Si è chiusa una giornata straordinaria di grande festa per la città: la partecipatissima inaugurazione della Nuova Filanda ha riconsegnato a Cernusco una rinnovata struttura storica, che nel centro del centro della città costituisce il luogo dove tessere nuove relazioni sociali. Ora la Nuova Filanda è di tutti: vivetela, fatela vostra!
Sono contento di quanto abbiamo vissuto oggi insieme: spesso essere amministratore pubblico è una gran fatica, ma giornate come queste ti ripagano di tante situazioni e momenti difficili.
Qui di seguito una carrelata di immagini per ricordare questo giorno di festa per la città: un fotoracconto che fa sintesi della giornata inaugurale.
Qui di seguito la sintesi di quanto ho detto in mattinata all’inaugurazione della rinnovata struttura.
Ci sono voluti 30 anni, dalla lungimirante acquisizione dell’area – dall’allora proprietà Sapici – perche il Comune potesse chiudere questa “partita”.
Ricordo di essere entrato la prima volta in questo storico edificio nel lontano 1989: avevo 16 anni e come molti cernuschesi venni a curiosare alla festa di un partito che aveva organizzato lì dentro la propria manifestazione. Già allora si discuteva di cosa fare di quello storico stabile… Sono passati da quella “prima volta” 24 anni…
È stato un percorso lungo, faticoso, che ha impegnato molte Amministrazioni comunali succedutesi in tutti questi anni: ognuna ha portato un contributo alla soluzione; noi abbiamo dato un’accelerata decisiva: una scelta sulla destinazione degli spazi chiara, le risorse necessarie, una modalità di lavoro innovativa, la programmazione adeguata per realizzare il tutto. Abbiamo scelto di installarvi servizi per la famiglia, i bambini, gli anziani e i giovani, con un luogo di incontro e intrattenimento affacciato sul parco Trabattoni, anch’esso rinnovato.
La vecchia Filanda era luogo di lavoro, di socialità, dove si tesseva la seta: oggi nella Nuova Filanda vengono e verranno tessute nuove relazioni sociali, come ho già avuto più volte modo di scrivere e dire.
C’è un connubio fra tradizione e modernità che è evidente anche nelle architetture della profonda ristrutturazione (per la quale ringrazio l’arch. Giovanni Masciadri): ci sono gli elementi portanti della struttura, ma anche molte trasparenze, quasi un invito allo scambio e alle condivisione dello spazio, delle culture, dei saperi.
C’è anche presente l’installazione artistica permanente intitolata “Il filo femminile della memoria”, che rappresenta un altro elemento di connessione tra passato – quelle delle filandère – e la presente rinnovata presenza sociale.
Il lavoro fatto è frutto dell’azione di molti e non posso non ringraziare tutti quelli che si sono spesi – da un punto di vista politico e tecnico – per raggiungere questo importante risultato: ai ringraziamenti alle Amministrazioni precedenti per quanto hanno fatto di loro competenza, aggiungo i ringraziamenti a tutti i miei Assessori e alla maggioranza che mi ssostiene, con i quali abbiamo lungamente discusso – e poi deciso – sul da farsi; ringrazio tutti i tecnici comunali ed affidatari del progetto, per la competenza e la passione che hanno messo nella realizzazione; ringrazio le Associazioni e le cooperative che hanno partecipato al pre-bando e al bando per la coprogettazione; ringrazio l’ATI che ha accettato la sfida del nostro bando di gestione in coprogettazione aggiudicandosi la gara.
Questa è una sfida innovativa vinta: abbiamo creato un percorso capace di coinvolgere altri soggetti nell’elaborazione del progetto, impegnando risorse pubbliche, coinvolgendo attivamente il terzo settore e conquistando anche l’impegno di un privato.
Non nascondo di essere contento ed emozionato: essere Sindaco e Amministratore pubblico oggi è una grande fatica perché i mezzi che abbiamo a disposizione sono ridotti e gli impedimenti aumentano; ma essere Amministratore pubblico – per me e per tutte le persone con me impegnate nella gestione della nostra città – significa occuparsi di cose concrete, anche come la Filanda: significa voler bene alla propria città e lavorare perché gli spazi e servizi aumentino e migliorino.
Siamo nel centro del centro città: l’augurio che faccio a tutti – cittadini e gestori – è che questo luogo stia anche nel cuore dei cernuschesi, vivendolo e promuovendolo.
Viva la Filanda!
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