democrazia


Le primarie e la politica italiana che sta cambiando

Comunque la si pensi politicamente, c’è un dato – incontrovertibile – che sta segnando profondamente la vita politica italiana e del PD in particolare. Le primarie parlamentari tenute a fine 2012, pur con tutte le loro criticità legate alla data scelta e al poco tempo utile, hanno consentito di far eleggere in Parlamento personalità espressione dei territori, con i quali sono rimaste e restano in contatto, sapendo meglio leggere la realtà attuale.

Me ne sono già reso conto a proposito del Decreto Legge “sblocca debiti” della Pubblica Amministrazione e dell’attenzione che Sindaci ed amministratori locali hanno ricevuto dai parlamentari eletti; anche in questa concitata elezione del Presidente della Repubblica sta emergendo l’importanza della presenza di Deputati e Senatori – spesso giovani – che portano a Roma la voce dei territori.

Questa è

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Considerazioni sull’Assemblea Nazionale PD…

Dopo la lettura delle cronache e dei commenti relativi all’Assemblea Nazionale del PD di quest’oggi, mi convinco sempre più di quanto sia necessario cambiare classe dirigente, cambiare passo, cambiare stile.

Lo scollegamento dei vertici con la base è disarmante e deludente.

Le loro paure impediscono al partito di essere ciò x cui è nato. Le primarie – vere! – sono quanto mai necessarie.

 

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Sì al referendum contro l’attuale legge elettorale

Do il mio sostegno e la mia firma al referendum contro la legge elettorale Calderoli (cosiddetto “porcellum”) che non consente di scegliere i rappresentanti del Parlamento ma di lasciare che questi siano designati dalle segreterie dei partiti. Ciò ha allontanato ancora di più l’eletto dall’elettore, perché spesso sui territori abbiamo trovato candidati che nulla avevano a che fare con la vita delle nostre comunità. Il referendum da solo non risolverebbe tutti i problemi: se si tornasse – per effetto del voto referendario – al sistema elettorale precedente (cosiddetto “Mattarellum”) ritengo necessario introdurre obbligatorie primarie per la scelta dei candidati nei collegi elettorali.

In attesa di una raccolta firme in piazza anche nella nostra città si può firmare a favore del referendum presso la segreteria comunale a Villa Greppi.

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Costi della politica: d’accordo con Rizzo e Stella

Rizzo e Stella indicano sul Corriere di oggi come possono e devono essere ridotti i costi della politica. Sottoscrivo in pieno!

Noto con piacere come ancora una volta le 2 prestigiose firme del giornalismo italiano – in modo molto serio – non mischiano le mele con le pere: loro parlano giustamente dei costi della cosiddetta “casta”, e non ci mettono dentro Sindaci e Amministratori locali; qualcuno, invece, a volte fa di tutta un’erba un fascio. E non è bello… 🙂

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La forza della democrazia e le sberle

Nell’appello al voto che avevo pubblicato su questo blog avevo sostenuto come fosse necessario, per far crescere la democrazia nel nostro Paese, che ciascun cittadino si sentisse responsabile delle scelte che devono essere fatte;.

I risultati di ieri ci dicono che la democrazia italiana è ben fondata!

Se si pensa che il referendum sull’acqua pubblica è stato promosso da una rete di oltre 500 associazioni, si comprende pure come il valore di questi referendum rappresenti uno straordinario successo della società civile. Questo aspetto non può essere cancellato o messo in secondo piano, ed ogni valutazione politica non può prescindere da tale dato.

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Appello al voto

Al termine della campagna referendaria 2011, voglio invitare tutti a prendere seriamente in considerazione la partecipazione al voto che domenica 12 e lunedì 13 giugno chiama ciascun cittadino ad esprimere il proprio parere in merito ai quesiti referendari.

In questi giorni c’è stato chi ha sostenuto che “non partecipare al voto è un diritto”: ciascuno è libero di fare le proprie scelte, ma è doveroso precisare che il “non voto” non è un diritto, bensì una libertà offerta dal “diritto al voto”. Non si tratta di sfumature – né linguistiche né di sostanza – ma di un diverso approccio alla democrazia.

È necessario, in una sana democrazia, che ciascun cittadino si senta responsabile delle scelte che devono essere fatte: un’alta partecipazione dei cittadini ad ogni consultazione – elettorale o referendaria – è

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Referendum 12-13 giugno: l’importanza del voto

Il 12 e 13 giugno si terranno i 4 referendum che propongono di abrogare una serie di norme nazionali in tema di acqua pubblica (2 schede con 2 quesiti diversi), energia nucleare (1 scheda) e legittimo impedimento (1 scheda). È importante promuovere la partecipazione al voto dei cittadini, invitandoli a esprimere la propria volontà, in quanto se non sarà raggiunta la partecipazione del 50% più uno degli eventi diritto, i referendum saranno nulli, a prescindere dal risultato espresso da chi alle urne ci è

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