“Spesso mi sono chiesto se noi, e mi riferisco prima di tutto alla mia generazione, abbiamo fatto e stiamo facendo per loro tutto quello che i nostri nonni e padri fecero per noi, sacrificandosi oltre misura […] Nella speranza che i giovani italiani che prenderanno il nostro posto, anche qui in questa aula, ci ringrazino per il nostro lavoro e non abbiano di che rimproverarci per il nostro egoismo”.
Il senso di responsabilità verso le future generazioni. La consapevolezza del compito che ci viene affidato in questo tempo. L’obbligo di contribuire alla costruzione dell’Italia dei prossimi decenni. Il dovere di farlo salvaguardando la salute del nostro Pianeta.
Europa, giovani, salute, sviluppo sostenibile, lavoro, occupazione, scuola, formazione, donne, turismo, investimenti, diritti, riforme. Non sono stati un elenco della spesa, ma obiettivi programmatici legati fra loro da una chiara visione strategica di futuro del Paese, emersa dalle parole del Presidente del Consiglio.
Un discorso molto promettente.
Purtroppo sono ancora positivo al Covid e non ho potuto ascoltare dai banchi del Senato le parole del Presidente Draghi.
Accolgo e condivido però il suo appello finale: “l’unità oggi non è un’opzione ma è un dovere”.
Spero di poter tornare presto a Roma e rimettermi a lavorare. Non appena potrò rientrare e avere alcuni confronti, scriverò anche delle riflessioni e scelte maturate in queste settimane di forzato ritiro a casa.
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