Una nuova strada (e strade nuove)

Sabato mattina è stata inaugurata ed aperta al traffico la nuova strada di collegamento tra le vie Fontanile e Dalla Chiesa ed è stato intitolato il tratto centrale ai giudici Giovanni Falcone e Paolo Borsellino.

Posso dire di essere soddisfatto? Sì, un pò di sano orgoglio non guasta. Abbiamo consegnato alla città una delle più importanti opere viabilistiche realizzate a Cernusco negli ultimi anni. Una strada lunga 1,6 km terminata a tempo di record: i lavori sono infatti iniziati nel settembre 2009 e si sono conclusi in 9 mesi. Merito delle aziende che hanno realizzato l’opera, che hanno dimostrato grande professionalità ed efficienza: Celotti Scavi srl, Edil Azzurra, Suardi, Riva & Figli; e dei progettisti e direttori dei lavori: ing. Percudani, arch. Andreoni, ing. Fiorelli. Ed ovviamente anche dell’ufficio tecnico comunale.

Manca qualche rifinitura, qualche vecchio palo della luce (in cemento) che Enel deve ancora togliere, qualche pianta da mettere a dimora di fronte alla Cascina Visconta e nell’area dei cantieri del PA3, ma è evidente a tutti che la strada è fatta e finita. Asfalto fonoassorbente, pista ciclabile, marciapiede, illuminazione a risparmio energetico, alberature e verde, divisione delle carreggiate con un cordolo sormontabile: una strada urbana di alta qualità che ora consente ai residenti delle zone nord e nord-est di attraversare in senso est-ovest la città senza dover necessariamente insistere sull’asse Dante Vespucci. Tra pochi giorni inizieranno i lavori di riqualificazione della tratta centrale di questa arteria: ci saranno certamente disagi, ma al termine dei lavori, nella prossima primavera, avremo un assetto viabilistico completamente rinnovato, con strade nuove dove tutti – automobili, ciclisti, pedoni – possono muoversi con maggiore sicurezza. A breve giungerà nelle caselle della posta una pubblicazione che spiega il senso generale degli interventi che si stanno realizzando.

Qui sotto il video-articolo dell’inaugurazione prodotto dalla testata giornalistica Fuori dal Comune (video-news dei Comuni della provincia di Milano):

Eugenio

10 Comments

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  • Valutazioni tecniche condivisibili, così come la giusta soddisfazione per vedere realizzato il frutto di tanto impegno e la considerazione che la buona amministrazione fa seguire i fatti ai programmi elettorali.
    Tuttavia il fine ultimo dell’Amministrazione non è quello di realizzare strade, ma di riconoscere e risovere i bisogni della propria comunità. Non si può fingere di non vedere una ferita nel tracciato della nuova strada, per quanto tecnicamente ben costruita, la cui giustificazione è data dallo scempio urbanistico che il PRG ha prodotto nella zona a nord di via De Amicis, verso il Parco delle Cave. Ci si riempie tanto la bocca col “consumo di suolo”: ecco, là si può vedere di cosa si tratta, al di là di tante chiacchiere e di accattivanti nomenclature tipo “Abitare nel verde”, in cui ben altra sarebbe dovuta essere la scelta del verbo.
    Più che nella nuova strada in sé, il merito di questa Amministrazione sta nel voler chiudere la fase della speculazione edilizia senza servizi e nello sforzo di risparmiare il territorio ancora disponibile.

    Ermes Severgnini

    Ermes 13 anni ago Reply


  • Una piccola occasione perduta! Quando sono iniziati i lavori della nuova strada è stato questo il mio pensiero. Sto per parlare di un argomento che poteva però essere affrontato insieme ai lavori, ovvero l'interramento dell'elettrodotto che taglia la nostra città nella zona nord e i cui tralicci sono ben visibili in via Adua 55 (a ridosso di una palazzina!), in fondo a via Grado e più di uno in via Goldoni (tra le 2 torri e una palazzina di recente costruzione e all'interno del centro sportivo)!
    Seguendo l'asse dell'elettrodotto si può vedere come numerose palazzine sono sorte negli ultimi anni proprio a ridosso dei cavi ad alta tensione che sicuramente bene non fanno. Bastava forse richiedere ai Mossini/Zucchetti/etc… costruttori di turno un contributo per l'interramento…. e sfruttare la costruzione della nuova strada per il completamento dell'opera.
    Certo si potrebbe replicare che è la compagnia elettrica che dovrebbe farlo, oppure che non è di competenza del comune… Però ci sono aspetti di decoro urbano, che passano a loro volta in secondo piano rispetto a quelli della salute del citadino, a cui il comune dovrebbe rispondere.

    Piero Sarti 13 anni ago Reply


  • Non vi sono dubbi sulla nocività di tali impianti (http://www.legambientecorato.it/mostra_news.asp?news_id=84), capisco anche i motivi (puramente economici) che hanno fatto rinunciare all'opera.
    Però vedere, come spesso capita, la realizzazione di opere che potrebbero esser svolte in contemporanea (con notevoli benefici economici) realizzarsi in momenti disguinti è un po' un dispiacere…. sempre che l'interramento verrà mai affrontato come opera da realizzare. E' un po' come asfaltare una strada e poi il giorno dopo bucarla perchè una palazzina in costruzione ha bisogno degli allacciamenti…. era maglio farli prima.
    Era solo un pensiero, anzi due: uno per evidenziare l'occasione perduta, ed un'altro per affrontare un problema a cui si da peso durante la campagna elettorale, salvo poi sempre dimenticarlo il giorno dopo il voto! Tanté: http://www.cernuscoinsieme.it/web/piazzetta/comun
    Cordialmente

    Piero Sarti 13 anni ago Reply


    • Rispondo a Piero Sarti per ringraziarlo delle osservazioni sull’ipotesi di interrare lungo la nuova strada l’elettrodotto che passa nelle vie Goldoni, Grado, Adua.

      Concordo circa il rischio di nocività e l’antiesteticità. Io stesso – come evidenziato nel link alla piazzetta di Cernuscoinsieme – mi ero dichiarato per lo spostamento. Ciò che non appare nel testo segnalato è che coerentemente con quanto dichiarato ci siamo effettivamente attivati e il “no” all’operazione lo si è detto in funzione dell’approfondimento fatto. Infatti nella seduta del Consiglio comunale del 10 ottobre 2007 non si è dichiarato che non avremmo interrato l’elettrodotto perché non ci interessava più l’idea, ma per i costi esorbitanti dell’operazione.

      Terna, l’operatore che gestisce le linee e al quale ci siamo rivolti per un elaborare il preventivo dei costi dell’operazione, aveva fornito tre ipotesi: interramento completo della linea che proviene da Bussero, parziale interramento, interramento limitato al minimo necessario (il preventivo valeva per un intervento sia sulla linea da 320 KV e che quella da 220 KV, proprio perché se si deve fare un lavoro è bene farlo per intero, senza dover tornare in seguito a sistemare altre cose). I tre preventivi per interrare le due linee che oggi attraversano la città – attenzione attenzione – variavano da un minimo di 24,5 milioni di euro a un massimo di 31,5 milioni di euro. E anche se fosse stati deciso di condividere una quota di questi costi con il Comune di Bussero, che ha una percorrenza inferiore alla nostra, per noi la cifra sarebbe stata comunque insostenibile. Ovviamente se avessi avuto conoscenza di queste cifre in campagna elettorale, mai mi sarei sognato di proporre l’intervento…

      Per cui anche l’ipotesi avanzata da Piero Sarti di chiedere ai costruttori un contributo aggiuntivo è poco realistica, sia per l’impegno economico richiesto, sia perché ai costruttori già era stato chiesto (nella convenzione urbanistica stipulata a suo tempo) un contributo aggiuntivo poi utilizzato per cofinanziare la nuova strada.

      La questione dell’elettrodotto, però, resta di attualità, se non altro per il numero di abitanti interessati. Per cui nel Piano di Governo del Territorio è stata prevista l’ipotesi non dell’interramento (proprio perché troppo oneroso), ma del suo spostamento lungo la tangenzialina est della città, per poi ricongiungere i cavi nei prati del PLIS delle Cave, senza più farli passare per l’abitato. È per ora un’ipotesi, certamente meno onerosa dell’interramento e che TERNA giudica percorribile (purché noi la si paghi…), che dovrà essere valutata nella sua fattibilità tecnico-economica nel futuro.

      Quanto alla necessità di programmare gli interventi dei sottoservizi in modo tale da evitare di dover riaprire inutilmente asfalti appena fatti, il progetto della nuova strada ha previsto la posa in opera di tutti i sottoservizi necessari alla zona, predisponendo già gli allacci per gli insediamenti non ancora realizzati e che dovranno partire in futuro.

      Può essere che qualcosa a volte sfugga, ma dove è possibile cerchiamo di non sprecare risorse pubbliche.

      comincini 13 anni ago Reply


  • Ritengo quest'opera fondamentale nella città di Cernusco, visto (purtroppo) l'elevato numero di nuove abitazioni che sono sorte nella zona. Ho notato anche che i lavori sono stati eseguiti in modo coscienzioso, prevedendo nella zona con più abitazionei (vicino a via C.A.d.Chiesa) dei parcheggi, cosa ormai rara per le vie del nostro "paesone".
    A un'opera così ben riuscita si contrappongono altre strade che magari avrebbero meritato una vigilanza meno superficiale da parte del committente… Ad esempio via Monza. La percorro spesso a piedi e ogni volta che passo mi chiedo chi ha fatto le pendenze per il deflusso delle acque piovane!!! E' possibile che nessuno si accorga che i tonbini sono più alti del manto stradale e si formano delle vere e proprie piscine? Perchè nessuno obbliga l'impresa costruttrice a rifare come si deve il manto stradale? Spero che stiate già intervenendo perchè vedere i soldi dei cittadini spesi bene come per via Falcone-Borsellino fa piacere ma… ogni volta che passo in via Monza… che rabbia!

    Marco G. 13 anni ago Reply


    • Purtroppo è così… All’ottimo intervento della nuova strada si frappongono altre opere che non paiono essere state eseguite con uguale attenzione. Via Monza è certamente una di queste. E’ infatti vero che – tra i diversi problemi generati da questo progetto nato male – c’è quello delle errate pendenze per il deflusso delle acque. I tecnici comunali si sono presto accorti degli errori fatti dall’azienda che ha vinto quell’appalto. E’ stato chiesto di correggere le pendenze e sistemare la strada prima del collaudo finale. Si è concordato con l’azienda di procedere con le sistemazioni nella settimana di ferragosto, quando il traffico è ai minimi, e ciò per non intralciare ulteriormente la circolazione mentre sono già in corso altri cantieri che creano disagi alla viabilità.
      Spiace anche a me che l’intervento di via Monza non sia venuto bene come quello della via Falcone-Borsellino… Una scarpa e una ciabatta…

      comincini 13 anni ago Reply


  • Buongiorno, mi permetto di rispolverare questo post per segnalare che molti degli alberi messi a dimora nella via Falcone/Borsellino stanno seccando. Ciò accade nonostante lungo tutta la via sia presente un impianto di irrigazione. Forse non è correttamente allacciato? Sarebbe possibile intervenire per evitare che tali alberi muoiano?

    sara sacchi 12 anni ago Reply


    • Aggiornamento: la stessa cosa accade nella nuova via Ambrosoli (sempre nella stessa zona della via Falcone/Borsellino). Ringrazio Cernusco Verde srl che ha risposto tempestivamente alla mia segnalazione. Sembra che il problema sia dovuto a una non sufficiente pressione nell'impianto, per cui l'acqua non riesce ad arrivare fino alla fine del percorso.
      Mi è anche stato detto che il problema è noto da tempo…
      Si potrebbe dunque intervenire al più presto?
      Ringrazio anticipatamente.

      sara sacchi 12 anni ago Reply


    • L'impianto di irrigazione necessita di un potenziamento della portata idrica in modo da consentire un regolare flusso di acqua lungo tutta la direttrice. La società che ha realizzato l'opera deve adeguare l'impianto così come il Comune ha richiesto: la spesa non è quindi a carico del nostro bilancio. La società sta già operando per il ripristino corretto del sistema. E' doveroso precisare che tutto ciò avviene perché i tecnici comunali controllano la buona realizzazione delle opere e se qualcosa non è conforme a come doveva essere, avviene una contestazione che consente al Comune di vedere realizzato quanto previsto dai progetti. Preciso che le piante di cui si parla sono gli arbusti nelle aiuole, non gli alberi che sono stati messi a dimora (che godono di buona salute). Il problema interessa un tratto del rettilineo della Falcone-Borsellino e un tratto della via Ambrosoli; la via Fontanile non ha di questi problemi perché l’impianto di irrigazione è stato eseguito correttamente (infatti gli arbusti stanno crescendo rigogliosi). Vale la pena aggiungere che in altri tratti dela strada, invece, gli arbusti messi a dimora (soprattutto rose) siano stati rubati… 🙁

      Eugenio Comincini 12 anni ago Reply


  • Se così "era previsto dal progetto" … Così come signor Sindaco? Se dunque così (male) era previsto dal progetto NON può essere avanzata alcuna contestazione da parte deglli uffiici e nemmeno all'impresa. Lo capiscono tutti. Se è fatto in difformità allora la contestazione ed il controllo dei Tecnici andava fatta oltre un anno fa dato che da subito si era visto che qualche cosa non andava.L'anno scorso era già bruciato e ripiantato tutto. In casa mia lo spruzzino multiplo si affloscia dopo tre metri: qui occorre "potenziarlo"…. Anche questo lo sanno tutti. Il "potenziamento" deve essere pagato a parte (non è nel progetto) e/o fatto pagare al progettista. E alla Direzione lavori la mancata esecuzione delle opere "alla regola dell'arte". I Tecnici Comunali si sono "accorti" perchè "fischiavano le orecchie". Altro che balle. Anche questo lo sanno tutti…

    psergioit 12 anni ago Reply


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