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L’Unione dei Comuni della Martesana si presenta

Sabato 13 giugno, alle ore 14.45 presso la Filanda di via Pietro da Cernusco, si terrà la presentazione dell’Unione dei Comuni della Martesana, la nuova istituzione di circa 92.000 abitanti nata dalla volontà dei Comuni di Bussero, Cambiago, Carugate, Cernusco sul Naviglio, Gorgonzola e Pessano con Bornago per gestire in maniera associata alcune funzioni e alcuni servizi.

All’iniziativa prenderanno parte il Presidente di Regione Lombardia Roberto Maroni, il Sindaco metropolitano milanese Giuliano Pisapia e il Presidente di

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IMU: qualche proposta perchè lo Stato non beffi Comuni e cittadini

Ieri mattina la prima cosa che ho fatto arrivando in ufficio è stata cercare informazioni sul decreto approvato dal Governo la sera prima, che ha abolito la seconda rata dell’IMU 2013 per l’abitazione principale. Cerco, cerco, cerco… ma il testo del decreto non lo trovo. Mi tuffo quindi sul Sole 24 Ore che mette in evidenza quella che tutti i Sindaci ritenevano NON dovesse essere la soluzione, e cioè che lo Stato abolisce la seconda rata dall’imposta sulla prima casa, rimborsando però i Comuni limitatamente al valore che

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IMU: i Comuni rischiano il default?

Cominciano a circolare brutte voci circa il fatto che il Governo compenserà ai Comuni il mancato gettito IMU prima casa con i valori del 2012. Cioè: lo Stato darà ai Comuni il valore dell’IMU incassata nel 2012, con l’aliquota allora in vigore. Quindi, chi lo scorso anno aveva lasciato l’IMU prima casa al minimo e quest’anno è stato costretto ad aumentarla, non vedrà la differenza.

A qualcuno potrà sembrare poca cosa, invece – se fosse confermata – questa scelta è di una scelleratezza e di una gravità senza precedenti. I Comuni più virtuosi che hanno già approvato il bilancio e che hanno previsto (per quadrare

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IMU: aprire gli occhi per non rischiare grosso

In questa estate ed ancora in questi giorni ha tenuto banco (anche) la “questione IMU”: abolirla? modificarla? sostituirla?

A breve il Governo dovrà prendere una decisione sull’imposta che grava sulle prime case.

Mi sono già espresso sul tema più volte su questo blog, ma ritengo opportuno spendere ancora qualche parola su tale annoso problema.

Le preoccupanti e delicate vicende politiche nazionali continuano a fare ombra alle reali e profonde conseguenze di tale questione, che ha risvolti importantissimi per i conti dei Comuni italiani e quindi per i servizi resi ai cittadini, alle famiglie, alle

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IMU: corriamo grandi rischi

Sulla questione IMU ho già espresso su questo blog le mie preoccupazioni.

In questi giorni mi è stato chiesto da più parti di intervenire nuovamente per rappresentare i rischi che corrono i Comuni – e quindi i cittadini – se l’operazione di sospensione del pagamento della rata di giugno dell’IMU sulla prima casa verrà portata in porto come viene detto e nelle modalità che vengono vociferate.

Al link trovate il pezzo che ho scritto per ArcipelagoMilano.org (seguitissimo settimanale milanese online di politica e cultura, diretto da Luca Beltrami Gadola) dal titolo “IMU: mettere i cittadini contro la loro città“, mentre qui sotto riporto il pezzo scritto per la newsletter in PDF “Il Sicomoro” (curata da Paolo Danuvola) dal titolo “Meno IMU o più servizi?“:

Il Premier Letta nel suo discorso per la

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Il Governo, l’IMU e i Comuni: per favore, un po’ di serietà.

I giornali di oggi aprono quasi tutti con la notizia che a giugno non si pagherà la prima rata dell’IMU…

Ma i bilanci dei Comuni?

Non si può scherzare su questo tema: se non entra la rata di giugno e non c’è certezza di risorse alternative, i bilanci comunali verranno “bloccati” e si dovranno tagliare i servizi.

Spero che non ci sia il baratto tra allentamento del patto di stabilità (sacrosanto e attesissimo) e taglio dell’IMU, perchè non avrebbe alcun senso per la vita e l’attività delle Amministrazioni locali.

I Comuni non grandi non potrebbero sopportare un taglio così pesante e collasserebbero (e forse anche quelli di grandi dimensioni, già in difficoltà…). Per altro le risorse alternative all’IMU che il Governo dovrebbe reperire non sarebbero una tantum, ma andrebero

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Il Decreto “sblocca debiti” ovvero “salva furbetti”…

Ieri il Ministero dell’Economia ha stanziato i primi 10 miliardi per il pagamento dei debiti della Pubblica Amministrazione: 2 miliardi agli Enti Locali, 3 alle Regioni e 5 alla Sanità. 500 milioni aggiuntivi sono destinati ai pagamenti dei debiti fuori bilancio di Polizia di Stato, Giustizia e Amministrazione carceraria. Altri 16 miliardi arriveranno nel 2014.

Tutti questi soldi vanno a quegli Enti che hanno fatto i furbi, che non hanno rispettato le regole ed hanno investito più di quanto potevano, senza avere i soldi per pagare.

Chi invece, come Cernusco (e molti altri Comuni italiani), ha rispettato le regole del Patto di Stabilità – contribuendo al risanamento dei conti pubblici – e non ha investito i soldi a dispozione, continuerà a limitare la propria capacità di investimento. Nonostante circa 20 milioni di

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Come volevasi dimostrare… Niente sbocco del Patto di Stabilità

Qualche giorno fa esprimevo le mie perplessità e preoccupazioni sui contenuti del Decreto “sblocca crediti” che il Governo doveva emanè certamente un’ottima notizia in questo periodo difficile, perché consente di dare ossigeno al sistema imprenditoriale italiano.

Ma i contenuti della norma NON INCIDONO MINIMAMENTE sulla possibilità dei Comuni di far ripartire gli investimenti: i vincoli del Patto di Stabilità Interno restano immutati e ciò impedisce a Sindaci e Comuni di dare risposte adeguate ai cittadini. Fra due mesi saremo nella stesa situazione, non sarà cambiato nulla…

Complimenti a Squinzi e a Confindustria che grazie ad un’ottima campagna mediatica hanno ottenuto una risposta dal Governo ai loro bisogni.

I Comuni invece restano al palo. E con essi le manutenzioni di strade, marciapiedi, ciclabili, scuole, parchi, ecc., e gli investimenti per nuove strutture.

Inoltre i Comuni

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A proposito dell’imminente Decreto per pagare i debiti della Pubblica Amministrazione verso le aziende

Dalla lettura dei giornali di questa mattina vengo colto dal sospetto che sul rimborso dei debiti della Pubblica Amministrazione alle imprese ci sia la fregatura dietro l’angolo. Per i Comuni. È vero che non c’è ancora il testo del Decreto, ma le informazioni che circolano sui giornali non mi fanno essere ottimista…

Se per i Comuni venissero liberate (solo) risorse pari al 3% dei residui passivi, per il nostro Comune significherebbe liberare pagamenti per circa 600.000 euro su 20 milioni. Una barzelletta… Ricordo che i Comuni italiani nel loro complesso hanno arretrati pagamenti per circa 9 miliardi di euro sui 90 miliardi complessivi di debiti stimati dello Stato. In molti casi – come per il nostro Comune – i soldi sono già in cassa, ma non possono essere spesi

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Patto di stabilità: una speranza da Bruxelles

Dopo il via libera dell’Unione Europea all’Italia perché paghi i debiti della Pubblica Amministrazione nei confronti delle imprese (= modifica del patto di stabilità con suo allentamento), il Ministro Grilli oggi dichiara al Sole 24 Ore: «Tra i pagamenti, innanzitutto, ci sono le spese per investimento dei Comuni. Si tratta di circa 10 miliardi sui 70 totali stimati. In questo caso molto spesso le risorse ci sono, i Comuni le hanno. Si tratta, quindi, semplicemente di permettere loro di spenderle, attraverso un allentamento del Patto di stabilità interno. Cosa che ora, dopo il sì della Commissione, possiamo fare».

E ci voleva tanto?!

Forse noi Sindaci in questi anni abbiamo fatto un errore: dovevamo andare a manifestare a Bruxelles e non a Roma… Forse facevamo prima ad avere una risposta…

Ora attendiamo fiduciosi un

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