Torno ora da una serata straordinaria. Salvatore Borsellino (fratello del magistrato Paolo ammazzato dalla mafia nel 1992) e Giacchino Genchi (già vice questore aggiunto a Palermo e collaboratore di Paolo Borsellino e Giovanni Falcone) hanno parlato per circa tre ore alle tantissime persone riunite al centro Card. Colombo (sala stracolma, incontro videotrasmesso nella sala attigua – piena rasa -, persone raccolte sulle scale ad ascoltare, tanto che non è stato più possibile per nessuno entrare). Hanno parlato di
responsabilità
Purchè si faccia presto…
Leggo che Calderoli sta avanzando la proposta di sostituire i diversi balzelli comunali con una nuova unica imposta che consenta ai Comuni di finanziare in modo autonomo le proprie scelte.
Non aspettiamo le calende greche per giungere ad una definizione di questo importante aspetto del federalismo fiscale! Serve agire in fretta e mettere i Comuni nella condizione di poter operare e i Sindaci di potersi assumere fino in fondo le proprie responsabilità di fronte ai cittadini. Se si aspetta ancora un pò, dopo aver consegnato la fascia, riconsegneremo anche l’incarico…
Una nuova cultura economica
Sul Foglio di Ferrara di quest’oggi, alla pagina I, c’è un’interessante colloquio con Stefano Fassina, responsabile del settore economia e lavoro del PD. Ne emerge per il nostro partito l’esigenza di progettare una nuova cultura economica, “capace di essere una sintesi perfetta delle nostre tradizioni e una buona rielaborazione delle esigenze dell’elettorato”. Le linee guida di questa strategia sono: tagliare la spesa pubblica, rivoluzionare il fisco (diminuendo la pressione fiscale), approvare il federalismo fiscale.
Una presa di posizione chiara che richiama il partito ad una assunzione di responsabilità. Non si può andare sempre contro, bisogna saper elaborare delle proposte per incalzare chi governa. E qualche volta si può anche andare d’accordo con chi guida il Paese.
Nell’articolo tante buone idee. Ora attendiamo il dibattito. Da parte mia dico che
Ricordando Chernobyl
Esattamente 24 anni fa come oggi avveniva l’incidente alla centrale nucleare di Chernobyl. Nonostante quell’incidente non sia rimasto il solo (leggi qui), l’Italia ha deciso di intraprendere la strada di realizzare (nuove) centrali nucleari. Di poco fa l’annuncio dell’accordo tra Italia e Russia per accelerare i tempi di realizzazione del primo impianto entro tre anni. Quanto meno si è scelta la data sbagliata per annunciare l’intesa…
Emergenza Uboldo?
Ieri sera presso il Teatro Agorà si è tenuta la cerimonia per la consegna all’Ospedale Uboldo di una nuova MOC, donata grazie alla raccolta fondi promossa dal “Centro Ricerche e Studi dott. Gianni Mori”. In una sala strapiena c’è stato modo di ringraziare tutti quelli che si adoperano per il miglior funzionamento dell’Ospedale.
Ho colto questa occasione per esprimermi sull’attualità di questi giorni, circa le polemiche che hanno coinvolto l’Uboldo per la morte di una bambina di origine nigeriana, con accuse di mancata e ritardata assistenza per razzismo.
Intervista alla Gazzetta
Quest’oggi sulla Gazzetta della Martesana è possibile leggere l’intervista che ho rilasciato a proposito dell’uscita (mediatica) fatta dai Federalisti Cernuschesi la scorsa settimana. Riporto qui sotto domande e risposte dell’intervista.
1) L’assessore Claudia Mandelli ha protocollato le sue dimissioni: i Federalisti sono fuori dalla Giunta. E se ne vanno sbattendo la porta, criticando la politica della sua Amministrazione. Che cosa risponde?
Per la verità l’Assessore Mandelli non ha protocollato le dimissioni: è il suo gruppo che ha dichiarato che l’esperienza è terminata. Ma, stante quanto ho letto (“Noi
Un anno dal terremoto d’Abruzzo
Ad un anno dal terremoto che alle 3 e 32 del 6 aprile 2009 devastò L’Aquila e parte dell’Abruzzo, sono iniziate le commemorazioni e le iniziative per non dimenticare quella tragedia, le 308 vittime e le tante necessità dei sopravissuti e sfollati.
La volontà è quella di mantenere alta l’attenzione dell’opinione pubblica su questa tragedia che resta ancora una ferita aperta, che sanguina. La risposta di solidarità degli italiani è stata alta, forte, sensibile: ma c’è ancora molto da fare ed è importante continuare a far sentire la propria vicinanza a quella terra, a quelle persone. Nonostante parte degli sfollati siano temporaneamente sistemati negli
Election day? Sì, grazie
Dalla “Diretta” di Repubblica sul voto attingo questa proposta del Ministro Calderoli:
Roberto Calderoli, ministro per la semplificazione normativa propone – tra il serio e il faceto, ma “più serio che faceto”, ha precisato – la sua idea di “election day vero”, che di fatto imporrà di votare ogni 5 anni tutto insieme, allineiamo tutte le consultazioni elettorali con quelle europee, così in quel giorno mandiamo i cittadini a votare tutto. Risparmiamo soldi, i ragazzi non perdono la scuola e l’affluenza sarà alta”. Poi conclude: “Non ne ho ancora parlato con Berlusconi, ma secondo me gli piacerà”.
Io – una vota tanto – sono proprio d’accordo con il Ministro! Così l’Italia si toglie l’assillo del voto ogni anno e chi vince le elezioni (ad ogni livello) può governare in attesa
Urca! Povero Lambro, povero Po…
Dal sito di Pippo Civati, Consigliere regionale del PD , martedì, marzo 02, 2010:
Lambro: l’onda nera si poteva fermareComunicato stampa. Petrolio nel Lambro: la marea nera poteva essere fermata a Melegnano. Chi ha dato l’ordine di aprire la paratia? Comunicazione urgente a Formigoni di Civati e Monguzzi. «Il disastro poteva essere fermato a Melegnano, nel pomeriggio del 23 febbraio. Se non fosse stata abbassata la paratia mobile nel comune a sud di Milano, si sarebbe potuta bloccare in tutto o in gran parte la marea nera, fuoriuscita nella notte dello stesso giorno dalla Lombarda Petroli di Villasanta, che invece ha poi proseguito pressoché indisturbata la sua corsa lungo il Lambro e poi in un ampio tratto del Po». Lo dichiarano Giuseppe Civati e Carlo Monguzzi, Consiglieri