Non farti portare via l’acqua

L’unica nota positiva che vedo nel caso in cui il Governo Berlusconi non cadesse, continuasse ad andare avanti e quindi non ci fossero in programma le elezioni, è che si potranno celebrare i referendum, tra cui quello sull’acqua.

Infatti non è possibile convocare i referendum se ci sono in contemporanea elezioni politiche o regionali.

Allora è bene cominciare a diffondere l’informazione circa questo rilevante appuntamento – questa volta sì– per la vita di noi tutti: il referendum sull’acqua consentirà di decidere se si vuole che questo prezioso bene resti pubblico oppure possa essere privatizzato. Sì, in questo Paese ci manca solo che privatizzino l’acqua…

In una data compresa tra il 15 aprile e il 15 giugno saremo quindi chiamati a votare. Perché il referendum sia valido occorre che vada a votare almeno il 50% degli elettori aventi diritto: ecco perché è importantissimo cominciare a sensibilizzare le persone sul tema.

Qui c’è un bel volantino che pubblicizza una serata-spettacolo organizzata per sabato 5 febbraio fatta per informare e raccogliere fondi.

È bene cominciare a diffondere l’eco di questo appuntamento e sostenerlo. nell’interesse di tutti.

Eugenio

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