Villa Alari Visconti e le Giornate del Patrimonio

In questi giorni, in occasione delle Giornate del Patrimonio, si è tornati a parlare di Villa Alari: c’è stato chi ha pensato che, non avendo inserito la dimora nobiliare nel tour delle visite, snobbassimo questo importante monumento cittadino.

Sorvolo sulle ridicole considerazioni; Villa Alari è un bene prezioso, ma anche tanto delicato. Già venerdì scorso, ad ogni modo, avevo risposto su Facebook alla “provocazione”.

In questi giorni sono stati completati alcuni lavori di manutenzione sul tetto dell’edificio (vedi foto a destra), per sostituire tegole rotte e per sanare possibili infiltrazioni che con il tempo rischiano di deteriorare il corredo di affreschi sui soffitti a volta della Villa.

Le indagini condotte non hanno evidenziato particolari criticità, ma è sempre meglio prevenire che curare…

È invece in corso di sistemazione – dopo aver ottenuto le necessarie autorizzazioni dalla Sovrintendenza per poter intervenire – il distacco di affresco verificatosi questa estate, come si vede nella foto qui a sinistra. Certo è che nel 2006 sarebbe stato molto più opportuno che l’Amministrazione comunale allora in carica acquisisse la Villa Alari in uno stato di conservazione migliore di quello ereditato, o perlomeno sarebbe stato opportuno accertarsi con adeguate valutazioni e perizie quale fosse il reale stato di conservazione e quali interventi manutentivi e conservativi fossero necessari. E verificare se le risorse economiche disponibili fossero sufficienti per intervenire. Tutto ciò non venne fatto, anzi, si spacciò l’informazione che con poche centinaia di migliaia di euro la Villa sarebbe stata sistemata.

Non è così.

Il distacco di affresco avvenuto questa estate è frutto, a detta delle restauratrici, di infiltrazioni molto datate, oltre che di una non ottima qualità dell’intonaco (che ha più di 250 anni). Ma le storiche infiltrazioni evidentemente non son state segnalate quando la Villa è diventata proprietà comunale.

Ora – in attesa di una sua definitiva destinazione e sistemazione – stiamo intervenendo su ciò che necessario e importante fare, come appunto le sistemazioni del tetto e dell’intonaco del’affresco sopra lo scalone d’onore.

Certo è che per poter fare un intervento complessivo e risolutivo che ridoni alla Villa Alari tutto il suo antico splendore occorrono molti soldi: non qualche centinaio di migliaio di euro – come qualcuno aveva sostenuto – ma qualche milione di euro! Che il Comune non ha e comunque – per i vincoli del patto di stabilità – non è in grado di poter spendere. Ragione per cui sarà importante trovare una partnership con uno o più privati. Stiamo lavorando per questo, per garantire alla Villa Alari le risorse necessarie per la sua sistemazione e nuova funzionalità.

Per tornare alle Giornate del Patrimonio, Villa Alari non è stata inserita nel tour di visite poiché è ancora area di cantiere per gli interventi privati che si stanno svolgendo sulle ali prospicienti la via Cavour e che interessano parte della corte d’onore; ed inoltre perché l’intervento di consolidamento dell’intonaco dell’affresco sopra lo scalone d’onore ha reso necessario il montaggio di un’impalcatura che occupa tutto lo scalone stesso, come si può vedere nella foto qui a destra: ragioni di sicurezza hanno quindi consigliato di evitare il passaggio. E far visitare solo il pian terreno della Villa senza salire al primo piano sarebbe stato un vero peccato.

Tralascio la considerazione relativa al fatto che se l’itinerario organizzato per la Giornata del Patrimonio ha occupato oltre un ora e mezza di visita guidata, quanto sarebbe durata se avessimo aggiunto anche la Villa Alari Visconti? 😉

Certamente per il prossimo anno – a lavori in corso ultimati – la Villa potrà essere nuovamente visitata.

Intanto, però, le Giornate del Patrimonio, pur senza la Villa Alari Visconti, hanno fatto registrare uno straordinario successo: i molti visitatori hanno apprezzato i tesori di Villa Biancani Greppi, del Santuario di Santa Maria Addolorata e di Villa Rovida Carini Gervasoni (qui un po’ di foto delle visite), raccontati e spiegati dalle preparatissime ed apprezzatissime guide del FAI.

Il prossimo anno presenteremo altri tesori del nostro patrimonio cittadino.

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Eugenio

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