politica

Election day? Sì, grazie

Dalla “Diretta” di Repubblica  sul voto attingo questa proposta del Ministro Calderoli:

Roberto Calderoli, ministro per la semplificazione normativa propone – tra il serio e il faceto, ma “più serio che faceto”, ha precisato – la sua idea di “election day vero”, che di fatto imporrà di votare ogni 5 anni tutto insieme, allineiamo tutte le consultazioni elettorali con quelle europee, così in quel giorno mandiamo i cittadini a votare tutto. Risparmiamo soldi, i ragazzi non perdono la scuola e l’affluenza sarà alta”. Poi conclude: “Non ne ho ancora parlato con Berlusconi, ma secondo me gli piacerà”.

Io – una vota tanto – sono proprio d’accordo con il Ministro! Così l’Italia si toglie l’assillo del voto ogni anno e chi vince le elezioni (ad ogni livello) può governare in attesa

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Energie rinnovabili: perchè crederci

La pubblicità televisiva di un’azienda energetica recita: “Ci hai mai pensato? Ogni volta che scegli un’energia scegli se rispettare l’ambiente oppure no. Pensaci!” Personalmente ci penso spesso e vorrei che ci pensasse di più anche chi governa il nostro Paese.

Chi ha avuto modo di seguire la puntata di ieri sera di Presa Diretta su Rai3, come ha fatto il sottoscritto, è probabile che sia andato a dormire sconfortato e quest’oggi non sia proprio in forma… Sconfortato perchè viene da chiedersi: ma in che razza di Paese viviamo?! Mentre la Germania ha deciso di abbandonare l’energia nucleare  entro il 2030 a favore di maggiori investimenti

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Urca! Povero Lambro, povero Po…

Dal sito di Pippo Civati, Consigliere regionale del PD , martedì, marzo 02, 2010:

Lambro: l’onda nera si poteva fermare

Comunicato stampa. Petrolio nel Lambro: la marea nera poteva essere fermata a Melegnano. Chi ha dato l’ordine di aprire la paratia? Comunicazione urgente a Formigoni di Civati e Monguzzi. «Il disastro poteva essere fermato a Melegnano, nel pomeriggio del 23 febbraio. Se non fosse stata abbassata la paratia mobile nel comune a sud di Milano, si sarebbe potuta bloccare in tutto o in gran parte la marea nera, fuoriuscita nella notte dello stesso giorno dalla Lombarda Petroli di Villasanta, che invece ha poi proseguito pressoché indisturbata la sua corsa lungo il Lambro e poi in un ampio tratto del Po». Lo dichiarano Giuseppe Civati e Carlo Monguzzi, Consiglieri

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Una scelta europea preoccupante

La Commissione europea ha adottato un provvedimento che mi preoccupa: ha dato il via libera – per la prima volta – alla coltivazione di prodotti agricoli geneticamente modificati. È da oltre un decennio che si discute e si pongono dubbi sulla natura di queste coltivazioni. Io resto contrario alle mutazioni genetiche: faccio parte di quelli che amano Slow Food e che difendono i buoni sapori (genuini!) della nostra terra. Interessante l’intervento sugli OGM fatto da Petrini di alcuni giorni fa.

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RAI: di tutto, di più. Ora meno…

Questa sera alle 20, presso la sede RAI di Roma in via Teulada 66, si terrà una manifestazione di protesta contro la decisione presa dal Consiglio di Amministrazione dell’azienda di oscurare l’informazione politica durante tutta la campagna elettorale. Un Paese normale non può accettare queste scelte! Viene da chiedersi: ma l’Italia è un Paese normale? Non potrò presenziare fisicamente al presidio che si tiene a Roma, ma sarò politicamente là con lo spirito, la mente e il cuore.

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Domeniche a piedi e smog

Oggi alcune città del nord Italia hanno organizzato il blocco del traffico a causa del perdurare delle polveri sottili sulla Pianura Padana. Come molti sanno, l’iniziativa produce effetti scarsissimi sugli inquinanti. Io ho deciso di non aderire al blocco: pur comprendendo il valore simbolico dell’iniziativa, ritengo che i disagi causati ai cittadini impongano grande attenzione prima di chiudere al traffico le nostre strade.

Il tema dello smog resta però rilevante e sono sempre più necessari interventi strutturali, cioè destinati a produrre significativi e duraturi miglioramenti. Ma sembra latitare la voglia di assumere scelte che vadano in questa direzione.

In una lettera che ho inviato a Sergio Chiamparino, Presidente nazionale dell’Associazione dei Comuni italiani nonché Sindaco di Torino, ho rappresentato il mio punto di vista. Ecco il testo della lettera qui di seguito:

Caro

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