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Unione Europea: poste le basi per una difesa comune. Finalmente!

Ieri è accaduto un fatto storico. Non è la mancata qualificazione ai mondiali dell’Italia.

È un fatto che incredibilmente oggi non c’è su alcuna delle prime pagine dei quotidiani italiani ed è stata snobbata dei TG: ieri 23 Stati membri dell’Unione Europea hanno firmato e consegnato a Federica Mogherini (alto rappresentante dell’UE per la politica estera) la richiesta di aderire alla Cooperazione Strutturata Permanente sulla Difesa, che in gergo comunitario si chiama “Pesco” (PErmanent Structured COoperation), la base della futura difesa europea. Qui un articolo per approfondire.

Porterà a un esercito europeo? La strada è ancora molto lunga per arrivare fin lì, ma presto l’intenzione messa nero su bianco ieri si trasformerà in progetti concreti.

Un primo storico passo. Quasi nessuno se ne è accorto. Ma vuoi

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Sulla Grecia

Ieri ho scritto su Facebook un post dal tono volutamente sarcastico sulla questione della Grecia, dell’elevatissimo rischio default e quindi uscita dall’euro. In molti hanno apprezzato e quindi condiviso il senso del post, ma tanti altri non hanno né gradito il tono usato né condiviso il messaggio di fondo.
Sul tono usato ho già scritto in un commento a quel post che non era mia intenzione né offendere né irridere in alcun modo il popolo greco.

Ora vorrei spiegare la mia posizione, riassunta nel post sarcastico, ma

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Elezioni europee: le mie preferenze

Elezioni europee: le mie preferenze nella lista del PD andranno alla capolista Alessia Mosca e agli eurodeputati uscenti Patrizia Toia e Antonio Panzeri.

Insieme coniugano l’esperienza, il buon lavoro condotto, le capacità e l’innovazione; sono le migliori rappresentanza del nostro territorio milanese; costituiscono il senso dell’unità del partito intorno alla proposta di Matteo Renzi.

In bocca al lupo!

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Patto di stabilità: un mio intervento per Legautonomie

Lega Autonomie

Il patto di stabilità interno, introdotto nella nostra legislazione con la legge n. 448 del 1998, nasce dall’esigenza di far convergere le economie degli Stati membri dell’Unione Europea verso specifici parametri, cercando di tenere sotto controllo l’indebitamento netto degli enti territoriali.

Le regole fiscali, di fatto, hanno fissato i confini in termini di programmazione, risultati e azioni di risanamento all’interno dei quali i Paesi membri possono muoversi autonomamente.

L’Italia in questi anni ha fatto pesare enormemente gli effetti del patto di stabilità sui Comuni.

Legautonomie nazionale e l’agenzia Dire hanno redatto un focus d’approfondimento sul tema, chiedendo anche la mia opinione: qui gli interventi.
In questi giorni Governo ed Enti Locali stanno discutendo di tutto ciò, essendo arrivati ad un punto che è diventato oltremodo critico.
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Pensioni: consultazione europea

La parlamentare europea Patrizia Toia fa sapere che la Commissione europea ha da poco aperto una consultazione pubblica a livello europeo sui modi per garantire pensioni adeguate, sostenibili e sicure e sulle migliori possibilità che ha l’UE di sostenere gli sforzi nazionali in questo senso.

Il dibattito è ormai al centro delle discussioni, all’insegna del tema della riforma dei sistemi di welfare in Europa, anche perché l’invecchiamento della popolazione in tutti gli Stati membri ha posto i sistemi pensionistici esistenti sotto un’enorme pressione, accentuata dalla crisi economica e finanziaria. La Commissione ha infatti previsto che entro il 2060 il numero di pensionati in Europa raddoppierà rispetto a quello di quanti finanziano le loro pensioni.

Il documento di consultazione, un Libro verde, è un’iniziativa dei commissari Olli

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