Cominciano a circolare brutte voci circa il fatto che il Governo compenserà ai Comuni il mancato gettito IMU prima casa con i valori del 2012. Cioè: lo Stato darà ai Comuni il valore dell’IMU incassata nel 2012, con l’aliquota allora in vigore. Quindi, chi lo scorso anno aveva lasciato l’IMU prima casa al minimo e quest’anno è stato costretto ad aumentarla, non vedrà la differenza.
A qualcuno potrà sembrare poca cosa, invece – se fosse confermata – questa scelta è di una scelleratezza e di una gravità senza precedenti. I Comuni più virtuosi che hanno già approvato il bilancio e che hanno previsto (per quadrare i loro conti) l’aumento dell’IMU sulla prima casa, ora, dopo l’abolizione dell’IMU stessa, non potrebbero più applicare l’aumento e quindi non potrebbero incassare la prevista eccedenza. Ma il bilancio già approvato sta in equilibrio anche con qui soldi che ora rischiano di non entrare più.
In altre parole: i Comuni che si trovano nella condizione di non disporre più del maggior gettito derivante dal previsto aumento IMU, o vanno in default o devono aumentare entro il 30 settembre altre tasse (addizionale IRPEF o IMU seconde case/imprese) per quadrare i conti. Ammesso e non concesso che gli ipotetici aumenti di altre tasse compensino il mancato gettito derivante dal programmato incremento dell’aliquota IMU prima casa…
Per restare sul concreto, il Comune di Cernusco ha approvato ad aprile il proprio bilancio, decidendo di incrementare l’aliquota IMU prima casa da 0,40% a 0,49%: l’operazione di incremento dell’IMU prima casa vale 1.440.000 euro su un bilancio complessivo di parte corrente di circa 24.000.000 di euro.
Se l’operazione IMU avvenisse come sopra descritto, e quindi verrebbero a mancare al bilancio 1.440.000 euro (perché lo Stato ci darebbe solo il valore IMU prima casa dello scorso anno, che era ferma allo 0,40%), apparirebbe impossibile tagliare la spesa di 1.440.000 euro: e non solo perché non sapremmo più dove andare a tagliare, ma perché a settembre (sì, perché siamo già a settembre…) il grosso della spesa approvata con il bilancio di aprile è stata ovviamente già impegnata e spesa e quindi non ci sono margini per tagliare quelle cifre, tenuto conto che ci sono spese che non possono proprio essere tagliate (stipendi, contratti in essere, appalti assegnati…).
Chi ci darà quei soldi se fosse confermato che lo Stato rimborserà ai Comuni solo l’IMU in vigore nel 2012, che per il nostro Comune era rimasta ferma alo 0,40%?
Al di là dell’assoluta ed evidente mancanza di equità del meccanismo (“trattamenti” diversi per i Comuni), come si fa a congegnare in maniera così assurda norme che mettono a rischio i conti di centinaia di Comuni? Come si fa ad essere così incompetenti?! Queste sciagurate e vergognose scelte – se confermate – chi volete mai che colpiranno? Ancora una volta chi è più debole e già in difficoltà per la crisi. Vergogna!
PS: sulla base di quanto sopra spiegato trovo assolutamente incomprensibili ed inaccettabili le dichiarazioni del Presidente nazionale di ANCI e Sindaco di Torino, Piero Fassino, che ha affermato “Dal Governo misure in sintonia con le nostre richieste”. Ma per favore!!! Le richieste dei Sindaci erano che fosse garantita la copertura del gettito IMU previsto per il 2013, non quello del 2012! Domenica lo incontrerò alla festa PD milanese e non mancherò di dirgli che queste sue affermazioni sono inaccettabili, perché se si avvererà quanto sopra descritto questo significherà la morte dei Comuni.
27 Comments
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Bene, bravò, bis! L’avete votato voi (PD) questo governo, l’avete voluto con tutto voi stessi alleandovi, per la prima volta alla luce del sole, con un criminale.
Cosa ti aspettavi da questa gentaglia: un delinquente delinque e chi lo assiste è suo complice.
Pippo 10 anni ago
i comuni devono spendere meno e meglio
paolo 10 anni ago
dati unfficiali di oggi : in in talia in 30 anni da 63 a 693 MILIARDI DI EURO DI PRELIEVO FISCALE ! qualcosa proprio mon funziona….
paolo 10 anni ago
Paolo,
i comuni stanno GIA’ spendendo MOLTO meno da anni. E senza nemmeno considerare la pur modesta inflazione.
Il prelievo fiscale in Italia è esagerato, ma alla luce di questo e del nostro alto debito pubblico, è evidente che la scelta di avere una banca centrale “indipendente” – oggi rimessa in discussione in tutto il mondo – nel nostro caso è stata particolarmente assurda e penalizzante.
La storiella del “risanamento” e dello “sperpero di soldi pubblici” ce l’hanno raccontata per 30 anni, i risultati sono sotto gli occhi di tutti.
Forse il fatto che alcuni comuni facciano errori è endemico. Forse il fatto che le politiche di austerità invece di rendere “virtuosi” i comuni stanno affamando i cittadini e aumentando la diseguaglianza sociale dovrebbe allarmarci.
Ugo 10 anni ago
Caro Eugenio,
dopo i “tecnici” che producono il capolavoro dei cosiddetti esodati (ma la Fornero vorrebbe chiamarli TUTELATI!!!), ecco il governo Letta che produce il capolavoro dell’IMU.
Ma non viene in mente a nessuno che forse, dico forse, certi errori sono voluti?
Che la situazione di perenne emergenza, che per essere risolta “necessita” taglio alle pensioni, blocco degli stipendi statali, tagli ai comuni, ticket sanitari, privatizzazioni selvagge… sia in realtà qualcosa di voluto e cercato?
Questa difesa della “stabilità” si sta traducendo in un attacco al perimetro dello stato, che è poi un attacco allo stato sociale.
La crescita della disuguaglianza non piove dall’alto, non è un processo ineluttabile indipendente dalla volontà degli attori in gioco.
E’ un disegno che qualcuno sta perseguendo, con ottimo successo, direi anche.
Ugo 10 anni ago
hai ragione ugo sugli errori voluti, anche se una come la fornero sbaglierebbe anche senza volontà….
sulle spese dei comuni credo che occorra davvero rivedere i parametri perchè non è vero che i comuni stanno spendendo meno. la stessa analisi di eugenio in altra pagina conferma che la spesa anche per cernusco, depurata di inflazione NON è diminuita. in altri comuni (e sono molti ….e l’anci qualcosina dovrebbe iniziare a dire…)la spesa è da anni fuori controllo
paolo 10 anni ago
Beh Paolo,
se i numeri di Eugenio sono giusti (incluso il 1.100.000 euro da detrarre) significa che il comune nel 2002 spendeva circa 890 euro pro capite a prezzi correnti, mentre oggi ne spende circa 800.
Ciò significa un “dimagrimento” del 10% abbondante. Considerato che alcune spese sono di sicuro incomprimibili o quasi, significa pure che altre sono calate ben più del 10%.
Non voglio entrare nella diatriba su chi era il più bravo, chi il più risparmioso, ecc. ed è anche evidente che ai tempi tuoi l’ossessione di ridurre i costi non c’era (o era molto meno pressante), mentre oggi c’è.
Rimane un dato: il nostro comune ha dovuto ridurre le spese, e lo dovrà fare ulteriormente quest’anno, anche nel caso in cui l’aliquota IMU maggiorata venga riconosciuta dallo stato.
Non dubito che esistano casi di comuni con conti fuori controllo, come tu dici. Ma utilizzare quelli come testa di ponte per dire che i bilanci comunali vanno tagliati e tagliati e che il bilancio statale deve dimagrire perennemente e affrontare una spending review dopo l’altra, ha effetti deleteri (eufemismo).
Sembra quasi che negli anni ’80 tutti i sindaci d’Italia fossero dei risparmiosi “padri dei famiglia” e grazie a loro la nostra economia, invece di affogare nei debiti, cresceva.
Non è così: l’economia cresceva, e i debiti erano sostenibili, grazie a ben altre dinamiche.
Invito tutti a una riflessione più seria e approfondita a riguardo, il “dagli al politico corrotto e sprecone!”, in voga ormai da anni, non mi pare stia dando buoni frutti.
Ugo 10 anni ago
caro ugo, sinceramente non capisco i tuoi conti, ma non è certo questione di fare una certa clasiffica piuttosto che un’altra. Ogni sindaco del passato ha avuto le sue problematiche (io la gestione del “post tangentopoli”, che ti assicuro “operativamente” era ben peggio del patto di stabilità ! Avevo inoltre un’opposizione degna di questo nome, cosa che Eugenio non conosce neppure col binocolo..) Ogni sindaco le sue rogne se le è sempre grattate senza piangersi addosso e senza fare improbabili quanto inutili paragoni col passato. Eugenio è un amico e 1000 volte gli ho detto di guardare avanti (…pensa se io a 28 anni avessi guardato indietro….il mio predecessore ha avuto qualche problemino…) . Credo che la situazione economica sia similare…oggi come ieri c’è poco da grattare sul fondo del barile comunale, ma il problema vero è che OGGI sul fondo del barile degli italiani NON c’è + nulla!!! Una tassazione abnorme (che quasi giustifica l’evasione come dice un sottosegretario all’economia..) è il frutto di una politica sempre + legiferante e prolifica di passaggi inutili per giustificare stipendi pubblici. E’ un problema culturale. Credo ci voglia più libertà di agire e meno burocrazia . Credo ci vogliano meno tasse e più lasciar fare alle imprese e ai singoli individui che sanno bene come spendere i propri soldi in basi alle opportunità di mercato. Un giorno da sindaco mi sono divertito a calcolare il costo per la distribuzione di un fondo incentivante per le imprese attraverso bando regionale….beh alla fine costava molto più l’apparato burocratico e la procedura distributiva dell’ammontare del fondo stesso ! Non è dunque meglio lasciare in questo caso fondo e costi di distribuzione del fondo nelle tasche dei cittadini ? Sicuramente alle imprese arriverebbero alla fine + soldi per continuare la loro attività ! Insomma la differenza è che il prelievo fiscale di OGGI NON è più da paese civile e NON vedo passi di reale progresso in ogni forma di governo per tagliare le spese (intendo riforme strutturali….e non le manovrine per riempire i buchini….) Un sindaco deve, nel suo piccolo, anche lanciare idee molto grandi ! Ho punzecchiato Eugenio sui costi del trasporto pubblico. Perchè nei vari convitti cui partecipa con altri sindaci non lancia la proposta di privatizzare il trasporto (intendo stop ad ogni forma di finanziamento pubblico) lasciando i soldini che oggi vengono gettati per pulman vuoti nelle tasche dei cittadini (che sceglieranno coi soldi in tasca se utilizzare questo o quel mezzo…) . E’ una delle tante proposte strutturali che mi aspetterei, non solo dal mio sindaco, ma anche da chi in questo momento fa politica attiva…ma vedo che oltre ai soldi son finite anche le idee e soprattutto le prospettive .
paolo 10 anni ago
Ah, per chi vivesse sulla luna, segnalo a puro titolo di esempio questo articolo pieno di dati, non opinioni, sul Corriere:
http://www.corriere.it/economia/13_settembre_15/disoccupazione-under35-un-milione-in-meno-occupazione_c1deecb6-1deb-11e3-a7f1-b3455c27218c.shtml
Per i giovani c’è poco lavoro (e quindi peggio retribuito), meno stabile, con la pensione che rimane un miraggio.
Tagliamo la spesapubblicaimproduttiva in periodo di recessione? Bene, calano le assunzioni nel pubblico, quindi aumenta la disoccupazione, quindi calano i consumi e la crisi si inasprisce.
Ecco i bei risultati delle “riforme strutturali” tanto invocate. Ancora un paio di queste e torniamo una nazione in via di sviluppo, come già è avvenuto alla Grecia, che “ha fatto i compiti a casa” (ma mai abbastanza, per i neoliberisti).
Ugo 10 anni ago
Paolo,
con tutto il rispetto, ma la tua risposta lascia alquanto a desiderare.
I miei conti sono chiarissimi: presa la spesa attuale, sottratta la cifra citata da Eugenio per oneri aggiuntivi prima non presenti, diviso per il numero degli abitanti, totale 800. Presa spesa 2002, attualizzata come indicato da Eugenio (e ti fa un favore, perchè se come deflatore utilizziamo il PIL italiano anzichè l’inflazione ne esci molto peggio), diviso per numero di abitanti, totale 890.
Quindi, diciamolo chiaro, il tuo discorso sulle spese comunali fuori controllo si scioglie come neve al sole, anzi si ribalta.
Il tuo discorso: “ogni sindaco si smazza le sue grane senza paragoni col passato” è prima di tutto opinabile, perchè ancora non ho conosciuto un sindaco che non sia stato paragonato, da altri o da sè stesso, con chi l’ha preceduto. Inoltre è totalmente miope: non si può giudicare un sindaco in assoluto, occorre sempre avere un termine di paragone, e uno dei più logici è: stesso paese, periodo precedente. Ce ne sono altri: stesso periodo, comune limitrofo, per esempio. Ma, come si dice, chi non impara dal passato, è destinato a ripetere gli stessi errori.
Trovo molto carino l’aneddoto che tu citi circa il fondo incentivante, anche se -concedimelo – un pò poco rilevante statisticamente.
E’ interessante, in un mondo che ha visto i fallimenti di una catasta di banche private, quasi tutte salvate con soldi pubblici sulle spalle dei contribuenti, trovare qualcuno che sostiene, in maniera peraltro tutt’altro che originale, che il problema sia l’eccessiva tassazione che è arrivata a valle.
E la soluzione? Dare mano libera ai privati, i cui fallimenti sono la vera causa a monte!!!
Sarei curioso di conoscere il contenuto di queste famose “riforme strutturali”, di cui tutti parlano, ma che nessuno è in grado di spiegare concretamente.
E per concretamente intendo cosa fare, con quali soldi, a opera di chi.
Per il momento l’unica riforma strutturale che ho visto si è abbattuta sul mercato del lavoro, con il bellissimo risultato di avere ragazzi giovani retribuiti molto meno dei propri genitori, con contratti molto meno stabili, e che sanno che andranno in pensione molto più tardi e con assegni molto inferiori.
Questa è la bella eredità che sta lasciando la generazione precedente a quella attuale.
Per la cronaca, i pullman cittadini (non so quanto vuoti girino, però conosco tante persone che li prendono) si chiamano SERVIZIO PUBBLICO. Privatizzarlo, con la conseguenza di inserire un profitto privato laddove prima c’era un servizio alle persone, significa rendere la vita più difficile alla gente.
Si chiamano ricette neoliberiste, sono state messe in atto negli ultimi 10-15 anni, e i brillanti risultati sulla nostra economia li vediamo oggi, con confindustria che chiama “ripresa” un PIL che si contrae di più di 4 punti in 2 anni.
Però, in compenso, la disuguaglianza economica è aumentata vertiginosamente, quindi un risultato lo si è ottenuto.
Paolo, per il bene tuo e nostro, forse è meglio ricordarti come un sindaco votato e apprezzato, che ha gestito con grande entusiasmo giovanile uno snodo difficile come il post-tangentopoli.
Ma le idee di riforme strutturali, libertà assoluta di iniziativa privata, privatizzazioni come sinonimo di efficenza… appartengono ormai al passato, ed è bene che lì rimangano.
Ugo 10 anni ago
Ugo, mi complimento con le tue analisi dal tono sicuro e assoluto: complimenti un vero dirigista! Credo sia inutile continuare a discutere perché affogando nell’ideologia anziché nella verità NON credo si voglia cogliere il senso delle rispettive parole ( a mio avviso credo sia incredibile affermare, come tu affermi,che negli ultimi 10\15 anni in Italia si siano attuate ricette neoliberiste…ahahahah o che il sindaco negli ultimi 6 mesi non abbia fatto altro che piagnucolare…)
Quanto al mio bene (e alla mia possibilità di esprimere opinioni), caro Ugo, lasciami dire da vecchio-neoliberista , che me lo determino da solo, senza “consigli” non richiesti. Io a te (non so neppure chi sei..) “consigli” non ne do e anche se a volte le tue tesi mi perplimono intensamente, preferisco continuare a leggerti e non solo a ricordati. Capisco che l’evoluzione del dirigismo sia il dirigismo assolutista che comprende tra i suoi must la cancellazione dell’avversario…ma ti prego..sii prudente..non scoprirti..fai un passo alla volta. Anche se scrivi forbito…sappi che esistono anche le idee, i pareri e le convinzioni degli altri. Con liberista simpatia….se vuoi un giorno ci vediamo con tutti i conti e vediamo bene se i pianti intensi e continui sono giustificati o la copertura di situazioni diverse (errori nelle decisioni…. difficoltà sempre crescenti nella coalizione).
paolo 10 anni ago
Caro Paolo,
grazie della tua risposta. Divertente constatare che per te, se qualcuno ti consiglia qualcosa, denota dirigismo assolutista e cerca la cancellazione dell’avversario. Al lupo, al lupo!
Quindi la mia colpa è essere convinto di ciò che affermo, sicuramente – secondo te – perchè abbagliato da ideologia, dimenticando la realtà.
Beh, Paolo, ti svelo un segreto, ma non raccontarlo in giro. Dicesi neoliberista una ricetta che tende a limitare il ruolo dello stato nell’economia e ad esaltare il libero mercato. Fanno parte di questa ricetta, ovviamente, le privatizzazioni, i tagli alla spesa pubblica, le deregolamentazioni, le liberalizzazioni.
Ora, io ero convinto che tu avessi vissuto in Italia, a Cernusco per la precisione, negli ultimi 10-15 anni. Magari mi sbagliavo.
Strano che tu non ti sia accorto di come la Telecom sia passata in mani private, così come la gestione delle autostrade, l’Alitalia, una grossa fetta di ENI ed ENEL, la gestione della distribuzione idrica, etc. Un linkettino a caso a riguardo.
http://www.affaritaliani.it/economia/conti_pubblici03052011.html
Eccoti poi un bel link sulla parabola che sta seguendo la spesa pubblica in Italia negli ultimi 10 anni. Lo vedi l’arretramento dello stato nell’economia (in recessione)?
http://www.tradingeconomics.com/italy/government-spending
Mai sentito parlare delle “lenzuolate” di Bersani? Da che scuola economica pensi che arrivi un Mario Monti o un Mario Draghi o un Saccomanni, tutti personaggi oggi in posizioni di vertice, ma che occupano posizioni chiave nell’economia italiana da molti anni?
Ora, ricapitoliamo: sotto i tuoi occhi hai dirigenti che si dichiarano apertamente liberisti, hai assistito a grandi piani di privatizzazioni e tagli alla spesa pubblica (hai presente come è messo il turnover per gli statali?), i dati ci dicono che in Italia – e d’altra parte in tutta Europa – l’andamento è questo: ondate di privatizzazioni e austerity fiscale addirittura inasprita a seguito della crisi del 2008.
E quando uno te lo fa notare, tu ci fai una bella risata sopra. Mah.
Lascio al sindaco ripondere alle tua accuse di presunte piagnucolate, non son certo il suo avvocato difensore.
Per quel che mi riguarda, le tue argomentazioni non attaccano.
Le opinioni degli altri vanno rispettate, ma se l’opinione di un altro è che 2+2 fa 5, scusami ma non riesco a trattenermi – difetto mio – dal far notare che commette una lieve imprecisione, e che la sua opinione non è poi così interessante.
Poi, se anche vuole esprimerla 1 milione di volte, non sarò certo io a impedirglielo.
Ugo 10 anni ago
Caro Paolo,
scusa, ma il tempo è galantuomo, e ogni tanto nella vita occorrono piccole soddisfazioni.
Allora qui sopra scrivevi:
“a mio avviso credo sia incredibile affermare, come tu affermi,che negli ultimi 10\15 anni in Italia si siano attuate ricette neoliberiste…ahahahah”
Ecco ridi, ridi Paolo; non ti dico dove abbonda il riso, perchè credo che tu lo sappia.
Allora, siccome io, come tu giustamente sostieni, non sono nessuno, ascoltati le parole di Stiglitz, premio nobel per l’economia sull’argomento:
“Much of the euro’s design reflects the neoliberal economic doctrines that prevailed when the single currency was conceived.”
Occorre tradurle? Traduciamo:
“Gran parte della costruzione dell’euro rispecchia le dottrine economiche neoliberiste che prevalevano quando la moneta unica è stata concepita. ”
Inutile aggiungere che tali ricette hanno fallito su tutta la linea.
Non sento più le risate.
Ah, il link, SEMPRE indicare le fonti:
http://www.project-syndicate.org/commentary/joseph-e–stiglitz-says-that-the-europe-will-not-recover-unless-and-until-the-eurozone-is-fundamentally-reformed
Ugo 10 anni ago
Caro Ugo, beh sai consigliare tra le righe di sparire e stare zitti e far vivere il ricordo non è certo un comportamento di brillante dialettica.
Quanto alle privatizzazioni da te citate ..le ritengo un tentativo di adeguare la scandalosa situazione italiana (CI MANCAVA SOLO CHE LO STATO PRODUCESSE IL CIOCCOLATO…..anzi no ! l’ha fatto con l’ex Motta Alemagna…)
Seguo il tuo discorso,nonostante le sforbiciate (che per me sono assolutamente solo il dovuto e insufficiente inizio),nonostante il blocco del turnover pubblico (bellamente bypassato dagli enti locali…se vuoi ti spiego anche come…) però …..accidenti…aumenta la tassazione complessiva ( almeno che gli incassi abbiano subito un’impennata ….potrai ammeterlo !)
Che succede ? Nei tuoi link c’è una risposta al contemporaneo aumento esponenziale degli introiti fiscali e alla diminuzione dei servizi ? Colpa solo dei parametri europei da non sforare o dei costi degli interessi deficit\debito ? NON credo!
Vogliamo forse riparlare di spese fuori controllo ?
Vogliamo parlare di spesa sanitaria impazzita con aumenti incredibili anno per anno in regioni mai monitorate seriamente dallo stato ripianatore\rapinatore ? Credo che nel complesso la spesa pubblica sia davvero fuori controllo in larga parte del paese e questa è la vera emergenza \emorragia .
Quanto al sindaco e a cernusco, riparliamone con sul tavolo incassi per oneri e bilanci delle municipalizzate e con l’effettiva rispondenza dei parametri utilizzati (quella del numero di abitanti non è certo completamente significativa ….)
paolo 10 anni ago
Caro Paolo,
ci mancherebbe, non mi permetterò mai più un tale consiglio così “perentorio”. Anzi, visti i risultati, ti esorto a continuare a esporci le tue idee. Certe volte è un bene che il valore delle persone emerga chiaramente.
Veniamo alle cose serie: non confondiamo una privatizzazione sensata (settore alimentare ossia a concorrenza libera) con molte altre in regime di monopolio (ENEL, ENI , Auostrade, Telecom, distribuzione acqua). Ma il punto non era nemmeno questo, le privatizzazioni (tante, uno dei paesi dove ce ne sono state di più al mondo) ci sono state, questo è il fatto. E sono figlie di un’idea liberista, punto.
Le sforbiciate per te sono solo un assaggio? Opinione interessante, mi piacerebbe che tu la esponessi a medici e infermieri dell’ospedale di Cernusco, alle insegnanti delle scuole pubbliche di Cernusco, ai relativi genitori e via discorrendo. A meno che tu non consideri tutti loro dei “piagnoni”, al pari del tuo attuale sindaco, chiaro. Mi pare che ti sfugga leggermente il polso dell’attuale situazione.
Ma forse il tuo desiderio sono sforbiciate più decise, alla greca, per dire. Così da potersi poi vantare di mortalità infantili in aumento del 30%, numeri di cui andar fieri, no? E quelle sforbiciate sì che rilanciano l’economia. Ma per piacere.
Veniamo ai dati, quelli coi quali mi sembri avere minore dimestichezza.
Andiamo con ordine: partiamo dal numero dei dipendenti pubblici. Al di là dell’aneddotica, ecco un articolo del sole 24 ore (confindustria, nota per difendere i dipendenti pubblici… o no?) che chiarisce le cose a riguardo: sono IN CALO nonostante siano perfettamente in linea (o sotto) rispetto ai nostri partner europei.
http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2012-09-26/ricerca-eurispes-italia-impiegati-115157.shtml?uuid=AbjVOujG
Ed ecco un bel grafico che conferma il tutto e ha migliore visibilità
http://www.finanzaonline.com/forum/attachments/arena-politica/1260210d1276165103-quanti-dipendenti-pubblici-ci-sono-italia-e-europa-tabella-aniotolo.jpg
Ma è impossibile che, con la tassazione che aumenta (concordo, anche se le entrate non aumentano di pari passo) la spesa si stia comprimendo! Vero? No, falso, ovviamente. E’ in calo e ai livelli di 10 anni fa
http://keynesblog.files.wordpress.com/2013/06/sp-reale-netto.png
http://www.tradingeconomics.com/italy/government-spending
Ma d’altra parte che l’Italia non sia uno stato così spendaccione come si vuol far credere ce lo dice un dato inequivocabile: al netto delle spese per interessi, l’Italia è in avanzo di bilancio primario quasi ininterrotto da circa 20 anni.
http://2.bp.blogspot.com/-QDCRCjlQ8WQ/TpHjRnln9LI/AAAAAAAAAow/aF2niRBnVxs/s640/Government+primary+balance.jpg
Ecco le tue spese “fuori controllo”.
Ma vedo che hai un dente particolarmente avvelenato riguardo la spesa sanitaria.
Le tue affermazioni sono supportate dai dati? Ovviamente NO, ormai ci siamo abituati.
A fronte di una vita attesa media tra le più alte del mondo, la nostra spesa sanitaria rispetto al PIL è inferiore alla media OCSE, inferiore a Germania, Francia, etc.
http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/Mondo/2010/03/spesa-sanita.jpg
e anche pro capite, la situazione non cambia:
http://archivio.lavoce.info/binary/la_voce/articoli/mapelli.1314635722.jpg
Quasi inutile aggiungere anche che la spesa è perfettamente sotto controllo, la proiezione al 2060 in confronto con i partner eurepei è, ancora una volta, lusinghiera, sia in termini assoluti che in termini di incremento 2010 -> 2060.
http://www.rgs.mef.gov.it/_Documenti/VERSIONE-I/Attivit–i/Spesa-soci/Attivit–d/2012/04.CAP3_Laspesasanitaria.pdf
Per chi volesse approfondire, segnalo anche questo interessante articolo.
http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/01/14/va-poi-cosi-male-servizio-sanitario-nazionale/469071/
Insomma Paolo, continuare a sparare sullo stato brutto, corrotto, spendaccione, parassitario poteva andare bene fino a qualche tempo fa. Oggi però la situazione è cambiata: i cittadini vedono tutti i giorni gli effetti di certe politiche. Andare a informarsi, recuperare dati, al giorno d’oggi è molto facile.
Certi discorsi demagogici, totalmente scollati dalla realtà quotidiana delle persone (per tacer dei dati), francamente sanno un po’ di stantìo.
Posso permettermi di dirtelo senza che tu lo consideri una censura dirigista assolutista volta alla cancellazione dell’avversario?
Ugo 10 anni ago
bastacasta.altervista.org
a proposito di stantio…..leggiti l’articolo. 500 (non due..cinquecento) comuni sono tecnicamente falliti.
e nessuno ne parla ! (certo altrimenti vedresti le rivolte fiscali se i cittadino sapesse che le sue tasse vannoa coprire le porcate di quasi un decimo dei comuni italiani)
vogliamo poi parlare delle regioni in dissesto ?
E’ questa la spesa “sotto controllo”? Contento tu ….
paolo 10 anni ago
Quale articolo Paolo?
Mi hi dato il link a un sito con decine di articoli. Nessuno di quelli in prima pagina mi pare parlare dell’argomento.
Mi permetto anche 2 considerazioni:
1) nome del sito e titoli degli articoli non suggeriscono una grandissima qualità e raffinatezza… spero che l’abito non faccia il monaco, in questo caso.
2) Lo stesso sito pubblica ben 2 articoli dove le cose sono raccontate in maniera un pò diversa. Parlo dell’articolo che racconta di come saremmo sudditi della Merkel e di come la Grecia sarebbe al collasso a causa delle politiche europee fallimentari.
Che poi nessuno parli dei comuni sull’orlo del fallimento mi pare una lieve imprecisione: da una ricerchina veloce mi risultano articoli sull’argomento da inizio estate su Libero, il Fatto Quotidiano, Avvenire, Repubblica, il sito del PD, il sito di Beppe Grillo…
Ma c’è forse qualcosa di cui stupirsi?
Il fallimento non è di per sè un sinonimo di incremento esponenziale di spese. E’ indice di aumento della forbice tra spese sostenute e introiti disponibili al comune (nel caso in questione).
E siccome, come ormai spero tu abbia ben capito, le risorse disponibili sono in stabile diminuzione, non stupisce che diversi comuni non riescano a sostenere la situazione, anche con spese all’incirca stabili.
Poi, ripeto, che si riescano a trovare diversi esempi di comuni in dissesto per mala gestione, ci credo sulla parola.
Ma la dinamica a cui assistiamo qui NON è un aumento esponenziale della spesa comunale, come sembri suggerire, bensì una riduzione insostenibile e indiscriminata delle risorse a disposizione, in un contesto in cui, con l’economia in grossa difficoltà, i comuni fanno sempre più fatica a reperire risorse, pur aumentando aliquote IRPEF e IMU.
The boom, not the slump, is the time for austerity.
Ci siamo fatti già abbastanza male ignorando i moltiplicatori fiscali.
Ugo 10 anni ago
Il fallimento è spessissimo sinonimo di spese fuori controllo da anni..(almeno questa è la stragrande dinamica dei dissesti comunali). Credo sia inoltre indiscutibile che il totale della raccolta fiscale italiana sia in netta crescita e non per l’aumento del PIL ma per un aumento sconsideratto di aliquote e n° di tasse\imposte. Se dunque le entrate fiscali crescono e non bastano a coprire le spese, significa che anche queste aumentano. Senza peraltro migliorare i servizi …(anzi).L’unica ricetta per un’azienda italia che drena con maggiore intensità le tasche dei cittadini senza apprezzabili ritorni …è una bella cura dimagrante ! Una buona percentuale di tasse oggi drenate rimarrebbe in tasca ai cittadini che la spenderebbero in ciò che offre il mercato. Perlomeno una spesa consapevole e volontaria anzichè una rapina continua da parte dello stato.
paolo 10 anni ago
Paolo,
non so più come dirtelo. La spesa NON sta aumentando. Public expenditure is NOT rising in Italy. Più che farti vedere articoli e grafici, non so cosa fare.
Su cosa tu stia basando il giudizio sulla “stragrande maggioranza di dissesti comunali”, per me è un mistero. Intuito? Premonizione? Divinazione?
Certo che le entrate fiscali sono in crescita (ma NON netta, perchè ogni aumento della % di imposta non si riflette proporzionalmente sul gettito complessivo, a causa del calo della base imponibile).
E infatti il deficit dall’inizio della crisi è IN CALO. IN CALO capito? Scende, si riduce, diminuisce, chiaro?
http://www.tradingeconomics.com/italy/government-budget
Quello che aumenta è il DEBITO, specie in rapporto al PIL.
E questo per 3 ragioni principali.
1) il denominatore (PIL) sta calando a rotta di collo (2% annuo), per cui è ovvio che il rapporto cresce.
2) il costo di rifinanziamento del debito è in costante crescita causa spread prolungato. Non è strano, succede sempre alle nazioni che si indebitano in una valuta che non possono controllare.
3)Al debito da spese e da interessi, si aggiunge la zavorra del nostro contributo al famoso Fondo Salva Stati europeo (che ovviamente NON salva gli stati, come è ovvio a tutti ormai, ma le banche del centro europa creditrici dei paesi periferici).
Sai quanto vale (sulla carta) l’aumento dell’ IVA? 3-4 miliardi (che non esistono, l’ultimo aumento ha ridotto il gettito complessivo).
Sai quanto abbiamo già versato al Fondo Salva Stati? Circa 43 miliardi, e ne verseremo parecchi altri a breve.
Iniziamo a renderci conto della reale dimensione di certi problemi, e allora vedremo che mentre risparmiamo qualche milioncino sulla pelle dei Leo in giro per l’Italia, versiamo allegramente miliardi nelle tasche delle istituzioni finanziarie, che sono tra i principali responsabili del disastro che stiamo vivendo.
E per piacere, BASTA disinformazione sulle spese fuori controllo, sugli italiani corrotti e irrecuperabili, etc.
Queste balle servono solo a coprire i veri problemi sottostanti, di cui non si parla e che stanno strozzando la nostra economia.
Ugo 10 anni ago
notizia di oggi dal corriere nazionale : bilanci di ROMA e MILANO fuori controllo…! mah ! e l’anci che dice ?Li copre politicamente ? Chiede la copertura allo stato ?
paolo 10 anni ago
I bilanci “fuori controllo” di Milano e Roma hann situazioni profondamente diverse. Quello di Milano sarebbe davvero in difficoltà se gli Amministratori milanesi non fossero nella condizion e di incassare (o dallo Stato o direttamente dai cittadini) quanto hanno previsto, anche con la manovra sull’IMU; su tale tema, come noto, al momento non è dato sapere che conclusioni ci saranno a livello governativo e parlamentare. E’ eviente che l’aumento dell’IMU previsto dal Comune di Milano – che sta discutendo proprio in questi giorni il proprio bilancio – è frutto, come per le analoghe scelte operate da molti Comuni italiani, dalla mole di tagli operata dalla spending review.
Sul caso Roma sono molto meno informato e non mi esprimo.
Non bastano i titoli dei giornali per fare una notizia: occorre entrare dentro le questioni.
Eugenio 10 anni ago
Caro sindaco, perche’ non comincia a ridurre gli stipendi e i premi di risultati ai suoi dirigenti? Nel caso in cui non lo sapete i dirigenti del comune di cernusco fra stpendi tabellari e premi di risultato SONO I PIU’ ALTI DI TUTTO L’INTERLAND!!! SONO DOPPI RISPETTO A QUELLI DI VIMODRONE E MELZO PER ESEMPIO E MOLTO PIU ALTI ADDIRITTUEA DI QUELLI DI COLOGNO MONZESE CHE E’ GRABDE IL DOPPIO DI CERNUSCO!!! Non ci credete? Andate su google e digitate”stipendi dirigenti comune di… ed inserite il nome dei comuni e verificherete voi stessi!!!INVECIE DI TAGLIARE I SERVIZI AI CITTADINI CERNUSCHESI PERCHE’ NON INIZIA A RIDIMENSIONARE GLI STIPENDI AI SUOI DIRIGENTIE IN MODO DA ADEGUARLI A QUELLI DEGLI ALTRI COMUNI?
daniele 10 anni ago
Le tasse a cernusco sono le piu’ alte di tutto l’interland milanese e per cosa per dare stipendi fra i piu’ alti d’italia (in rapporto alla popolazione) ai dirigenti del comune?
daniele 10 anni ago
Mi faccia capire signor sindaco, avete tagliato cifre irrisorue alla polizua municioale creando così fi fatto un dusservizio ai noi cittadini per dare premi di risultato (oltre a stipendi gia’ fra i piu’ alti d’italia) da 12/15.000 euro ad alcuni dirigenti del suo comune?
daniele 10 anni ago
Caro Daniele, credo che le manchino molti elementi di valutazione e quanto scrive non corrisponde al vero. Le dinamiche che determinano la parte fissa e quella variabile dello stipendio dei dirigenti comunali sono complesse e ci sono vincoli precisi. Non mi risulta che i nostri dirigenti siano i più pagati, anzi, è sempre emerso il contraio. I dati pubblicizzati per i nostri dirigenti contemplano la parte tabellare dello stipendio, l’indennità di posizione e l’indennità di risultato; non sempre i Comuni pubblicizzano le informazioni su tutte le parti che compongono lo stipendio dei dirigenti.
Quanto alla questione che riguarda la Polizia Locale non ha alcun fondamento: eventuali risorse non distribuite ai dirigenti rimangono nel fondo loro destinato e non possono essere dirottate altrove.
Eugenio 10 anni ago
E no mi spiace ma cio’ che dice NON E’ CORRETTO!! I DIRUGENTI dei comuni percepiscono stipendi sulla base in primis del numero degli abitanti di un comune, e in secondo luogo in base agli incarichi ottenuti non é troppo complesso da capire il meccanismo! La invito di nuovo a verificare il num. Dei dirigenti del comune di cologno monzese ed i loro incarichi. Scoprira’ che corrispondono quasi completamente ‘ a quelli del nostro comune, con la differenza che il comune di cologno monzese vanta ben 18.000 abitanti un più rispetto al nostro!!! E allora come si spiega che li i dirigenti gadagnano molto meni che da noi?
Per dimostrare che ciò che sto dicendo corrisponde al vero la inviti a controllare on line visto che gli stipendi dei dirigenti pubblici sono di pubblico dominio. A quanto vediamo a cernusco la matematica é un’opinione!! Le comunico che non stà interloquendo con degli sprovveduti signor sindaco e che presto scriveremo a giornali di interesse nazionale per denunciare la cosa!!!
daniele 10 anni ago
Inoltre invitiamo tutti a controllare on line che i dirigenti del comune di CERNUSCO SONO EFFETTIVAMENTE I PIÙ PAGATI DEL NORD EST D MILANO In rapporto al num. Di abitanti per comune e alla superfice territoriale altro che storie!!! E ci stiamo riferendo a dati COMPLETAMENTE PUBBLICATI , QUINDI COMPLETI FACILMENTE DIMOSTRABILI
daniele 10 anni ago
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