Il nostro impegno tra rabbia, dolore e speranza

È in distribuzione il numero di maggio del periodico comunale “Fuori dal Comune“. Qui di seguito il mio editoriale, dedicato alle scelte difficili che si compiono in questi tempi duri anche per i Comuni e ai segni positivi e di speranza che comunque si colgono nell’amministrare la città. 

Come in una famiglia anche la nostra comunità cittadina vive momenti di gioia e situazioni di criticità: in questi giorni si mescolano traguardi frutto di lungo lavoro, scelte difficili da compiere, percorsi con nuovi ambiziosi obiettivi. Qui di seguito spiego a cosa mi riferisco.

Finalmente ci siamo: sabato 1° giugno, alle ore 11, verrà inaugurata la Nuova Filanda. Siete già da ora tutti invitati a partecipare al taglio del nastro, per scoprire gli ambienti – che già avete visto durante la Fiera di San Giuseppe – finalmente arredati e sistemati per l’uso che abbiamo scelto: gli spazi per gli anziani, quelli per i bambini e le famiglie, il bar-ristorante di fronte al riqualificato parco Trabattoni. I gestori della Nuova Filanda ci accompagneranno nella visita della rinnovata struttura industriale di fine ‘800, che tornerà ad essere il cuore pulsante della città. La giornata di festa sarà animata da numerosi appuntamenti che potrete scoprire a pag. 18-19 del nostro periodico.

Questa nota decisamente positiva per la città fa da contraltare alla difficile condizione nella quale siamo chiamati ad operare: come noto a tutti, i Comuni italiani sono da tempo costretti ad operare con sempre meno risorse e – per via dei vincoli del Patto di Stabilità Interno – non potendo spendere tutte le risorse che hanno a disposizione. Il 18 aprile il Consiglio comunale ha approvato il bilancio per l’anno 2013. Non è senza rabbia e dolore che ho sottoposto al vaglio e al voto del Consiglio comunale il documento contabile, poiché le condizioni nelle quali lo Stato ci ha posto ad operare non ci hanno consentito di elaborare soluzioni con quella autonomia e libertà che avremmo voluto e che la Costituzione della Repubblica italiana riconosce, pur venendo disattesa da troppo tempo. Il bilancio di questo anno vede l’azzeramento totale dei trasferimenti da parte dello Stato e – per la prima volta, quasi si trattasse di un “federalismo al contrario” – il nostro Comune trasferirà allo Stato una parte delle risorse disponibili. Lo sforzo condotto è stato quello di costruire un bilancio che consentisse di garantire il livello di servizi erogati alla nostra comunità pari a quello del 2012, che ha certamente rappresentato lo standard più ridotto degli ultimi anni. Per poter garantire ciò, non avendo più margini di manovra su tagli alla spesa e contenimento di costi, se non in misura decisamente limitata, l’Amministrazione comunale si è vista costretta a fare ricorso alla leva fiscale ritoccando al rialzo l’IMU (sia per la prima casa che le seconde case e attività produttive), per poter recuperare le risorse necessarie a sostenere il livello di servizi offerti; risorse che non avremmo voluto chiedere ai cittadini contribuenti se lo Stato – pur azzerando i trasferimenti – avesse lasciato al nostro Comune tutte le risorse che sul nostro territorio si generano. Nelle pagine seguente troverete maggiori dettagli sul bilancio di questo anno e sulle variazioni legate all’IMU.

Nonostante queste grandi difficoltà noi continuiamo ad amministrare al città impegnandoci con tutte le nostre energie e la nostra passione, nel tentativo di migliorare la qualità della vita di ciascuno di noi e delle nostre famiglie. È l’intento anche della campagna tesa a ottimizzare la raccolta differenziata: far diminuire i costi della gestione della spazzatura, far diminuire la tassa rifiuti, far aumentare i benefici per l’ambiente e migliorare la qualità complessiva del servizio. Di tutte queste novità se ne parla nel “primo piano” a pagina 4-5.

Il momento è difficile per molti cittadini: il nostro impegno è quello di accompagnare la nostra comunità perché ciascuno non si senta solo. Non è un servizio facile quello che svolgiamo, soprattutto oggi: speriamo sentiate vicino il nostro impegno.

 

Eugenio

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