Primarie PD lombardo: voglio un partito federato

Sono stati giorni intensi, ricchi di confronto, chiamate, chiacchierate e incontri.

Ho deciso di accogliere la richiesta che Sindaci, amministratori locali, esponenti locali e nazionali del mio partito hanno avanzato chiedendomi di candidarmi alla segreteria regionale del Partito Democratico.

Il prossimo 18 novembre il PD lombardo sceglierà il suo nuovo segretario regionale: le aspettative di cambiamento affrontano una partita per nulla facile e so altrettanto bene che le lacerazioni che hanno attraversato il PD vanno sanate.

Voglio incarnare i temi e le questioni che stanno a cuore a tantissimi elettori democratici: l’idea di procedere sulla strada della costruzione di un partito federale, aperto, capace di sollecitare il coinvolgimento degli elettori il più possibile, anche con forme nuove. Che poi sono le idee fondanti del PD: le sconfitte elettorali non le hanno rese inservibili, anzi, ci hanno detto che dobbiamo rafforzarle.

Voglio dunque mettere al centro del dibattito congressuale e della mia piattaforma questi temi, che fuggono dalle logiche correntizie e che parlano sia ai cittadini che agli iscritti:

  • Un nuovo partito federato, che si faccia carico in maniera responsabile delle istanze del nord e dei temi dell’autonomia: è sempre più indispensabile parlare al mondo del lavoro e dell’impresa e qualificarci per quel soggetto politico che può davvero occuparsi e curarsi di loro, dell’innovazione, della sostenibilità, della concorrenza, della professionalità; un partito territoriale, federato al PD nazionale, può certo meglio interpretare le esigenze della nostra gente;
  • Candidature decise sul territorio: ridare valore al radicamento e alla rappresentanza; farlo con un soggetto politico federato ma autonomo è fondamentale per rimotivare la nostra base;
  • Sindaci e Amministratori: la loro (nostra) grande esperienza e competenza va davvero valorizzata ed utilizzata per costruire un progetto di Governo regionale più corrispondente alle esperienze e alle aspettative di chi quotidianamente ci rappresenta ed opera con fatica; sono stato Sindaco della mia città per dieci anni, per due anni ho ricoperto la carica di vice Sindaco della Città metropolitana di Milano, sono stato attivo in ANCI: so bene quanto sia fondamentale portare nella segreteria regionale di un partito le idee, i contributi e i progetti di chi è sempre sul territorio (Giorgio Gori ha sapientemente tracciato questo solco, che non va abbandonato e va anzi approfondito);
  • Lombardia perno d’Europa: mentre il Governo M5S-Lega vuole portare l’Italia alla deriva e all’isolazionismo, fino forse a pensare all’uscita dalla UE, la Lombardia – per le capacità innovative – sa bene di essere profondamente inserita nella dinamica internazionale: è il motore d’Italia ed uno dei motori europei, un perno irrinunciabile;
  • Sfida Regione Lombardia: è importante valorizzare e supportare l’azione di opposizione e di proposta dei Consiglieri regionali, perché è da essi e con essi che bisogna cominciare da subito a costruire l’alternativa alla guida della Lombardia; i temi ambientali (con la necessità di assumere misure che sappiano davvero migliorare l’aria che respiriamo e sappiano garantirci uno sviluppo sostenibile) e delle infrastrutture (che significa trasporto pubblico e migliorare i servizi per i pendolari) dovranno essere al centro dell’attività dei prossimi anni, a tutti i livelli, perchè chi ha governato la Regione negli ultimi venticinque anni ha fallito su questi temi;
  • Scadenze elettorali prossime: la scadenza amministrativa 2019 è importante perchè andranno al voto molti Comuni e il PD Lombardo dovrà essere al finaco dei propri Amministratori; altrettanto importante la scadenza 2021 che vedrà coinvolta Milano, con il suo valore simbolico, e che andrà curata e sostenuta con ogni forza, non lascando solo l’impegno del Sindaco Sala, della sua Amministrazione e della nostra Federazione.

Ora per il PD è giunto il momento di archiviare i litigi: dobbiamo smettere di vivere in un congresso perenne; occorre invece definire attraverso il congresso e la scelta del segretario quale debba essere la linea politica dei prossimi anni, facendo diventare il PD lombardo un motore politico che sappia dare forza ai territori e alla nostra azione.

Mi metto quindi in gioco su queste basi: conosco i miei limiti, ma so anche di avere carte da giocare e soprattutto di avere intorno una bella comunità di persone appassionate e con le idee chiare.

È una sfida che affronto sapendo di non rappresentare me stesso, ma una storia ed una comunità politica importanti, con idee e progetti concreti che vorrei rappresentassero, per i prossimi anni, un nuovo cammino da condividere insieme.

L’impegno ce lo metto fino in fondo!

 

PS: avrò bisogno dell’aiuto di molti per entrare nei territori e nei circoli: chi vuole dare una mano può scrivere a blog@eugeniocomincini.it.

Eugenio

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