Anche il Comune di Cernusco sul Naviglio – con deliberazione della Giunta comunale, daottata il 19 febbraio scorso – ha aderito al “Manifesto dei Sindaci per la legalità contro il gioco d’azzardo”, promosso da Legautonomie Lombardia e da Terre di Mezzo e frutto di un percorso proposto e portato avanti dalla Scuola delle Buone Pratiche
I numeri e le conseguenze del gioco d’azzardo
- 100 miliardi di fatturato, 4% del PIL nazionale, la 3° industria italiana, 8 miliardi di tasse (Pavia, una sorta di “Las Vegas italiana”, spende nel gioco d’azzardo ben 3.000 euro pro capite).
- 12% della spesa delle famiglie italiane, 15% del mercato europeo del gioco d’azzardo, 4,4% del mercato mondiale, 400.000 slot-machine, 6.181 locali e agenzie autorizzate.
- 15 milioni di giocatori abituali, 3 milioni a rischio patologico, circa 800.000 i giocatori già patologici.
- 5-6 miliardi l’anno necessari per curare i dipendenti dal gioco patologico.
Sono i numeri del gioco d’azzardo lecito che sta distruggendo le persone, le famiglie, le comunità. Il gioco d’azzardo sottrae ore al lavoro, alla vita affettiva, al tempo libero, e produce sofferenza psicologica, di relazione, educativa, materiale, di aspettativa di futuro. Altera i presupposti morali e sociali degli Italiani sostituendo con l’azzardo i valori fondati sul lavoro, sulla fatica e sui talenti Sono a rischio la serenità, i legami e la sicurezza di tante famiglie e delle nostre comunità.
Spesso intorno ai luoghi del gioco d’azzardo si organizza la microcriminalità dei furti, degli scippi e dell’usura, ma anche la criminalità organizzata. Il gioco d’azzardo lecito è materia statale, e i Sindaci non hanno alcun potere regolativo, ispettivo, autorizzativo.
I Comuni, attraverso il “Manifesto per la legalità contro il gioco d’azzardo”, hanno deciso di alzare la voce contro lo Stato biscazziere che lucra sul gioco d’azzardo, contro le leggi schizofreniche che riconoscono la legalità delle macchinette mangiasoldi ma anche le malattie da dipendenza che provocano (il Decreto Balduzzi ha riconosciuto la ludopatia – o meglio, il GDP, Gioco d’Azzardo Patologico – tra i livelli essenziali di assistenza, ma le spese non sono a carico dello Stato), contro quel mondo oscuro che ci ruota intorno, territorio della criminalità organizzata che gestisce usura e riciclaggio di denaro sporco. Un documento con il quale si chiede:
- prima di tutto una nuova legge nazionale;
- che sia consentito ai Sindaci il potere di ordinanza per definire l’orario di apertura delle sale gioco e per stabilire le distanze dai luoghi sensibili;
- che sia richiesto ai Comuni e alle Autonomie locali il parere preventivo e vincolante per l’installazione dei giochi d’azzardo.
Oggi i Comuni non hanno mezzi per contrastare il dilagare delle sale gioco e delle slot che invadano i bar sino al più sperduto paese. Chi ci ha provato si è visto bocciare le ordinanze dal TAR.
Oggi serve una regolamentazione dell’offerta e il contenimento dell’accesso, con un’adeguata informazione sull’attività di prevenzione e cura dei giocatori patologici.
Fenomeni registrati a proposito del gioco d’azzardo patologico
- Persone, famiglie che perdono tutto ciò che hanno: lavoro, casa, risparmi; conseguenti litigi, rotture, vergogne, anche tentativi di suicidio;
- famiglie che usano per il gioco d’azzardo i finanziamenti dei contributi pubblici che ricevono per la scuola dei figli, l’affitto, le cure;
- famiglie che non pagano le spese condominiali, rischiando – e subendo – la chiusura dell’erogazione del gas, e quindi del riscaldamento domestico;
- persone sotto scacco degli usurai da cui hanno avuto in prestito i soldi per giocare;
- genitori, madri e padri, che vanno a giocare portando con sé i bambini;
- persone che, stimolate da un desiderio irresistibile e irrefrenabile del giocare d’azzardo, sottraggono ore al lavoro, alla vita affettiva e di relazione, al tempo libero;
- persone che per giocare mettono in atto azioni illegali, quali l’appropriazione indebita, la truffa, il furto;
- persone che dietro l’inseguimento di una vincita – che sanno sarà sempre molto inferiore a quanto giocato – stravolgono i fondamenti ai quali sono stati educati e sui quali è costruita la nostra società: il lavoro, la fatica, i talenti.
Per tutte queste ragioni anche il Comune di Cernusco sul Naviglio si unisce alle molte Amministrazioni locale che vogliono dallo Stato una nuova legislazione in materia, per avere più poteri come Sindaci per gestire questo fenomeno dai molteplici risvolti.
3 Comments
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[…] chiedo che senso abbia fare campagne #noslot su Twitter, raccolta firme e dirette tv se poi si votano in Senato provvedimenti di questo tipo? Mi […]
Un comune opera per limitare il gioco d’azzardo? Lo Stato lo penalizza #noslot | robertocodazzi.it 10 anni ago
Kuda,
non si può che concordare con la tua analisi, ma si torna sempre alla radice: per chi ha scritto il pareggio di bilancio in costituzione e ha sottoscritto il fiscal compact, evidentemente i problemi finanziari contano più della salute, dell’istruzione, della cultura…
Finchè non ripudiamo queste regole, queste saranno le conseguenze.
Inutile scandalizzarsi quando il governo raggranella soldi senza guardare in faccia nessuno. Chiediamoci PERCHE’ siamo costretti a grattare il fondo da 20 anni a questa parte.
Ugo 10 anni ago
Se è così, chi ci governa ha una visione strabica della Costitiuzione. Rispettata quando parla di pareggio di bilancio (che a ben vedere non sarebbe neanche materia costituzionale…) e mandata bellamente in malora in altri articoli. Diciamo allora che viene rispettata quando parla di pareggio di bilancio perché sono altri che ci obbligano a rispettarla. Gli stessi “altri” che ci chiedono di violarla su altri punti. Con la benedizione (incredibile!) di sindaci e sindacati.
Vincenzo 10 anni ago
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