La locomotiva d’Italia ha i treni meno puntuali della penisola

Guardate questi grafici (sono dati pubblici, reperibili sul bilancio di Trenord, società di Regione Lombardia che  gestisce  il trasporto ferroviario regionale e sul sito di Trenitalia).

Mettono a confronto il servizio trasporto di Trenitalia Regionale con quello effettuato da Trenord in Lombardia.

Trenitalia fa registrare una puntualità media del servizio regionale di 6 punti percentuali migliore di Trenord, e di anno in anno un miglioramento delle performance sulla puntualità dei propri treni – frutto di una positiva azione svolta nella gestione della macchina industriale – mentre i nostri servizi lombardi fanno registrare in termini di puntualità (in senso ferroviario, cioè entro 5 minuti dall’orario previsto) i dati in assoluto PEGGIORI d’Italia, peggio che in tutte le regioni di ogni parte d’Italia.

Ma in ritardo non sono solo i treni, ma anche la Regione. Infatti nonostante questi risultati che tutti i giorni sono sotto gli occhi e sulla pelle dei nostri pendolari, solo nel settembre 2018 Regione Lombardia ha chiuso l’accordo quadro per il rinnovo della flotta, indispensabile per migliorare puntualità e qualità del viaggio, quando Ferrovie dello Stato aveva concluso la procedura già nel 2016.

Tutto ciò significa che il trasporto pubblico viaggia imperdonabilmente su binari diversi: sempre più puntuale nel resto d’Italia, sempre e costantemente in ritardo, quello di competenza della Regione Lombardia, teoricamente locomotiva d’Italia.

Occuparsi della cosa pubblica significa farsi carico prioritariamente della qualità della vita delle persone. E dall’efficienza del servizio di trasporti passa il miglioramento della qualità della vita di chi, ogni giorno, decide di utilizzare il trasporto ferroviario per muoversi, per ragioni di lavoro o studio o salute.

Regione Lombardia su questi temi ha dimostrato in questi anni non solo di non essere in grado di dare risposte concrete ai cittadini, ma di non considerare il trasporto pubblico e le esigenze dei pendolari come prioritarie.

È di tutta evidenza che senza un cambio di rotta, la Regione, così come il suo servizio trasporti, continuano e continueranno a lungo ad essere su un binario morto e in colpevole ritardo.

Il PD regionale – che questa settimana in tutte le provincie ha presidiato le stazioni ferroviarie incontrando pendolari delusi – sa quanto questo tema sia importante per i lombardi e crede che la soluzione dell’annosa vicenda delle inefficienze ferroviarie debba stare al centro dell’azione politica regionale.

Serve una gara di livello europeo per affidare la gestione del servizio ad un operatore in grado di effettuare i significativi investimenti necessari per migliorare il servizio e che Regione Lombardia non è evidentemente in grado di sostenere: fare peggio di Trenord – anche i dati lo dicono – in questo momento pare francamente impossibile.

Se il 18 novembre le primarie aperte mi eleggeranno segretario regionale del PD, questo sarà uno dei cavalli di battaglia della nostra opposizione.

 

Eugenio

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