Nuovo ospedale unico della Martesana: qualcosa già si muove

L’Assemblea dei Sindaci dell’Asl Milano 2 si è riunita il 7 ottobre per discutere (anche) del tema dell’ospedale unico della Martesana (a dimostrazione che la questione non è una fantasia del sottoscritto come qualcuno ha scritto in questi giorni commentando in rete il mio post precedente in materia).

La discussione è stata ampia e franca; sono intervenuti tutti i Sindaci delle città che ospitano presidi ospedalieri all’interno dell’ASL (Cassano d’Adda, Cernusco sul Naviglio, Gorgonzola, Melzo, Vaprio d’Adda, Vizzolo Predabissi), oltre ad altri Sindaci sensibili al tema trattato, nonché i Direttori Generali dell’Azienda Ospedaliera e e dell’Asl.

Pur con qualche distinguo non si è potuto che concordare che restare fermi nella posizione attuale rischia di deteriorare nel tempo la qualità dell’offerta sanitaria pubblica della nostra zona, poiché il Decreto Balduzzi ha posto una serie di vincoli agli standard con i quali sono offerti i servizi sanitari – in ordine alle dimensioni di reparti e funzioni – che nel medio e lungo penalizzerebbero le strutture ospedaliere esistenti, dimensionalmente insufficienti per continuare a garantire alcuni servizi.

Si è quindi deciso di far eseguire all’Asl un’indagine epidemiologica sul territorio della Martesana per accertare e verificare i dati che potrebbero suffragare la tesi di un unico ospedale nella Martesana.

Sulla base dell’indagine epidemiologica, se darà indicazioni utili, si procederà a scrivere un atto di indirizzo nel quale chiedere:

  • che si proceda al riassetto dei 5 ospedali della Martesana avviando le procedure per lo studio di fattibilità di un nuovo unico ospedale della Martesana, di terzo livello;
  • che si consideri il parziale riutilizzo delle strutture ospedaliere esistenti per ospitare servizi socio-sanitari mentre si ipotizzi la valorizzazione delle strutture non più riutilizzabili a tale fine;

il documento sarà sottoposto al voto dell’Assemblea dei Sindaci ed inseguito sottoposto al voto dei Consigli comunali delle città della Martesana: queste delibere saranno inviate al Presidente della Regione Lombardia perché si possa aprire un confronto.  

È chiaro che si dovrà fare anche un raffronto di merito tra spese e funzioni erogate, mettendo in comparazione quelle attualmente sostenute per i cinque ospedali esistenti sul territorio della Martesana e quelle ipotizzabili con l’avvio di un nuovo ospedale unico di terzo livello.

Sono soddisfatto di quanto deciso dall’Assemblea dei Sindaci: quanto avevo scritto – frutto delle riflessioni e del lavoro condotto nei mesi scorsi – hanno trovato pieno accoglimento fra i colleghi ed i dirigenti di Azienda Ospedaliera ed Asl.

È evidente che questa partita non può che essere nelle mani dei Sindaci e dei territori. Se attendiamo che sia la Regione a venirci a dire che ci farà un bel regalino donandoci un ospedale nuovo, passeranno ancora molti anni e non sarà cambiato nulla; anzi, il cambiamento ci sarebbe: ma in peggio, perché le condizioni nelle quale si opererà nei prossimi anni giocano a sfavore di ospedali della dimensione di quelli presenti nei nostri territori.

La partita è iniziata, e io, a nome della città di Cernusco sul Naviglio, ho intenzione di giocarla fino in fondo, nella consapevolezza che ci saranno tante difficoltà e che gli attori in gioco sono numerosi. Ma vale la pena fare lo sforzo di essere coraggiosi, lungimiranti e tentare di disegnare un nuovo assetto ospedaliero che possa meglio garantire la salute dei cittadini.

Eugenio

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