Un anno fa, il 7 maggio 2012, si chiudevano le urne del primo turno elettorale per l’elezioni del Sindaco e del Consiglio comunale di Cernusco sul Naviglio e nel pomeriggio, dai primi dati dello spoglio, fu subito chiaro che avremmo (stra)vinto le elezioni: con il 54,42% fummo riconfermati alla guida della città.
Un giornata ed una serata di gioia e di festa, che il bel video di Ugo (qui sotto) permette di ricordare.
Un risultato straordinario, che ci ha permesso – il giorno dopo – di riprendere il cammino quotidiano, amministrando la città secondo gli impegni presi con gli elettori.
Quello che ci lasciamo alle spalle è stato un anno denso e complesso, dove le difficoltà dettate dalle scelte fatte a livello nazionale hanno sempre più creato problemi ai Comuni e quindi anche alla nostra azione. Ma proseguiamo tenaci e con passione, consapevoli della fiducia e della responsabilità che moltissimi cittadini ci hanno affidato di nuovo; i risultati non mancano e abbiamo davanti a noi ancora molto tempo per completare il progetto che abbiamo proposto alla città e che siamo impegnati ad attuare. Tra pochi giorni, in un’assemblea pubblica, ne daremo conto.
1 Comment
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Un bel ricordo, ma mi sia permessa una precisazione.
Le “scelte fatte a livello nazionale” non sono state a quel livello, bensì a livello di commissione europea. Riprendo testuale da un articolo di Repubblica la famigerata “letterina” recapitata all’allora governo Berlusconi:
“Non riteniamo che il contesto economico assicuri il raggiungimento del pareggio di bilancio entro 2013, servono pertanto misure addizionali per raggiungere gli obbiettivi sui conti pubblici (debito e deficit, ndr) nel 2012 e 2013. Sono già state pianificate nuove misure e se sì, quali? Ci saranno ulteriori tagli alla spesa pubblica?”.
Ecco, diciamo le cose come stanno.
I tagli erano chiesti da Bruxelles, l’allora PdC non li voleva. Infatti arrivò Monti a eseguire tali desideri. Gli effetti desiderati (pareggio del bilancio nel 2013) ovviamente sono stati ampiamente mancati (deficit oggi previsto al 2,4%; 2,9% con il decreto sui debiti della pubblica amministrazione).
Sarebbe ora di dare a Cesare quel che è di Cesare.
Ugo 10 anni ago
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