Ieri mattina la prima cosa che ho fatto arrivando in ufficio è stata cercare informazioni sul decreto approvato dal Governo la sera prima, che ha abolito la seconda rata dell’IMU 2013 per l’abitazione principale. Cerco, cerco, cerco… ma il testo del decreto non lo trovo. Mi tuffo quindi sul Sole 24 Ore che mette in evidenza quella che tutti i Sindaci ritenevano NON dovesse essere la soluzione, e cioè che lo Stato abolisce la seconda rata dall’imposta sulla prima casa, rimborsando però i Comuni limitatamente al valore che
imu
Cari amici Parlamentari: se un papà scrive queste cose…
Pochi giorni fa un caro amico ha postato sulla propria bacheca Facebook il post che si vede sopra.
In breve tempo il post ha raccolto 283 like ed è stato condiviso 107 volte.
Si tratta di un testo forte, duro; ma il contenuto non può essere lasciato cadere.
Nico è il papà di un bimbo autistico; il piccolo, senza adeguata assistenza scolastica (va ancora all’asilo), non può fare quei progressi che il sostegno invece gli consente.
Nico vive in Brianza e si è trovato di fronte ad una chiusura da
IMU: i Comuni rischiano il default?
Cominciano a circolare brutte voci circa il fatto che il Governo compenserà ai Comuni il mancato gettito IMU prima casa con i valori del 2012. Cioè: lo Stato darà ai Comuni il valore dell’IMU incassata nel 2012, con l’aliquota allora in vigore. Quindi, chi lo scorso anno aveva lasciato l’IMU prima casa al minimo e quest’anno è stato costretto ad aumentarla, non vedrà la differenza.
A qualcuno potrà sembrare poca cosa, invece – se fosse confermata – questa scelta è di una scelleratezza e di una gravità senza precedenti. I Comuni più virtuosi che hanno già approvato il bilancio e che hanno previsto (per quadrare
IMU: aprire gli occhi per non rischiare grosso
In questa estate ed ancora in questi giorni ha tenuto banco (anche) la “questione IMU”: abolirla? modificarla? sostituirla?
A breve il Governo dovrà prendere una decisione sull’imposta che grava sulle prime case.
Mi sono già espresso sul tema più volte su questo blog, ma ritengo opportuno spendere ancora qualche parola su tale annoso problema.
Le preoccupanti e delicate vicende politiche nazionali continuano a fare ombra alle reali e profonde conseguenze di tale questione, che ha risvolti importantissimi per i conti dei Comuni italiani e quindi per i servizi resi ai cittadini, alle famiglie, alle
Comuni: una buona notizia (finalmente…)
Ogni tanto arriva una buona notizia: le Conferenze Stato‐Regioni e Stato‐Città, nei giorni scorsi hanno deciso come ripartire i 7,2 miliardi messi a disposizione dallo Stato per saldare i pagamenti dei debiti nei confronti delle aziende che hanno operato per la Pubblica Amministrazione. La novità più rilevante è che sono stati conteggiati anche i debiti certi, liquidi ed esigibili al 31 dicembre 2012 e pagati entro la data dell’8 aprile scorso (e non solo fino al 31 dicembre 2012) al fine di alleggerire i pesi dettati dal patto di stabilità. È inoltre stato deciso di aumentare di 2,1 miliardi di euro il pagamento dei debiti in conto capitale. Oggi è arrivato il documento ministeriale con il riparto degli spazi finanziari: per il nostro Comune il beneficio è pari a 2.635.000
IMU: corriamo grandi rischi
Sulla questione IMU ho già espresso su questo blog le mie preoccupazioni.
In questi giorni mi è stato chiesto da più parti di intervenire nuovamente per rappresentare i rischi che corrono i Comuni – e quindi i cittadini – se l’operazione di sospensione del pagamento della rata di giugno dell’IMU sulla prima casa verrà portata in porto come viene detto e nelle modalità che vengono vociferate.
Al link trovate il pezzo che ho scritto per ArcipelagoMilano.org (seguitissimo settimanale milanese online di politica e cultura, diretto da Luca Beltrami Gadola) dal titolo “IMU: mettere i cittadini contro la loro città“, mentre qui sotto riporto il pezzo scritto per la newsletter in PDF “Il Sicomoro” (curata da Paolo Danuvola) dal titolo “Meno IMU o più servizi?“:
Il Premier Letta nel suo discorso per la
Il nostro impegno tra rabbia, dolore e speranza
È in distribuzione il numero di maggio del periodico comunale “Fuori dal Comune“. Qui di seguito il mio editoriale, dedicato alle scelte difficili che si compiono in questi tempi duri anche per i Comuni e ai segni positivi e di speranza che comunque si colgono nell’amministrare la città.
Come in una famiglia anche la nostra comunità cittadina vive momenti di gioia e situazioni di criticità: in questi giorni si mescolano traguardi frutto di lungo lavoro, scelte difficili
Il Governo, l’IMU e i Comuni: per favore, un po’ di serietà.
I giornali di oggi aprono quasi tutti con la notizia che a giugno non si pagherà la prima rata dell’IMU…
Ma i bilanci dei Comuni?
Non si può scherzare su questo tema: se non entra la rata di giugno e non c’è certezza di risorse alternative, i bilanci comunali verranno “bloccati” e si dovranno tagliare i servizi.
Spero che non ci sia il baratto tra allentamento del patto di stabilità (sacrosanto e attesissimo) e taglio dell’IMU, perchè non avrebbe alcun senso per la vita e l’attività delle Amministrazioni locali.
I Comuni non grandi non potrebbero sopportare un taglio così pesante e collasserebbero (e forse anche quelli di grandi dimensioni, già in difficoltà…). Per altro le risorse alternative all’IMU che il Governo dovrebbe reperire non sarebbero una tantum, ma andrebero
Il 24 maggio a Venezia manifestazione nazionale dei Sindaci italiani
Il 24 maggio sarò a Venezia insieme a tanti altri Sindaci italiani, ai sindacati, alle imprese, alla società civile e alle altre forze del Paese, per una manifestazione nazionale promossa da ANCI (Associazione Nazionale Comuni Italiani) con la quale spiegare ai cittadini da dove arrivano le difficoltà dei nostri bilanci, per costruire una grande alleanza per la crescita, per chiedere al Governo e al Parlamento nuove regole per l’applicazione dell’IMU e del Patto di stabilità interno.
Qui la mia dichiarazione ad ANCI Lombardia sulla manifestazione di Venezia.