Il 12 e 13 giugno si terranno i 4 referendum che propongono di abrogare una serie di norme nazionali in tema di acqua pubblica (2 schede con 2 quesiti diversi), energia nucleare (1 scheda) e legittimo impedimento (1 scheda). È importante promuovere la partecipazione al voto dei cittadini, invitandoli a esprimere la propria volontà, in quanto se non sarà raggiunta la partecipazione del 50% più uno degli eventi diritto, i referendum saranno nulli, a prescindere dal risultato espresso da chi alle urne ci è andato.
I referendum sull’acqua e sul nucleare, in modo particolare, ci riguardano tutti, poiché le scelte ricadono direttamente sui nostri stili di vita, sui nostri territori, sulle nostre Amministrazioni, su tutti i cittadini.
I referendum sono strumenti di democrazia diretta particolarmente significativi per consentire agli elettori di informarsi, capire, decidere, far conoscere i propri orientamenti.
I referendum riavvicinano i cittadini a coloro che hanno eletto, riallacciando relazioni indispensabili per la vita sociale e politica delle nostre comunità.
Cosa chiedono i quesiti referendari?
Referendum 1 – Acqua: chiede se si vuole che la gestione del servizio idrico sia pubblica o privata. Lasciando le norme così come sono (quindi votando NO) il cittadino acconsente che il servizio idrico possa essere affidato a società di capitali. Abrogando le norme in essere (quindi votando SÌ) il cittadino decide che la gestione del servizio idrico venga concessa ad enti di diritto pubblico con la partecipazione di cittadini e comunità locali.
Referendum 2 – Acqua: chiede se si vuole che il gestore del servizio idrico possa ottenere profitti garantiti sulla tariffa, ovvero aumentare la bolletta se lo ritiene necessario. Lasciando le norme così come sono (quindi votando NO) il cittadino consente che il gestore del servizio idrico possa lucrare dalla gestione caricando sulla bolletta dei cittadini un 7% senza collegamento a reinvestimenti per il miglioramento del servizio. Abrogando le norme in essere (quindi votando SÌ) il cittadino decide che dall’acqua pubblica non possano essere generati ingiustificati profitti.
Referendum 3 – Energia nucleare: chiede se si è a favore o contro la costruzione di centrali nucleari nel territorio italiano. Lasciando le norme così come sono (quindi votando NO) l’Italia potrà continuare nel programma di realizzazione di centrali nucleari. Abrogando le norme in essere (quindi votando SÌ) il cittadino decide che l’Italia abbandoni i progetti di costruzione di centrali nucleari.
Referendum 4 – Legittimo impedimento: chiede se si vuole che il Presidente del Consiglio ed i Ministri possano rinunciare a presentarsi in aula di tribunale, invocando il legittimo impedimento. Lasciando le norme così come sono (quindi votando NO) i governanti possono beneficiare di uno “scudo” di fronte alla giustizia, posticipando a quando non ricopriranno più le cariche governative il confronto con i giudici. Abrogando le norme in essere (quindi votando SÌ) il cittadino decide che i governanti non abbiano “scudi” di fronte alla legge e si debbano presentare avanti al giudice come tutti i cittadini.
Personalmente io voterò SÌ a tutti e 4 i referendum.
Qui, sul sito del Comune, qualche utile info per il voto.
Il 12 e 13 giugno fatti del bene: vai a votare per i referendum!
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