Gli amici PD di Milano sono generosi e ci daranno una mano per la nostra campagna elettorale di Cernusco (e non solo a noi). Rendono così ai Comuni della Provincia che vanno al voto il piacere che in molti abbiamo con grinta e calore fatto lo scorso anno per sostenere la campagna elettorale di Pisapia e del PD a Milano.
Un bel modo di sentirsi famiglia e uniti in una stessa causa.
Una causa che prevede di lavorare insieme per la costituzione della Città Metropolitana Milanese: un tema che – ahimè – pare non essere di grande interesse in campagna elettorale, ma che modificherà sensibilmente gli assetti istituzionali e modalità di dare risposte politiche nei nostri territori.
Io sono convito che la strada per costituire questa nuova istituzione sia fondamentale per risolvere molti dei problemi che le nostri città vivono e non sono in grado – da sole – di risolvere. Su tale tema c’è un consenso trasversale alle diverse principali forze politiche: sono convinto che siamo sulla buona strada, ma ora occorre un impegno maggiore di tutti.
Grazie quindi agli amici del PD di Milano per l’aiuto che ci e mi daranno.
Qui sotto l’intervento di Lia Quartapelle (della segreteria provinciale del PD) e di Pietro Bussolati (segrtrario dell’attivissimo circolo “segretario 02PD, a Milano piace democratico”) che spiegano il senso dell’impegno dei democratici milanesi per le città della Provincia che vanno al voto.
Un anno fa, a Milano è avvenuto un fatto politico che ha rivoluzionato la storia della città negli ultimi vent’anni. La vittoria di Giuliano Pisapia e della maggioranza di centro-sinistra che con lui governa Milano ha segnato una tappa storica per il cambiamento della città di Milano. Dalla vittoria di Milano, poi, come spesso è accaduto nella storia d’Italia, è partito un processo di rinnovamento politico che ha investito il territorio nazionale, il cui esito non è ancora chiaro, ma che segna il passaggio dalla II alla III Repubblica.
Il 6 e 7 maggio, l’area metropolitana milanese si trova ad affrontare un passaggio elettorale forse meno simbolico delle elezioni comunali a Milano, ma altrettanto importante: si vota in 26 comuni di prima e seconda fascia. Il momento elettorale sarà importante perché cade a un anno dalle elezioni politiche e in un momento di grande crisi della maggioranza di centro-destra al governo della Regione Lombardia. L’esito delle elezioni municipali sarà un test in previsione del 2013 e per dimostrare che le cose possono cambiare anche a partire dalla provincia più importante della Regione.
Il Partito Democratico ha una responsabilità grande rispetto a quanto accadrà nei comuni dove si va ad elezioni, sia per l’esito elettorale, sia per la proposta di governo, responsabilità che è pari all’importanza del PD nella coalizione. In questi mesi, il Partito Democratico milanese ha elaborato delle proposte programmatiche tra cui quella della città metropolitana: un modo di governare il territorio in maniera integrata, offrendo risposte non limitate ai confini comunali ma che riescano ad essere più attente all’ambiente, alla solidarietà, al civismo che si traduce in investimenti in mezzi pubblici, netta riduzione del consumo del suolo e apertura di centri di aggregazione e cooperazione che hanno reso fertile e produttivo i nostri territori. Il processo costitutivo della grande Milano metropolitana seguirà un iter che ci auspichiamo sia rapido ed efficace, consentendo così di gestire in modo più efficiente i servizi al cittadino e offrire un livello di governo in grado di affrontare le richieste dei territori che non possono prescindere da risposte che vanno oltre i territori comunali.
In modo ironico, si potrebbe parafrase il Massimo D’Azeglio di “Fatta l’Italia, bisogna fare gli italiani”: anche come PD possiamo dire che “Mentre si fa Milano metropolitana, diventiamo tutti cittadini della grande Milano”. Vorremmo farlo concretamente, partendo dalla campagna elettorale dei comuni della provincia che vanno al voto, mischiandoci, confrontandoci, da Solaro a Melegnano, da Cassano d’Adda a Turbigo. Così si costruisce anche l’appartenenza ad un’unica grande area metropolitana, condividendo esperienze, valori e passioni.
In questo la politica gioca un ruolo centrale perché la politica ha la capacità di raccontare ciò che non c’è ma che diventerà. Per questo motivo, 02PD – A Milano piace democratico, il circolo di via Eustachi, ha deciso di promuovere l’iniziativa “Adotta una campagna” per sostenere i Comuni in cui si terranno le elezioni amministrative di maggio. “Adotta una campagna” parte questo sabato 14 aprile: con i militanti e gli amici di 02PD partiremo dal circolo alle 10 di mattina per raggiungere Abbiategrasso, dove incontreremo e sosterremo il candidato sindaco Gigi Arrara, poi ci sposteremo verso Magenta per dare una mano a Marco Invernizzi e ai tanti volontari che in queste settimane si stanno impegnando per il risultato elettorale del loro comune. Nelle settimane successive andremo ad aiutare i candidati di Arese (Giuseppe Augurusa) e Cernusco sul Naviglio Eugenio Comincini.
Il Partito Democratico, a volte, corre il rischio di guardarsi l’ombelico, lambiccandosi su quale possa essere il proprio futuro diventando preda di personalismi e divisioni interne di cui i cittadini faticano a capire il senso. In un momento di anti-politica dilagante, è importante che il corpo vivo del PD si impegni in modo compatto e unitario in quelle azioni – in questo momento elettorali – che permettono di modificare il mondo in cui viviamo. Le vittorie elettorali di maggio non saranno solo vittorie locali, ma saranno un patrimonio che servirà al PD per dimostrare che si può avere un’idea delle cose da fare quando si governa e saranno un passo in avanti verso la sfida di cambiare l’Italia.
Adotta una campagna vuole essere un’azione netta in questo senso: come è stato generosamente fatto lo scorso anno da cittadini, militanti, simpatizzanti anche di altre città della provincia e del Nord, ci mettiamo a disposizione dei militanti della Milano metropolitana, perché abbiamo il sogno di trasformare insieme il nostro territorio. Questi sono gli elementi del Partito Democratico che vogliamo: un’organizzazione che sa discutere, dividersi, ma che di fronte a sfide comuni è capace di solidarietà e impegno per costruire un fronte comune che guarda verso il futuro con ottimismo e senza nostalgie.
Post A Reply