Successo! Sono state approvate le norme sull’autismo per sostenere le startup sociali e favorire l’inclusione lavorativa.
La scorsa notte le Commissioni riunite Finanze e Lavoro del Senato hanno approvato l’emendamento che avevo presentato al decreto fiscale – che porta la firma anche di tutti i gruppi parlamentari presenti in Senato – e che prevede una novità assoluta nel nostro ordinamento, riconoscendo importanti sgravi fiscali e contributivi per tutte quelle imprese innovative che assumono, come dipendenti o collaboratori a qualsiasi titolo, lavoratori con disturbo dello spettro autistico, nella misura di due terzi del personale.
In particolare: per le start-up sociali gli utili d’esercizio saranno esenti per 5 anni dall’imposta sul reddito e dall’IRAP ed inoltre sarà concesso per un triennio un incentivo previdenziale nella misura del 70% della retribuzione mensile lorda dei lavoratori autistici. Per questi ultimi, la retribuzione non concorrerà alla formazione del loro reddito imponibile e per il periodo di lavoro avranno diritto alla contribuzione pensionistica figurativa.
Questo emendamento assorbe quasi completamente il disegno di legge che avevo costruito e presentato due anni fa, stando al fianco di realtà che tutti i giorni lavorano con personale autistico, come PizzAut e Tortellante.
Con questo voto si apre una pagina nuova: quanti hanno tracciato strade innovative vedranno sostenuto il proprio sforzo e la propria visione; potranno nascere con più facilità tante altre realtà che hanno come obiettivo l’inclusione sociale e lavorativa delle persone autistiche. E questo significa che per diversi ragazzi e le loro famiglie il lavoro potrà essere motivo di riscatto e dignità.
Inoltre sono convinto che questo sia solo l’inizio di un nuovo approccio all’inclusione: abbiamo aperto una via nuova che potrà ora essere implementata con il sostegno ad altre difficoltà (penso ad esempio alle persone down, ai carcerati).
Il fatto che tutti i partiti abbiano firmato e votato il mio emendamento – dimostrando che su certi temi non ci si divide – è un segnale assolutamente positivo per la politica e per i cittadini.
Devo dire grazie a tante persone per questo risultato: Nico ed Erika, Federico e Samantha, che mi hanno spronato in questo percorso; l’ufficio legislativo del Gruppo PD del Senato e il dirigente della Commissione Finanze per il supporto tecnico in fase di elaborazione del disegno di legge ed ora dell’emendamento; i colleghi ed i capigruppo che hanno sostenuto il disegno di legge prima e l’emendamento poi; il Ministro del Lavoro Andrea Orlando per aver creduto in questa misura; il suo ufficio legislativo e chi lo guida per aver supportato con tenacia il percorso dell’emendamento; la Presidente della Commissione lavoro Susy Matrisciano per aver incardinato il disegno di legge; il Presidente della Commissione Finanze Luciano D’Alfonso per aver sostenuto l’emendamento anche quando pareva che per ragioni tecniche potesse essere stralciato; la mia capigruppo Simona Malpezzi per avermi dato tutto il sostegno possibile. Infine un grazie alla Presidente del Senato, Casellati, che due anni fa, accogliendo la mia proposta di ospitare in Senato una cena con i ragazzi autistici di PizzAut e Tortellante, ed avendo autorevolmente presenziato a quella serata, ha implicitamente dato il via al percorso che ha portato a questo risultato. E grazie a Francesco, che è stato importante perché quella cena si potesse tenere con la presenza della seconda carica dello Stato.
Forse non tutti possono capire l’importanza e la portata di questo risultato: io so che è molto significativo per diversi italiani e per le loro famiglie, so che accenderà nuove speranze e nuovo progetti, so di aver faticato tantissimo per raggiungerlo, e so che è un risultato che dà senso al mio stare in Parlamento, che traguarda l’onore che vivo nel poter essere seduto sugli scranni di Palazzo Madama.
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