crisi economica

11 settembre. Dove eravamo. Dove saremo.

L’11 settembre di 10 anni fa appresi la notizia degli aerei contro le torri gemelle mentre mi trovavo nel mio ufficio in banca: il responsabile del settore finanziario venne ad avvisarmi che prima un aereo e poi un altro erano precipitati sulle twin towers della Grande Mela. Un forte brivido ed una grande apprensione. Poi le notizie dal Pentagono e dalla Pennsylvania. La voglia spasmodica di sapere cosa stava accadendo e rientrato a casa gli occhi incollati alla tv. Ricordo le terrificanti immagini del crollo delle torri. Il dolore per quelle vite spezzate. E l’incredulità e lo sgomento per le rivendicazioni di quei folli gesti.

Credo che

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Spiegare in breve il patto di stabilità (e i problemi dei Sindaci e della crescita del Paese)

Domani si terrà l’annunciata protesta dei Sindaci contro i contenuti della manovra-bis di ferragosto che penalizzano enormemente i Comuni e quindi i cittadini. Tra le ragioni della protesta c’è anche la richiesta di rivedere il patto di stabilità, uno strumento voluto dall’Unione Europea per controllare le rispettive politiche di bilancio, al fine di mantenere fermi i requisiti di adesione all’euro; ogni Stato membro ha poi declinato le modalità per garantire gli obiettivi.

Spesso, soprattutto negli ultimi mesi, i media hanno parlato dell’insoddisfazione dei Sindaci per il patto di stabilità che attualmente è in essere. Ma cosa esattamente sia il patto d stabilità, la

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La crisi e le pensioni: serve più coraggio

Open Spending analizza la spesa pubblica dei Governi del mondo, mettendo a disposizione i dati per tutti i cittadini: un modo per conoscere con trasparenza ed esattezza come vengono impegnati i soldi pagati in tasse e imposte.

In questa interessante analisi degli esperti del portale sono raccolti i dati della spesa pubblica italiana tra il 1996 e il 2008 (cliccando sui rettangoli è possibile visualizzare il dettaglio regionale): e analizzando questi dati appare di tutta evidenza la mole enorme di risorse utilizzate per le pensioni. Nella crisi nera nella quale l’Italia si trova a causa dei propri conti pubblici, come si fa a non intervenire

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Macelleria sociale

Nelle sue “Considerazioni filali” il Governatore della Banca d’Italia Mario Draghi non ha utilizzato troppi giri di parole denunciando l’evasione fiscale: «macelleria sociale – ha detto Draghi – è una espressione rozza ma efficace: io credo che gli evasori fiscali siano i primi responsabili della macelleria sociale». Il Governatore di Bankitalia ha ricordato che se l’Iva fosse stata sempre regolarmente pagata, il rapporto tra il debito pubblico e il prodotto interno lordo dell’Italia sarebbe tra i più bassi dell’Unione Europea. Tanto per dare qualche dato, tra il 2005 e il 2008 il 30% della base imponibile dell’iva è stato evaso: in termini di gettito sono oltre 30 miliardi l’anno, 2 punti di Pil.

Bene la denuncia di Draghi. Sull’evasione fiscale si deve e si può fare di

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