Giovedì 8 ottobre ho presentato in Consiglio metropolitano la “Mappa delle Idee” verso il Piano Strategico della Città Metropolitana di Milano, il primo fondamentale passaggio per costruire insieme a tutti i soggetti interessari le idee e le azioni per il nostro futuro. Tutte le info e i documenti correlati possono essere trovati e scaricati a questo link.
La “Mappa delle Idee” costituisce l’esito di una prima fase di ascolto ed elaborazione che ha coinvolto Comuni, altre istituzioni, autonomie funzionali, forze economico-sociali, testimoni privilegiati; dovrà essere ora sottoposta ad ampia discussione pubblica, con l’intento di aggiornarla, integrarla, arricchirla con il contributo di tutti. È dunque un documento aperto.
Il documento identifica sei ambiti di strategie di fondo sulle quali costruire il futuro dell’area metropolitana milanese, che valorizzano la vocazione plurima e integrata del nostro territorio; entro ciascuna strategia è possibile lavorare alla costruzione di specifiche piattaforme progettuali, in grado di attivare network di attori e di finanziamenti; per ogni strategia sono individuate tre parole chiave e un cloud che inizia a nominare alcuni temi e progetti riferibili alle strategie.
La “Mappa delle Idee” ci guiderà alla costruzione e condivisione del Piano Strategico Triennale, previsto dalla Legge Delrio, e dell’Agenda Strategica, lo strumento aggiuntivo che la Città Metropolitana di Milano ha autonomamente deciso di darsi per avere uno sguardo di più lungo respiro sul futuro da progettare.
Nel video qui sotto alcune mie considerazioni su questa prima parte di lavoro verso il Piano Strategico.
Fra poche settimane, a cavallo fra il 2015 e il 2016, i documenti di pianificazione strategica avranno preso forma e potranno essere discussi e votati dal Consiglio metropolitano.
Come ho avuto modo di affermare anche in altre occasioni, l’avvio dell’attività di Città Metropolitana non è stato semplice, per problemi legati alla carenza di adeguate risorse e per il prolungarsi della fase di definizione delle competenze che la Regione doveva affidare al nuovo Ente. La mancanza di risorse non può però essere un alibi per non progettare il futuro della metropoli milanese: facendo rete e coordinando i diversi soggetti con i quali decidere congiuntamente gli obiettivi strategici per il domani, la Città Metropolitana di Milano sarà in grado di presentarsi a Governo, Parlamento e Regione compatta e con le idee chiare sul futuro dell’Ente, potendo domandare le modifiche normative e le risorse necessarie per la crescita e lo sviluppo sostenibile del territorio.
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