Ho scelto di seguire Matteo Renzi nel percorso che ha deciso di intraprendere per creare una nuova casa politica, Italia Viva.
Per compiere questo passo oggi ci vogliono visione, coraggio, libertà:
– la capacità di vedere che anche il sistema politico italiano, come nel mondo, sta mutando velocemente e necessita di un nuovo contenitore per dare casa a quell’elettorato pragmatico e fluido che vuole osteggiare il sovranismo, ma non lo vuole fare sotto le insegne esistenti;
– il coraggio di aprire una strada nuova quando intorno c’è paura di lasciare le certezze che si conoscono, le abitudini consolidate, i riti praticati;
– la libertà di compiere una scelta sofferta lasciandosi alle spalle – nel mio caso sicuramente – un pezzo importante e significativo della propria vita politica ed affrontare un nuovo cammino.
C’era bisogno di un nuovo partito? Evidentemente sì: l’esperienza vissuta nel PD è stata certamente molto ricca, soprattutto da un punto di vista umano, ma le regole interne e l’organizzazione dei circoli ne fanno un partito rigido, spesso immobile. Dalle scelte sulle policy alla funzione delle correnti, dal tema della leadership alla questione della stessa identità, il PD ha lasciato irrisolti troppi nodi che oggi lo pongono in stallo.
Abbiamo deciso di costruire una “casa”, non una “cosa”: un soggetto politico nuovo – riformista, che ha a cuore la crescita economica e demografica del Paese, quindi no-tax, attento all’ambiente, ai giovani, alle donne – che sappia far discutere di proposte politiche utili al Paese, in un clima interno positivo e corretto, capace di ospitare e accogliere chi ne condivide le finalità. Un soggetto politico, una “casa”, che sappia “convocare”.
Ho scelto e deciso di dare il mio contributo a questa causa, che vuole rafforzare e non indebolire la battaglia contro il sovranismo, contro chi opera per sfasciare l’Italia e l’Europa.
So di lasciare non solo un partito inteso come contenitore politico, ma una comunità di persone con la quale ho condiviso molto in questi anni e che ringrazio per tutto ciò che abbiamo saputo fare insieme.
Ma ora inizia una nuova strada. Io non cambio di certo come persona e resterò comunque impegnato sui temi che hanno sinora caratterizzato la mia attività parlamentare, a disposizione del territorio e dei cittadini. Sono ciò che sono per ciò che ho fatto, non per dove mi sono collocato o per la maglia che ho indossato: continuerò nello stesso modo.
A tutti noi, a chi resta e a chi va, l’abbraccio forte e riconoscente per la strada comune percorsa e per le sfide che affronteremo insieme in maniera nuova.
1 Comment
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Complimenti! Finalmente! Si è già assicurato il mio voto futuro.
SMART MOBILITY
Monopattini elettrici equiparati alle bici: così un emendamento può cambiare tutto
12 dicembre 2019 – 15:29
Il testo, proposto dal senatore Eugenio Comincini, rende le regole per questi mezzi elettrici (ma non segway e monoruote) analoghe a quelle dei velocipedi.
Gian Franco Luigi Arman 4 anni ago
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