ambrosoli è sempre stato il folto filare di frondosi cipressi a cornice della via pedonale che sbuca sulla via Falcone Borsellino:
https://dl.dropbox.com/u/7976282/PRIMA.bmp
Via lascio immaginare lo sgomento mio e dei residenti nel vedere i 130 metri di cipressi ridotti in mucchi di segatura. E anzi, aggiungo: di profumatissima segatura! Dimostrazione dello stato di ottima salute di cui godevano tali piante.
https://dl.dropbox.com/u/7976282/DOPO.JPG
La presenza di tanto verde contribuiva alla qualità della vita dei residenti e dei passanti, e rappresentava una valida barriera tra i due neonati complessi residenziali “Abitare coi fiori” e “Le serre”.
Viene spontaneo chiedersi chi abbia deciso e chi abbia concesso il permesso per questa irresponsabile operazione in un periodo in cui bisognerebbe promuovere il rispetto del verde.
alessandro gandini 11 anni ago
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