Cemento, chi vuole il ritorno al passato?

Attività edilizia

Attività ediliziaCaro Pietro,

ti scrivo perché, come sai, il 6-7 maggio a Cernusco sul Naviglio ci saranno le elezioni comunali.
So che nella nostra città ti trovi molto bene. Ma so anche che abiti qui solamente da due anni. Ieri mi hai chiesto: come mai ci sono tante case in costruzione in giro?
Io ti ho spiegato che non dipende da noi. E ridendo ti ho pure raccontato che persino tu abiti in una casa nuova sorta dove prima c’erano prati. Ma ti ho anche detto che per capire bene quanto accade ti devo spiegare alcune cose, soprattutto della Cernusco di prima del 2007. Ecco, con questa lettera ci provo. 

Cernusco è da sempre una bella cittadina, ed è stato anche a lungo un esempio di buona amministrazione, sarebbe disonesto non riconoscerlo. Tuttavia negli anni immediatamente precedenti il 2007 alcune cose erano peggiorate rispetto al passato. Una parte consistente del territorio si è trovata rapidamente invasa da nuove abitazioni senza che fossero adeguatamente pianificati i servizi (scuole, strade, viabilità, ecc.) per i nuovi abitanti. Il Piano Regolatore approvato nel 2002 e le successive deroghe approvate con i Piani Integrati di Intervento (PII) – progetti urbanistici aggiuntivi a quelli del Piano Regolatore –  hanno consentito realizzazioni (ahimè non ancora tutte attuate, ma comunque concesse) per quasi 800.000 metri cubi di solo residenziale; a questi numeri vanno aggiunti quelli degli interventi non residenziali che ammontano a circa 170.000 metri quadrati. E ancora oggi, le molte gru che vedi in giro, i numerosi cantieri per nuove case, complessi residenziali o terziari di cui mi chiedevi, sono frutto delle scelte di quel Piano Regolatore o dei successivi PII, un esempio negativo di consumo di suolo. Impossibile, per noi, fermare operazioni già avviate, se non pagando penali salatissime, insostenibili. Chi ha comprato casa in queste nuove residenze provenendo da fuori Cernusco, come te, non può sapere cosa c’era prima e giustamente oggi guarda con occhi sospetti gli altri cantieri in corso, perché è evidente che ci sia un’esuberanza di attività edilizia. 

Tutti quei palazzi fornirono comunque alle casse del Comune molti oneri di urbanizzazione, senza che peraltro questi si trasformassero in una qualità di vita migliore per i cernuschesi.
È inutile nascondere che la speculazione edilizia andava a nozze con questo tipo di gestione del territorio, sempre più ingorda e avida di costruire anche nelle zone più pregiate della città, senza nessuna attenzione all’impatto ambientale, sociale ed economico di queste scelte.
Cernusco si stava pericolosamente trasformando e non per il meglio! 

Fu allora che i cittadini decisero di cambiare.
Si fidarono dell’attuale Sindaco che con la sua coalizione proponeva tra l’altro una gestione più parsimoniosa e intelligente del Territorio. 

Non fu facile a causa degli enormi interessi in gioco, ma finalmente nel 2010 nacque il nuovo Piano di Governo del Territorio che riuscì a garantire un risparmio di suolo del 40% rispetto ai residui del precedente Piano Regolatore. 

Un piano che guarda al futuro della nostra comunità, che ha scontentato molti “poteri forti” della città, ma che a mio parere è un grande esempio di freno al consumo di suolo e di politica orientata al bene di tutti e non all’interesse di pochi. Recentemente Legambiente ha “promosso” il nostro PGT come buon esempio di programmazione territoriale che è attenta al suolo e all’ambiente, ed anche il Sole 24 Ore ha parlato de nostro PGT ponendo Cernusco al 2° posto tra 70 Comuni in Italia che stanno attuando scelte urbanistiche in controtendenza, che sanno tutelare territorio ed ambiente. 

In questi giorni ho potuto leggere i programmi di quasi tutti i candidati Sindaco alternativi. E mi sono reso conto che esiste un rischio di ritorno al passato, a quelle cattive abitudini e pessime pratiche che speravo potessero essere state abbandonate per sempre. 

Mi sembra evidente che proporre di spostare l’IPSIA di Via Volta rimetterebbe in gioco la speculazione edilizia oltre che privare il centro storico di strutture dall’importantissimo valore sociale. L’area della metropolitana nei pressi ell’IPSIA la rende assai appetibilei per interventi residenziali ad altissimo rendimento… Sull’area della media di piazza Unità d’Italia il discorso non cambia molto.

Anche la proposta di ristrutturare Villa Alari (costo certamente superiore ai 5 milioni di euro) con i soldi di un operatore che in cambio potrebbe costruire abitazioni sull’area ex Garzanti mi ricorda molto le devastanti logiche dei vecchi Piani Integrati di Intervento: quella di creare ad arte “esigenze” da pagare con gli oneri di urbanizzazione. 

Intravedo, nella lettura di alcuni programmi, il riaffacciarsi di vecchie logiche. Mi stupisce che esse riaffiorino, in particolare, nel programma di un candidato Sindaco che con noi ha condiviso a suo tempo le battaglie contro quei criteri e per una parte del cammino anche i cambiamenti che abbiamo voluto mettere in opera. Tuttavia quando gli ho sentito affermare fieramente che avrebbe goduto dell’appoggio di persone che furono protagoniste in negativo delle precedenti Amministrazioni, proprio su questo fronte urbanistico, ho capito che forse l’orgoglio lo aveva tradito! Solo poco più di un anno fa, proprio chi ora lo sostiene (da sempre a favore dell’urbanistica contrattata), sosteneva che – fosse dipeso da lui – avrebbe certamente approvato la proposta di piano urbanistico che un imprenditore immobiliare locale (oggi anch’egli candidato per un’altra lista) aveva proposto su aree di sua proprietà tra la provinciale 121 e Ronco. Inutile dire che la proposta era interessante solo per l’operatore e che noi non l’abbiamo accettata. 

Chissà cosa ne penserà ora quel candidato Sindaco che un tempo aveva idee diverse in campo urbanistico? Forse altri hanno intenzione di usarlo (lusingandolo) per operazioni che speravo non potessero più ripresentarsi a Cernusco. 

Ecco un po’ raccontata la storia. Forse mi sono dilungato troppo, ma so che tu desideri sempre approfondire. 

Adesso posso chiederti di dare assieme a me forza a chi, tra mille difficoltà quotidiane nel far quadrare i bilanci comunali, pensa almeno di non farlo proponendo le solite colate di cemento sulla Città.

 

Eugenio

5 Comments

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  • Gli interissi privati nell’affare cemento sono ben noti ed evidenti ( vedi Milano ! ) . L’invasione sul territorio di costruzioni immobiliari e’ di evidenza nazionale . La protezione dell’ambiente, della natura, del verde non sembra essere piu’ una priorita’ . Una amministrazione che dimostra grande sensibilita’ al tema della salvaguardia ambientale, del piano urbanistico con riduzione dei volumi di cemento non puo’ che essere apprezzata e …….. CONFERMATA !!

    Eduardo ciaburri 11 anni ago Reply


  • penso che per approfondire al tuo amico serva sentire anche altre campane sia sui numeri che sui “risparmi di suolo” che come spero tu sappia (o qualcuno dei tuoi architetti professori sa ) è determinato esclusivamente dal fatto che con il PGT siu calcolano le aree al netto delle cessioni ( si calcola solo dove effettivamente si costruisce) metre con lo strumento PRG si calcola al lordo (in pratica prima venivano considerate le aree a verde\standard solo DOPO la loro cessione o meglio dopo l’attuazione del PL e quindi nei calcoli risultavano al termine del prg e non all’inizio).
    Magari fuori dalla campagna elettoralle.
    Sono però basito di come tu consideri secondario l’apporto di oneri al bilancio comunale….
    Per la decima volta ti rifaccio la domanda . Quanti oneri hai incassato nel tuo quinquennio e cosa avresti fatto se non ci fossero stati ?

    paolo 11 anni ago Reply


    • Cosa sara’ dell’IMU se verrai rieletto, Eugenio?
      grazie
      Paolo2

      Paolo2 11 anni ago Reply


      • Il Consiglio comunane che a febbraio ha approvato il bilancio 2012 ha già stabilito che l’IMU nella nostra città sarà ai livelli minimi stabiliti dallo Stato (quindi senza ulteriori aumenti comunali).

        Eugenio 11 anni ago


  • Caro Pietro,
    anche se con un bel po’ di ritardo, benvenuto a Cernusco 🙂

    Io sono nato e cresciuto qui, ma quando ti sei trasferito nella nostra città io vivevo altrove, come tantissimi giovani cernuschesi costretti a cercar casa fuori Cernusco. Il motivo? I prezzi delle case, che la speculazione e l’assenza di politiche attente al problema abitativo hanno fatto (da metà degli anni 90 in poi) salire sempre di più. Ti sfido a trovare a Cernusco una casa di nuova costruzione (anche in classe B, la minima ora consentita) a meno di 3000 euro/mq. Non esiste, nemmeno nelle zone più periferiche, distanti quasi due chilometri dalla metro e dai principali servizi.

    Sono felice per chi può permettersi certi prezzi, ma moltissime persone, tra cui io, non possono farlo. E sto parlando di persone con un buono stipendio e il famoso posto fisso, il “ceto medio” di cui tanto si parla. Va da sé che questo in pochi anni porterebbe a una ulteriore “elitarizzazione”, escludendo dalla città una serie di fasce sociali. E a me i ghetti non sono mai piaciuti, che siano di poveri, di ricchi, di gialli o di neri.
    Purtroppo la “cricca dei costruttori” è ancora molto potente in città e i prezzi sono assolutamente folli, totalmente ingiustificati per quanto Cernusco sia una bellissima cittadina. C’è poca concorrenza e costruttori e venditori fanno cartello tenendo i prezzi elevati.

    Nel 2007 votai Eugenio nella speranza che si occupasse di questo problema, l’origine di tutto ciò che di Cernusco non mi piaceva. Devo dire che una risposta c’è stata. Forse non esattamente come avrei fatto io. Forse dettato da esigenze di mediazione o forse perché in regime di libero mercato intervenire più di tanto non sarebbe comunque possibile. Però l’attenzione alle cooperative edilizie e all’housing sociale qualcosa hanno prodotto. E per questo, nella speranza che l’azione in questo senso continui, penso di confermare la mia fiducia a questa coalizione.

    Un saluto e.. scusate il commento quasi più lungo del post 😛
    Giorgio

    Giorgio 11 anni ago Reply


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